NINA Siciliana
Santorre Debenedetti
Rimatrice del sec. XIII. Nessun manoscritto ci serba il suo nome. Viene fuori, col relativo sonetto, che è tutto quanto di lei ci rimane, dall'edizione giuntina di [...] rime antiche (1527). A DantedaMaiano, che le aveva espresso la sua amorosa devozione, nata dalla fama dei suoi meriti, ella rispose accogliendo l'omaggio nel sonetto Qual sete voi, sì cara proferenza, e mostrandosi curiosa del nome dell'ammiratore. ...
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rima
Ignazio Baldelli
1. Nel De vulg. Eloq., D. rimanda la trattazione sistematica sulla r. al quarto libro dell'opera, non più portata a termine. Tuttavia alcune cose afferma nella parte che tratta [...] e franco e pro' / conviene che sie, e pro' (vv. 403-404). Qualcosa di simile si coglie in un sonetto in tenzone con DantedaMaiano, Rime XLIV: nomo, parla, nomo, par l'à, un omo, par là, nomo, parla; ch'amato, chi ama, porta, camato, chiama, porta ...
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canzone
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
La teorizzazione dantesca della c. nel De vulg. Eloq. appare essere la sublimazione teorica della fase lirica che va dall'ideale retorico di fusione linguistica [...] .: sacciate del v. 29 di La dispietata mente trova rispondenza in tutta l'opera dantesca soltanto nella giovanile tenzone con DantedaMaiano (Baldelli, D. e i poeti fiorentini); in E' m'incresce di me " le prime tre strofe... sono concatenate con un ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] signorili, ma non priva di addentellati nelle repubbliche marinare, Genova e Venezia, ed in Toscana, dove Terramagnino e DantedaMaiano rappresentano bene il passaggio della poesia amorosa dall'una all'altra lingua (il provenzale e il toscano), dall ...
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Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] sonetti che il giovane Alighieri scambiò con l'anziano rimatore DantedaMaiano. Il noviziato di D. alla poesia amorosa, e quello in Domenico Guerri che voleva " liberare il nome di Danteda questa brutta lebbra "; e una preoccupazione analoga non è ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] di A. Menichetti, Bologna 1965; G. Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, I-III, Torino 1966-1969; DantedaMaiano, Rime, a cura di R. Bettarini, Firenze 1969; F. Brugnolo, Il Canzoniere di Niccolò de' Rossi, II, Lingua ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] guittoniana (v. GUITTONE) va attribuito il sottile gioco di replicazioni che caratterizza i tre sonetti di risposta della tenzone con DantedaMaiano: Rime XL 1, 2 e 4 Savete giudicar vostra ragione, / o om che pregio di saver portate; / per che ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] 'ntendendo il terzo ciel movete. Poco meno di un decennio d'attività, preceduto dalla guittoniana tenzone con DantedaMaiano, e seguito (secondo la più accreditata cronologia) dall'altra tenzone con Forese Donati, emblematica del superamento della ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] XVI) o del Novellino (LXIV) alle sillogi di poesia provenzale compilate in Italia, agli stessi ‛ trovatori ' italiani (v. per DantedaMaiano l'ediz. Bettarini, pp. 189 ss.), ecc.
Bibl. - Per i rapporti fra D. e i singoli trovatori rimando alle voci ...
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MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] Castelfiorentino e Monte Andrea; echeggiamenti a volte distinti, a volte coperti, si colgono in DantedaMaiano, Guido Cavalcanti e Guido Guinizzelli.
Fonti e Bibl.: F. Cagliola, Almae Siciliensis provinciae Ordinis minorum conventualium S. Francisci ...
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mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai non raggiorna! (Dante); Sparve il palagio,...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...