Califfo arabo (646-705), della dinastia degli Omayyadi. Successe al padre nel 685 sul trono di Damasco, ma dovette lottare contro l'anticaliffo ῾Abd Allāh ibn az-Zubair, residente alla Mecca. Vinto e ucciso [...] questo (692), consacrò il suo lungo regno all'organizzazione amministrativa dell'Impero arabo, coadiuvato dal suo energico governatore al-Ḥaggiāǵ. Quattro suoi figli salirono sul trono dopo di lui ...
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SHIHĀB, Fu‛ād ‛Abdallāh
Militare e uomo politico libanese. Nato nel 1902, studiò nella scuola militare di Damasco e poi in Francia (St. Cyr e École Supérieure de Guerre di Parigi). Servì come ufficiale [...] nell'esercito francese. Nel 1943 fu promosso generale, e nel 1945 fu nominato comandante dell'esercito libanese. Nella crisi del 1952 fu nominato primo ministro e ministro degli Interni e della Difesa ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] per sempre (con l’eccezione di una brevissima parentesi con l’imperatore Federico II).
La morte e la leggenda
Saladino morì a Damasco nel 1193: egli dispose che il suo regno fosse suddiviso tra i suoi figli e suo fratello. Dipinto in vita dai ...
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Visir d'Egitto (m. 1169) sotto gli ultimi Fatimidi. A lui si deve la chiamata in Egitto da Damasco di Shirūkh e di suo nipote Ṣalāḥ ad-dīn (Saladino), che doveva soppiantare i Fatimidi, fondando la nuova [...] dinastia ayyubita. S. stesso fu fatto uccidere da Saladino ...
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Ultimo dei figli di Antioco VIII Gripo, quando il fratello Demetrio III cadde prigioniero dei Parti, si fece eleggere in Damasco (87 a. C.). Gli si oppose l'altro fratello Filippo I, mentre egli combatteva [...] contro i Nabatei; rioccupò Damasco, ma ne fu presto cacciato di nuovo. Riprese la lotta contro i Nabatei, e morì in battaglia (84). ...
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Scrittore greco (seconda metà sec. 2º d. C.) di origine asiatica, forse tutt'uno con un P. di Damasco citato da Costantino Porfirogenito e con un sofista vissuto a Roma. Pubblicò la sua opera Periegesi [...] della Grecia (Περιήγησις τῆς ῾Ελλάδος), in 10 libri, fra il 160 e il 177 d. C. La Periegesi, in cui è descritta una regione della Grecia in ogni libro, pare completa anche se mancano l'Eubea e la Tessaglia. ...
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Sultano ayyubita (n. in Egitto 1170 - m. Sumaisāṭ 1225), figlio primogenito del Saladino. Succedette al padre, nel 1193, sul trono di Siria, ma tre anni dopo perdette Damasco, toltagli dal fratello al-῾Azīz [...] di Egitto, né riuscì più a recuperarla. L'ostilità dei parenti e i proprî errori gli fecero presto totalmente perdere la posizione di primato fra gli Ayyubiti, che la sua nascita e le disposizioni paterne ...
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Figlio e successore di Ioatam, re di Giuda (forse 735-715 a. C.); per tener testa alla coalizione promossa contro Giuda da Razin di Damasco e Facea di Israele (734 a. C.) ricorse all'aiuto del re assiro [...] Tiglatpileser III nonostante i severi ammonimenti del profeta Isaia. L'intervento assiro portò alla conquista di Damasco e di Samaria, ma ridusse lo stesso regno di Giuda a tributario dell'Assiria. Nell'ambito di tale soggezione politica s' ...
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n Epiteto onorifico con cui è noto il fondatore della dinastia ayyubita di Egitto e Siria Yūsuf ibn Ayyūb (Takrīt, Mesopotamia, 1138 - Damasco 1193), conosciuto tra i musulmani anche come al-Malik an-Nāṣir. [...] Di stirpe curda, si formò alla corte dell'emiro Nūr ad-Dīn, che lo inviò in Egitto (1163) per redimere una controversia con il califfo fatimide, al-῾Āḍīd. Divenuto dapprima visir (1169), alla morte di ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] fissò in S. la sua sede e, per quasi un secolo, Damasco fu la capitale dello Stato arabo e la S. la provincia preferita artistica in S. si organizza attraverso gruppi e istituzioni (a Damasco: Società Araba di belle arti, 1943; Scuola di belle arti ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...