Poeta fiorentino (sec. 13º-14º), da identificarsi forse con il notaio ser Lapo di Giovanni Ricevuti, della cui attività si hanno documenti sicuri relativi agli anni tra il 1298 e il 1321. Ricordato da [...] De vulgari eloquentia (I, 13) tra coloro che, insieme con i contemporanei G. Cavalcanti, Cino da Pistoia e Dante stesso, seppero raggiungere l'eccellenza del volgare (vulgaris excellentiam). Di lui restano undici ballate, tre canzoni, due stanze di ...
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Improvvisatrice, nata a Lucca nel 1763; ballerina letterata, che leggeva Dante nei momenti di riposo tra le quinte, e aiutava l'abate Alberto Fortis a tradurre il Buffon; trovandosi a Imola nel 1789 e [...] imbattutasi nel suo concittadino Landucci, che la sposò, cangiò per sempre stato, confortata dal marito a dare accademie d'improvvisazione. Cominciò a levar grido nel 1790. Improvvisando, si commoveva ...
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Di ciò che stato sei dimandatore
Mario Pazzaglia
Sonetto di risposta per le rime (abba, abba; cdc, cdc) di Dante da Maiano al primo della Vita Nuova. Al Maianese il sogno di D. appare una sorta di delirio, [...] del sonetto è proprio in questa diagnosi seriosa, compiuta nel pieno rispetto dal formulario medico.
Bibl. - S. Santangelo, D.A. e Dante da Maiano, in " Bull. " XXVII (1920) 61-75 (ora in Saggi danteschi, Padova 1959); B. Nardi, L'amore e i medici ...
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Corea
Valerio Anselmo
Nella capitale della C. del Sud, Seul, è fiorente la Società Italo-Coreana " Dante Alighieri ", che tra l'altro svolge corsi e indice conferenze sul poema dantesco. La Commedia [...] è stata tradotta in coreano da I Sang-Ro (Sin gog, Seoul 1959), e dallo stesso traduttore volta in forma di romanzo, sempre col titolo di Sin-gog (cioè D. C.), ibid. 1961. Altre importanti traduzioni sono ...
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Arrigo
Arrigo Castellani
. Forma normale del nome ‛ Enrico ' in antico italiano (quindi l'unica usata da Dante). Origine: il germanico Haimrich, " signore nella sua patria ", attestato in Toscana come [...] Henrichus, Hein-, En- dalla fine del sec. X, e la cui diffusione va probabilmente collegata ai nomi degl'imperatori delle case di Sassonia e Franconia.
Quanto all'aspetto fonetico, si ha Enrigo (con -g- ...
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BOSONE da Gubbio (Buçonus, Busonus de Eugubio, Bussonus de Hogobio, Busone da Ghobbio)
Paolo Bertolini
Scarse e frammentarie, allo stato attuale delle nostre conoscenze, le notizie relative a questo [...] 376-384; il sonetto indirizzato a Immanuel è stato edito, insieme alla risposta del poeta romano, in Poeti giocosi del tempo di Dante, a cura di M. Marti, Milano, s.d. [ma 1956], pp. 320 s.; il Fortunatus Siculus o sia L'Aventuroso Ciciliano. Romanzo ...
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Castravilla, Ridolfo
Paolo Procaccioli
Pseudonimo sotto il quale (con alternanza del nome in Anselmo, Giorgio e Pandolfo) tra la fine del 1571 e il 1572 venne diffuso un violento libello manoscritto [...] (1608). L’opera si presentava come risposta a Benedetto Varchi che, nell’Hercolano (1570), era giunto a sostenere la superiorità di Dante rispetto a Omero (cfr. L’Hercolano, a cura di A. Sorella, 1995, pp. 858-59).
Nel tempo C. è stato identificato ...
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Vega, Lope de
Joaquín Arce
In un autore come Lope de V. (Madrid 1562 - ivi 1635), di così sterminata produzione, non possono non trovarsi riferimenti all'opera di Dante. Il diretto contatto di Lope [...] sulla forza dell'amore reciproco è pure ricordato per ben tre volte almeno e sempre con l'autorità del modello: " come dice Dante: / Amor a nessun amato / che non ami perdonò " (Las flores de Don Juan); " in pochi giorni lo amò molto, confermando l ...
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qui
Ugo Vignuzzi
. Nominativo del pronome relativo latino, che ricorre alcune volte nell'opera volgare di Dante. È riferito ad Amore, nella frase attribuita allo spirito de la vita (Ecce deus fortior [...] me, qui... dominabitur michi, Vn II 4), o a Dio, nelle parole solenni che chiudono il libello (Beatrice… mira ne la faccia di colui qui est per omnia saecula benedictus, XLII 3). Anche nel ‛ descort ' ...
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SCROVEGNI
Chiara Frugoni
Reinhold C. Mueller
– Resa celebre dalla fortuna letteraria di Rinaldo di Ugolino Scrovegni (collocato da Dante nel settimo cerchio tra gli usurai, Inferno, XVII, 64-75) e [...] delle congiure padovane, in Nuovo archivio veneto, XVI (1916), t. XXXI, pp. 48-78; J.K. Hyde, Padua in the age of Dante. A social history of an Italian city state, Manchester 1966, ad ind.; R.C. Mueller, The Procurators of San Marco in the thirteenth ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...