GALLO Pisano (Galletto)
Elisabetta Putini
Nacque forse a Pisa nella prima metà del sec. XIII. Dante lo ricorda nel De vulgari eloquentia (I, XIII, 1) - insieme con Bonagiunta Orbicciani da Lucca, Mino [...] è, ad esempio, l'uso della terminazione "-ansa" per "-anza"): il volgare già si colora di quegli aspetti "municipali" che Dante sottolinea nel De vulgari eloquentia. Le due canzoni sono edite in Rimatori siculo-toscani…, pp. 135-138.
Fonti e Bibl ...
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Uomo politico fiorentino (m. Firenze 1308). Una delle personalità più eminenti nella Firenze dei tempi di Dante. Chiamato il "barone" per la sdegnosa fierezza dei suoi modi, fu a capo della fazione dei [...] e nel 1308, congiurò per diventare signore di Firenze, ma nel secondo tentativo finì trafitto da due colpi di lancia. Dante immaginò (Purg. XXIV, 82-87) che Corso morisse "a coda d'una bestia tratto", direttamente trascinato dalla bestia all'inferno ...
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STANZA
Mario Pelaez
. Metrica. - Voce della metrica e propriamente elemento della canzone (v.), così chiamato, secondo Dante (De vulg. Eloq., II, ix, 1) perché "dimora capace e ricettacolo di tutta [...] l'arte". Ma fu adoperata dai poeti antichi anche come componimento a sé, e se ne hanno di Guido Cavalcanti, di Dante e così pure di tempi posteriori.
La stessa denominazione ebbe l'ottava rima che per essere di così largo uso nella poesia narrativa, ...
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dante
s. m. [dallo spagn. dante, der. di anta (attraverso la locuz. piel d’anta), che è dall’arabo lamṭ «antilope» dove l- è stato inteso come articolo]. – Daino; solo nella locuz. pelle di dante, con cui è anche chiamata (oggi sempre più...