Scrittore danese (Skelskør, Sjaelland Occid., 1840 - Skodsborg, Copenaghen, 1881); viaggiò molto in Europa e in America, e scrisse molti lavori di carattere politico, drammi, romanzi, novelle. Sottile [...] satirico e delicato psicologo, è uno dei rappresentanti del trapasso dal romanticismo all'impressionismo ed ebbe notevole influsso sull'arte di H. Bang ...
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Anatomopatologo danese (Silkeborg 1867 - Copenaghen 1928); prof. di anatomia patologica a Copenaghen dal 1900; premio Nobel per la medicina nel 1926. I suoi studî più noti furono dedicati alla tubercolosi, [...] alla difterite e all'eziologia dei tumori maligni, secondo il F. attribuibile a un particolare agente patogeno, Spiroptera neoplastica ...
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Poeta danese (Copenaghen 1818 - ivi 1885), rappresentante del trapasso dal Romanticismo al realismo ottocentesco. Notevoli le raccolte di liriche: Et foraar ("Una primavera", 1858); Efterladte digte ("Poesie [...] postume", 1885). Da ricordare anche le sue graziose raccolte di favole (Fabler for Børn "Favole per bambini", 1845, ecc.) ...
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Nobildonna danese (Langeland 1788 - Berlino 1855); ebbe educazione tedesca e, contro il volere del padre, sposò il barone di Lützow al cui fianco rimase nelle campagne del 1813-14-15; separatasi (1825) [...] da lui, fu amata da Karl Immermann col quale visse circa quindici anni ...
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Chimico danese (Slagelse 1837 - Copenaghen 1914); prof. di chimica nell'univ. di Copenaghen, si è dedicato in particolare allo studio dei complessi inorganici, proponendo una teoria (teoria delle catene) [...] sulla costituzione di questi, contrastante con quella di A. Werner, che si rivelò però meno coerente di quest'ultima con i dati sperimentali ...
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Statista danese (n. Glückstadt 1617 - m. 1673). Membro della Camera reale dal 1648, assolse varie missioni diplomatiche. Fautore dall'assolutismo regio, abile finanziere, fu per qualche tempo il vero capo [...] dello stato, ma l'ostilità della regina, dopo la morte (1670) di Federico III suo protettore, lo allontanò dagli uffici ...
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Uomo di stato danese (Walkendorf, Meclemburgo, 1710 - Bregentved 1792). Nominato nel 1743 maresciallo di corte del futuro re Federico V, ne divenne poi il consigliere, conservando grande potere fino alla [...] morte del sovrano (1766). Favorì il commercio e la navigazione, nell'intento di rafforzare la posizione economica del paese ...
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Generale danese (Helsingör 1792 - Copenaghen 1865). Di origine olandese, entrato nell'esercito nel 1804, divenne generale nel 1848 durante la sollevazione dello Schleswig-Holstein. Dal 1856 al 1858 fu [...] ispettore generale ed ebbe il comando supremo nel primo periodo della guerra del 1864 contro l'Austria e la Prussia ...
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Scrittore danese (Aarhus 1850 - ivi 1915), autore di semplici racconti di vita provinciale: Historier fra skovridergården ("La casa del guardiacaccia", 1889); Krøniker fra garnisonsbyen ("Cronache dalla [...] città della guarnigione", 1893), che ebbero un buon successo nei paesi nordici dopo la prima ondata di entusiasmo per il movimento naturalista ...
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Botanico danese (Manö 1841 - Copenaghen 1924). Dal 1863 al 1866 viaggiò in Brasile a scopo di studio. Fu prof. di botanica a Stoccolma (1882-86), indi a Copenaghen. Si occupò di morfologia vegetale, di [...] sistematica e di geografia botanica, lasciando numerosi lavori. Socio straniero dei Lincei (1906) ...
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danese
danése agg. e s. m. e f. [dal fr. ant. daneis (mod. danois)]. – Della Danimarca: l’arte, la letteratura d.; i formaggi danesi. Come sost., abitante o nativo del Regno di Danimarca; come s. m., il d., la lingua parlata dai Danesi, che,...
hygge
s. f. inv. Condizione di benessere psicologico, emotivo, ambientale, caratterizzata da una serena disposizione d’animo verso la realtà; usato anche come agg. inv. posposto («vivere hygge»). ◆ Qual è il segreto del successo di questo...