Scultore danese (n. Copenaghen 1916 - m. 2008). Si è dedicato alla scultura dopo aver compiuto studî di zoologia, esponendo per la prima volta le sue opere nel 1944 a Copenaghen. Ha fatto parte del gruppo [...] COBRA. Le sue sculture, di preferenza in legno, nelle forme semplici e nella solidità plastica, mostrano d'ispirarsi alla natura. T. ha scritto anche numerosi saggi ...
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Scultore danese (Copenaghen 1912 - Vejle 1993). Dapprima autore di sculture lignee, nel 1941 espose opere astratte realizzate in granito, marmo e calcare. A Parigi, dove si trasferì nel 1947, aderì al [...] gruppo di artisti raccolti intorno alla galleria Denise René. Influenzato da I. Gonzales e da A. Giacometti, ha anche eseguito (dal 1949) sculture in ferro ...
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Architetto e pittore danese (Copenaghen 1888 - ivi 1954). Figlio dell'architetto Peder Vilhelm Jenser (1853-1930), si dedicò inizialmente alla pittura, ma passò presto all'architettura, orientandosi verso [...] l'industrial design. Anticipando le soluzioni funzionaliste del dopoguerra, rivolse spesso il suo interesse anche agli arredi e ai mobili antichi per studiarne le forme in rapporto ai materiali e alle ...
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Pittore danese (Copenaghen 1864 - ivi 1916), allievo di F. Vermehren all'accademia di Copenaghen, e di P. S. Kröyer ebbe modo, con frequenti soggiorni in Belgio, nei Paesi Bassi, a Londra e a Parigi, di [...] apprezzare in particolare la pittura olandese, l'arte di J. A. Whistler e le più avanzate esperienze francesi. Fu tra i fondatori della Libera esposizione (1891) e trovò seguito soprattutto tra i giovani. ...
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Pittore danese (Copenaghen 1910 - ivi 1998). Si formò a Copenaghen fra espressionismo e surrealismo; trasferitosi a Parigi nel 1934, fu influenzato dalle opere di Picasso del "periodo negro". Tornato in [...] Danimarca nel 1935, si dedicò dapprima all'arte primitiva, poi all'espressionismo astratto (1935-40); di questo periodo è noto Cumulo (1937, Copenaghen, Staten Museum for Kunst). Fra il 1948 e il 1951 ...
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Pittore danese (Roma 1804 - Copenaghen 1880). Significativo esponente dell'indirizzo neoclassico, studiò architettura e disegno prospettico all'accademia di Copenaghen (1825-33). Fu successivamente in [...] Italia (1835-43) dove eseguì alcune misurate e vibranti vedute di villa Albani, del tempio di Vesta, del Foro Romano. In Danimarca riportò un senso preciso della luce chiara del sud e della esattezza della ...
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Architetto danese (Ebeltoft 1856 - Copenaghen 1920), formatosi all'accademia di Copenaghen, dove poi fu insegnante (1909-19). Inizialmente influenzato da H. Labrouste e W. Burges, fu stilisticamente eclettico [...] (Aarhus, Biblioteca Nazionale, 1898-1902; Copenaghen, Ny-Carlsberg Glyptothek, 1903-06, ecc.); successivamente divenne rigorosamente classico nell'uso dell'ordine dorico e corinzio e di alcuni particolari ...
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Scultore danese (Assens 1816 - Neder Draaby, Frederikssund, 1883). Allievo di H. E. Freund, si recò (1838) a Roma, dove studiò B. Thorvaldsen e i modelli classici. La prima opera che gli diede fama fu [...] l'Ercole ed Ebe (1845, Copenaghen, Museo), cui seguirono numerose opere di soggetto romantico, eseguite con un'impronta di maggior realismo. Tornato a Copenaghen (1849), divenne prof. e poi (1857-63) direttore ...
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Architetto e archeologo danese (Libau 1887 - Copenaghen 1961), ha partecipato agli scavi di Salona in Dalmazia (Recherches à Salone, I-II, 1928-33; Forschungen in Salona, III, 1939) e a quelli di Calidone [...] in Etolia (Das Heroon von Kalydon, 1934; Das Laphrion, 1948). Si è anche occupato di architettura tardo-antica (Ravennatum palatium sacrum, 1941) e ha avanzato l'ipotesi che la basilica paleocristiana ...
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Pittore danese (Vejrum presso Struer, Danimarca, 1914 - Århus 1973). Nel 1936 lavorò nell'atelier di F. Léger, nel 1937 eseguì le decorazioni del Palais des temps nouveaux per l'esposizione universale, [...] sotto la direzione di Le Corbusier. In tali opere mostra stretti contatti con V. Kandinskij, P. Klee, M. Ernst, H. Arp e J. Miró. Nel 1938 tornò in Danimarca dove fu tra i fondatori della rivista Helhesten ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., il d., la lingua parlata dai Danesi, che,...
hygge
s. f. inv. Condizione di benessere psicologico, emotivo, ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà; usato anche come agg. inv. posposto («vivere hygge»). ◆ Qual è il segreto del successo di questo...