GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] produrre e dirigere un film, Messalina, con Rina De Liguoro.
Nonostante il cinema italiano, condizionato dalla produzione danese e tedesca, si fosse orientato, dopo la guerra, verso i drammi passionali di cui erano protagoniste privilegiate Francesca ...
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Sudafricana, Repubblica
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nella R. S. (proclamata il 31 maggio 1961), più che in altri Paesi del continente, la nascita e lo sviluppo del cinema sono stati legati alla [...] (1973) e Marigolds in August (1979). Tra i documentari di denuncia dell'apartheid sono da ricordare Land apart (1974) del danese Sven Persson e South Afriva ‒ The laager (1977) dell'inglese Peter Davis.
In My country, my hat (1983), rifiutato dalle ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] G. Molander, E. Erastoff, L. Hanson, G. Ekman, G. Garbo); in Svezia si recarono nel 1920 anche i due principali registi danesi, B. Christensen e C.T. Dreyer, che vi realizzò solo un film prima di trasferirsi a Berlino.
In Italia, dove si costituirono ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] Neubauer). Nella sperimentazione astratta in elettronica vanno ricordati l'inglese William Latham, l'australiano Karl Sims, la danese Trine Vester, il giapponese Yoichiro Kawaguchi.
Stati Uniti: prima e dopo il New American Cinema
Terminata la ...
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Divismo
Samuel Thomas
Il fenomeno del d. è direttamente legato alla cultura di massa del Novecento e, in origine, al medium per eccellenza di questa cultura, il cinema. Nel 19° sec. erano già emerse [...] fatale e la purezza della vergine innocente (Greta Garbo e Lana Turner).
La prima diva si può considerare l'attrice danese Asta Nielsen, che acquistò fama mondiale interpretando il film Afgrunden (1910; L'abisso) di Urban Gad. Il pallido volto da ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] da vedere', tutta giocata con i piedi. L. Buñuel, in un suo 'dramma sintetico', Hamlet (1927), fa innamorare il principe danese della 'parte superiore' di Letitia e Agrifonte della 'parte inferiore' del corpo. Il ruolo del corpo nell'evoluzione dello ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] vanno segnalati l'attrice Liv Ullmann, che ha debuttato nella regia con Sofie (1992), drammatica vicenda di una giovane ebrea danese tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, e ha poi proseguito il suo percorso con Kristin Lavransdatter ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] , in particolare quello svedese, ha proseguito la sua gloriosa ascesa perpetuando la fama già acquistata di un notissimo autore, il danese C. T. Dreyer, e affermando il nome, fino a qualche anno fa sconosciuto, di un regista svedese, Ingmar Bergman ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] anni. In tal modo lo vedeva, per fare un solo esempio, S. Kierkegaard, prendendo spunto dalla grande attrice danese Johanne Luise Heiberg che, trentaquattrenne, nel 1847, tornava a interpretare l'adolescente Giulietta shakespeariana. Per l'attore 'al ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] pavone meccanico e di una statuetta di gesso di Napoleone. L'uso dell'i. fu sperimentato in senso simbolico tra gli altri dal danese Carl Theodor Dreyer, che nel film La passion de Jeanne d'Arc (1927; La passione di Giovanna d'Arco), durante le scene ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., il d., la lingua parlata dai Danesi, che,...
hygge
s. f. inv. Condizione di benessere psicologico, emotivo, ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà; usato anche come agg. inv. posposto («vivere hygge»). ◆ Qual è il segreto del successo di questo...