Stoffa in origine prodotta e importata in Europa dalla città di Damasco, che già verso il 12° sec. ne deteneva il primato. In Italia furono celebri i d. di Catanzaro, Vicenza, Venezia, Lucca e Genova. [...] (seta e cotone, cotone e lana, cotone e lino). Tessuti in greggio e poi tinti in pezza, questi ultimi danno luogo a damascati a due colori. I d. di lino e di cotone sono specialmente impiegati per tovaglierie. Celebri già dal 16° sec. quelli delle ...
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Ingegnere (Milano 1783 - ivi 1829). Studioso di metallurgia, viaggiando in Oriente apprese un procedimento di fabbricazione delle lame di Damasco, che poi sperimentò con successo; si occupò anche della [...] fusione dell'acciaio ...
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La parte principale di un utensile destinato a tagliare e avente quindi un bordo, o tutti e due, molto affilato. La denominazione si applica in particolare alla parte tagliente di un’arma bianca, di un [...] ., erano molto più pesanti e larghe di quelle italiane e francesi. Le l. più rinomate in passato erano fabbricate a Damasco, Toledo, Brescia, Solingen e nel Giappone.
Generalmente nelle spade e nelle sciabole la l. è piatta, il contorno che produce ...
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BERETTA, Pietro
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Nato a Gardone Val Trompia (Brescia) il 22 apr. 1870 da Pier Giuseppe e da Caterina Moretti, alla sua attività è legato lo sviluppo moderno della antica fabbrica d'armi della famiglia.
Sin [...] otto figli. Venivano costruite canne per archibugio e pistola, dapprana "a torcione", poi "a nastro" e più tardi "a damasco"; venivano anche prodotti alcuni pezzi di particolare pregio e lusso. Nella direzione si successero: Pier Giuseppe, nato il 18 ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] . Its History and Social Meaning, a cura di G. Michell, London 1978, pp. 109-110; A. K. Rihawi, Muslim Architecture in Syria, Damasco 1979; I bagni di Cefalà Diana, Palermo 1982; R. B. Lewcook, I. al-Akwa, R. B. Serjeant, The Public Bath (Hammām, pl ...
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(VIII, p. 485)
L'origine in Italia dell'industria calzaturiera risale alla fine del 19° secolo con l'introduzione a Venezia di macchine provenienti dagli USA, che ne detenevano il monopolio. Il decollo [...] , feltro, canapino, tessuti guttapercati e tessuti plastificati per interno. Per la tomaia esterna, seta, velluto, broccato, damasco, tessuti dorati, argentati, laminati, tessuti in nylon, ecc.
Per quanto riguarda i tessuti esiste una classificazione ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] nuova città di Sāmarrā furono introdotti i v. di al-Baṣra; fino alla conquista di Tīmūr, nel 1400, i vetrai di Damasco, che furono allora trasferiti a Samarcanda, erano famosi. Hebron e Armenaz, presso Aleppo, sono luoghi che ancora conservano la ...
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Mangiare e bere
Vinicio Ongini
La storia del cibo
La produzione del cibo inizia quando gli uomini da cacciatori diventano anche agricoltori. Cominciano a coltivare la terra e a conservare i cibi. E [...] America, nel 1904, quando si trovarono fianco a fianco nello stesso padiglione un pasticcere arabo proveniente dalla città di Damasco, in Siria, e un venditore di gelati americano. Il pasticcere aveva dolci arabi sottili come cialde che arrotolava al ...
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DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] e occidentali), sembrano indicare che il committente, Malik Abu'l-Faḍa'il Muḥammad, governatore dell'Anatolia, di Damasco, di Diyarbakır ed Erman, dovesse essere un uomo molto aperto alle istanze degli ambienti scientifici. È altrimenti possibile ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...