Indoeuropei
Franco De Renzo
Tanti popoli, un'unica famiglia linguistica
Chi potrebbe sostenere, a prima vista, che vi sia una profonda affinità tra italiano, greco, albanese, tedesco, persiano e sanscrito? [...] fino a includere nell'indoeuropeo molte altre lingue, dal persiano al germanico, allo slavo. Alcuni studiosi, tra i quali il danese Raymund Rask e i tedeschi Friedrich Schlegel e Franz Bopp, elaborarono metodi di analisi più precisi e affidabili che ...
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GLOTTODIDATTICA
Wanda d'Addio Colosimo
(App. IV, II, p. 85)
A partire soprattutto dagli anni Settanta, si assiste a un ripensamento profondo degli obiettivi dell'apprendimento linguistico sotto la spinta [...] a cura del Consiglio d'Europa per le principali lingue europee (inglese, francese, tedesco, italiano, spagnolo, danese, olandese, svedese), e successivamente adattati alle necessità scolastiche per quanto riguarda l'inglese e il francese, sono ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] capo alla scuola ‘fonologica’ di Praga, rappresentata principalmente da N.S. Trubeckoj e R. Jakobson; quello della ‘glossematica’ danese, fondata da L. Hjelmslev; quello dei linguisti americani, che si ispirano agli insegnamenti di L. Bloomfield.
L ...
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(ted. Preussen) Regione storica della Germania, la cui denominazione deriva dai Borussi, o Prussi, popolazioni baltiche che abitavano la zona costiera detta più tardi P. orientale. Fino al 1945 la P. [...] passò alla Polonia (la parte meridionale, da Elblag ai Laghi Masuri) e all’URSS (la parte settentrionale).
Guerra prussiano-danese Durante il regno di Cristiano VIII di Danimarca (1839-48), la maggioranza tedesca che abitava i ducati di Schleswig e ...
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Nell’uso comune moderno, si dice della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni.
In paleografia la m. rappresenta la forma [...] delle lingue straniere, in alcune delle quali, però, l’uso della m. è più ampio che in italiano. In tedesco e in danese si scrivono con lettera m. tutti i sostantivi indistintamente, siano essi nomi propri o nomi comuni: l’uso è nato in Germania in ...
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PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] dell'indipendenza dalla Danimarca (1814), l'una favorevole a sostituire al danese, come lingua ufficiale, la varietà delle classi urbane colte (un norvegese con tinta danese, chiamato riksmål e poi bokmål), l'altra mirante invece a una varietà ...
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Famiglia di lingue storiche (dette anche arie, indogermaniche, indoceltiche, arioeuropee) che presentano, specie negli stadi più antichi, un’affinità e una concordanza di caratteri fonetici, morfologici [...] gallese, cornovagliese e bretone); germanico, con i sottogruppi orientale (gotico), settentrionale (islandese, norvegese, svedese e danese), e occidentale (tedesco, inglese e frisone); greco, con gli antichi dialetti (ionico, eolico, dorico, attico ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] Nel campo della narrativa acquistarono fama internazionale i romanzi di G. Gunnarsson, scritti in danese e tradotti in islandese solo molti anni dopo. In danese è anche la produzione letteraria di G. Kamban, drammaturgo e romanziere. Legato ai valori ...
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BIONDELLI, Bernardino
Tullio De Mauro
Nacque a Verona il 14 marzo 1804. Dopo avere insegnato matematica, storia e geografia nelle scuole di Verona e di altre città del Veneto, si stabilì nel 1839 a [...] ben al corrente degli studi anteriori: per esempio, conosceva e apprezzava i lavori germanistici ed indoeuropeistici del grande linguista danese R. Rask, intorno a cui i glottologi tedeschi avevano creato un silenzio che solo verso il 1870 cominciò a ...
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SEMANTICA (XXXI, p. 334; App. III, 11, p. 692)
Ugo Vignuzzi
L'elaborazione di una teoria complessiva del significato linguistico aveva trovato, ai principi del Novecento, un notevole contributo da parte [...] già fatto per il significante - in unità minime: le basi teoriche sono state lucidamente espresse per la prima volta dal danese L. Hjelmslev (in Omkring sprogteoriens grundlaeggelse, Copenaghen 1943, e poi, nel 1959, nell'articolo Pour une sémantique ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., il d., la lingua parlata dai Danesi, che,...
hygge
s. f. inv. Condizione di benessere psicologico, emotivo, ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà; usato anche come agg. inv. posposto («vivere hygge»). ◆ Qual è il segreto del successo di questo...