Signore di Treviso (1274 - 1312); associato (1301) al governo dal padre Gherardo, gli succedette nel 1306. Governò dispoticamente; combatté contro il patriarca d'Aquileia e il conte di Gorizia, ma dovette [...] del Friuli. A lungo incerto tra guelfi e ghibellini, aderì infine a questi ultimi, ottenendo da Enrico VII il titolo di vicario imperiale, ma attirandosi l'odio della nobiltà guelfa, che lo fece assassinare. È ricordato (Par., IX, 49-51) da Dante. ...
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OVIDIO NASONE, Publio
C. Rabel
Poeta latino (43 a.C.-17 d.C.) autore di numerose opere che nel Medioevo vantano una nutrita tradizione manoscritta illustrata.A partire dall'epoca carolingia, i due poeti [...] seguito, i manoscritti illustrati della Divina Commedia presentano O. insieme con Omero, Orazio e Lucano tra i pagani virtuosi che Dante, guidato da Virgilio, incontra nel Limbo (Inf. IV, vv. 88-90).Gli scritti di O. in latino furono illustrati quasi ...
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Chydenius, Johan
Enzo Esposito
, Medievalista (nato a Helsinki nel 1931); ha cercato, in The Typological Problem in Dante: A Study in the History of medieval Ideas (Helsinki 1958), di ricostruire il [...] gusto medievale, necessario per accostarsi storicamente alla Commedia. Tale punto di vista è quello tipologico: per esso le vicende della storia e della vita e lo stesso travaglio intellettuale del poeta ...
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Arcu, de
Appellativo di un Moronto che è stato identificato con il fratello di Cacciaguida antenato di Dante. Nelle carte della Badia fiorentina, all'anno 1076, sono infatti ricordati " filii et nepotes [...] Morunci de Arcu " e, sulla base di questa notizia, L. Passerini (Della famiglia di D., in D. e il suo secolo, Firenze 1865, 58) presuppone l'esistenza di una famiglia affine agli Alighieri, discesa appunto ...
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gente [sost.; plur. anche gente]
Antonio Lanci
Sostantivo ad altissima frequenza; ricorre in tutte le opere volgari di Dante. Il plurale, nelle edizioni oggi normalmente seguite, è di solito ‛ genti [...] , in base alla quale D. avrebbe inteso riferirsi agli angeli (gente antica) e ai beati (novella); ma - obiettano Casini-Barbi - " Dante qui parla di coloro che sono sparsi nel regno sicuro e gaudioso, cioè nella rosa candida, che sono solo i beati ...
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Uomo politico milanese (sec. 13º), guelfo. Podestà di Firenze (1237-38), fece costruire il ponte a R. (in Dante, Purg. XII, 102, Rubaconte assol.), oggi detto ponte alle Grazie. ...
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Storico della letteratura e poeta ungherese (Mór 1862 - Budapest 1944). Vissuto parecchi anni in Italia, ha tradotto dall'italiano (Dante, Petrarca, Leopardi, Ariosto, Pirandello, ecc.) e alla letteratura [...] opere: Goldoni és Alfieri ("G. e A.", 1892); Az olasz irodalom torténete ("Storia della letteratura italiana", 2 voll., 1896); Dante (1907); A ford tás muvészete ("L'arte della traduzione", 1909); A magyar rím ("La rima ungherese", 1921). Come poeta ...
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Figlio di Schiatta Cavalcanti e padre del poeta Guido; visse nel sec. 13º ed ebbe fama di epicureo (Dante, Inf., X, 52). Guelfo, fu esule a Lucca dopo Montaperti (1260). Rientrò in patria dopo la vittoria [...] guelfa di Benevento (1266) ...
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Economista e letterato (Londra 1844 - ivi 1927). Sacerdote unitariano, tenne corsi all'univ. di Londra (1887-1918), occupandosi di Dante e di economia politica. Come economista ha contribuito agli sviluppi [...] the laws of distribution (1894); The common sense of political economy, including a study of the human basis of economic laws (1910). Tra le opere letterarie: Dante and Aquinas (1913); Dogma and philosophy (1920); From Vita Nuova to Paradiso (1922). ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...