La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] In Italia questa opzione letteraria rischia la sterilità retorica. Tant’è vero che gli uomini di Chiesa più avvertiti, come DanielloBartoli e Paolo Segneri, si pongono il problema di un’omiletica che, se è di dubbia efficacia per difetto di sobrietà ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] a cui riferirsi per descriverne e normalizzarne l’uso. Questa difficoltà era già chiara al grammatico seicentesco DanielloBartoli, che iniziava con queste parole la trattazione delle lettere doppie nel nono capitolo del suo testo Dell’ortografia ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] del cardinale Roberto Bellarmino, con il suo parere favorevole alla natura miracolosa di una guarigione riportata da DanielloBartoli (Della vita di Roberto cardinal Bellarmino, Roma 1678, pp. 522-524). Sull’episodio Zacchia tornò anche nelle ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] complementi diretti o indiretti» (Maraschio 1993: 144; Maraschio 2008: 135).
Già nel secondo Seicento, d’altronde, DanielloBartoli, nel suo trattato Dell’ortografia italiana (1670), aveva espresso insofferenza nei confronti di un uso eccessivo della ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] funzione portò alla scelta di pelle, per patina «strato finale di assestamento dei pigmenti di una pittura» (usato da DanielloBartoli e Filippo Baldinucci oltre due secoli dopo) o, in relazione alla scultura, per «superficie esterna di un materiale ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] Marazzini 2008: 139).
Nella più importante opera sull’ortografia del Seicento, il Trattato dell’ortografia italiana (1670), DanielloBartoli (➔ età barocca, lingua dell’) precisa che l’interpunzione sfugge a principi normativi rigidi e che, ancor più ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] di Fortunio del 1516, erano ancora ammissibili.
A fissare regole simili a quelle moderne furono Leonardo Salviati e DanielloBartoli, stabilendo, per es., che il troncamento non va segnato con apostrofo davanti a consonante e nelle voci uscenti ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] .
Nei secoli XVII e XVIII permane l’irregolarità di alcuni usi, anche nella trattatistica. Per esempio, nel testo di DanielloBartoli Dell’ortografia italiana (1670) l’accentazione di monosillabi come più e giù, contenenti dittongo o con i diacritica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra Cinque e Seicento l’immaginario collettivo elabora il bisogno di vedere materialmente [...] Combinando “pittura muta” e “pittura parlante”, l’emblema diviene “pittura di significazione” morale, secondo l’italiano DanielloBartoli che vuole agganciare l’utile al dolce, secondo la precettistica classica. In Italia Filippo Picinelli, Giovanni ...
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SEGNERI, Paolo
Marco Leone
– Primogenito di diciotto figli, nacque a Nettuno (Roma) il 21 marzo 1624, da Francesco, discendente da una famiglia aristocratica di Firenze, e da Vittoria Bianchi, originaria [...] , in Trattatisti e narratori del Seicento, a cura di E. Raimondi, Milano-Napoli 1960, pp. 653-764; Prose scelte di DanielloBartoli e Paolo Segneri, a cura di M. Scotti, Torino 1969, pp. 451-756.
Fonti e Bibl.: Dopo le biografie sette-ottocentesche ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono Presso a colui ch’ogne t. disgrava (Dante),...