Narratore e drammaturgo danese (Esbjerg 1909 - Copenaghen 1966). Il suo romanzo d'esordio Midt i en jazztid ("Nel mezzo d'un tempo di jazz", 1931), che nello stile semplice s'ispira alla narrativa americana [...] contemporanea, resta una viva testimonianza sulla gioventù danese degli anni Trenta. Non diverso l'ambiente del successivo To mennesker mødes ("Due persone s'incontrano", 1932), mentre in En kvinde er overflødig ("Una donna è superflua", 1936), ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] critico". Tra gli scritti: Guldalderen i dansk Digtning ("L'epoca aurea della poesia danese", 1890) e Svensk Romantik ("Romanticismo svedese", 1804); su problemi della cultura medievale, By og Borger ("Città e cittadino", 1901); sulla cultura ...
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Giornalista e scrittore danese (n. Ordrup, Copenaghen, 1899 - m. 1967), figlio di Agnes Henningsen. Collaboratore di Klingen e redattore della Kritisk Revue (1926-28), fu esponente del radicalismo danese [...] tra le due guerre, impegnandosi a favore del funzionalismo in architettura, battendosi per il rinnovamento della cultura e opponendosi per primo all'ideologia nazista con il saggio Hvad med kulturen? ("Che ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1931 - Skodsborg 2015). Autore prolifico, sperimentatore di tecniche e modi espressivi, si è segnalato fin dalle prime opere (la raccolta di liriche Under vejr med mig selv [...] uskyld, 1958, trad. it. La grande sbronza, 1966), ponendosi tra i personaggi di spicco della vita culturale danese. La sua vasta produzione include raccolte poetiche (Konfrontation "Confronto", 1960; Mytologie "Mitologia", 1970; Falsk forar "Falsa ...
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Giornalista, pittore e poeta danese (Helletoft, isola di Langeland, 1864 - Gentofte 1931). Dopo alcuni anni di attività giornalistica, collaborò con V. Stuckenberg alla rivista mensile di J. Jørgensen: [...] avverte ovunque nella sua più alta e raffinata lirica (da Pilefløjter "Flauti di salice", 1899, a Djaevlerier "Diavolerie", 1904; da Danske vers "Versi danesi", 1912, a Fabler, 1917, e a Heroica, 1925) che ha fatto di lui il più eminente simbolista ...
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Romanziere danese (Hadsund, Jütland, 1890 - Copenaghen 1962). Dopo la laurea in diritto, si dedicò all'attività letteraria; collaborò a riviste radicali e ai giornali Social-Demokraten (1930-32) e Arbejderbladet, [...] organo del partito comunista. Al fortunato Fiskerne (1928; trad. it. I pescatori, 1945), primo romanzo collettivo danese e oramai un classico della letteratura sociale, seguirono altri romanzi, nei quali maggiormente emerge il suo credo marxista: ...
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Scrittore danese (Skive, Jütland, 1903 - Copenaghen 1978). Apprezzato soprattutto negli anni Sessanta come innovatore del linguaggio poetico danese, tradusse nella sua opera una singolare percezione del [...] mondo, fondata sull'erotismo e sul fantastico. Accanto a opere di narrativa (l'autobiografico romanzo in versi Sjov i Danmark "S. in Danimarca", 1928; l'ampio romanzo Menneske mødes og sød musik opstår ...
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Romanziere danese (Copenaghen 1896 - Birkerød, Copenaghen, 1975). Critico, saggista, ideologo in forme narrative, attinge a un fondo di romantica religiosità popolare i motivi della polemica antimaterialistica [...] insiti nei numerosi romanzi che descrivono la decadenza della società danese fra le due guerre, votata alle alla sterilità e traviata dall'intellettualismo e dal progresso scientifico: Søgelys ("Nel fascio di luce", 1923); Markerne modnes ("La terra ...
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Scrittore danese (Rislev 1902 - Roskilde 1956), visse lungamente a Parigi a contatto con l'espressionismo figurativo e col surrealismo di Aragon e di Éluard. La sua poesia rappresenta uno sforzo coerente [...] ", 1948), ad approfondire i temi dell'angoscia metafisica e del nulla. Come traduttore (di Anouilh, Giraudoux, Camus) e come critico di artisti francesi (Delacroix, Cézanne, Gauguin), ha svolto un'attività di primo piano nella cultura danese moderna. ...
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Drammaturgo e narratore danese (Copenaghen 1896 - ivi 1983), rinnovatore, insieme a K. Abell e K. Munk, del teatro danese negli anni Trenta. Dal primo dramma Parasitterne ("I parassiti", 1929), ancora [...] d'impianto naturalistico, rivolse la sua critica verso la società contemporanea. Nelle opere successive, in cui è evidente la lezione di Freud e dell'espressionismo tedesco, affinò la tecnica teatrale ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., il d., la lingua parlata dai Danesi, che,...
hygge
s. f. inv. Condizione di benessere psicologico, emotivo, ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà; usato anche come agg. inv. posposto («vivere hygge»). ◆ Qual è il segreto del successo di questo...