CRAC DES CHEVALIERS
J. Folda
(arabo Ḥiṣn al-Akrād, Qal'at alḤuṣn)
Castello situato nella Siria occidentale, a N della strada che da Homs conduce alle città costiere di Tortosa e di Tripoli, posto su [...] , Madison-London 1977, pp. 140-164: 152-156; J. Folda, P. French, Crusader Frescoes at Crac des Chevaliers and Marqab Castle, DOP 36, 1982, pp. 177-210; A. Rihaoui, The Krak of the Knights: Touristic and Archeological Guide, Damasco 19823.J. Folda ...
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COSTANTINOPOLI
C. Barsanti
(gr. ΚωνσταντινούπολιϚ; turco Istanbul)
Fondata da Costantino sul sito dell'antica Bisanzio (gr. Βυζάντιον), capitale dell'impero romano d'Oriente e poi di quelli bizantino [...] decorazione di questo tipo appare debitrice a quella splendida fioritura che conobbe l'Oriente islamico alla corte dei califfi di Damasco e di Baghdad (Grabar, 19842, pp. 192-193).A C. nulla è superstite del patrimonio pittorico di carattere profano ...
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TEUTONICI, Cavalieri
P.F. Pistilli
Ordine militare, le cui origini si legano alle vicende della terza crociata (1189-1191), quando, nel corso dell'assedio di Acri, pellegrini e cavalieri originari delle [...] 'Alta Galilea, al fine di controllare una regione strategicamente importante in quanto attraversata dalla strada che collegava Acri a Damasco. Qui i Cavalieri T. trasferirono la sede, il tesoro e l'archivio dell'Ordine e Montfort, allora ribattezzato ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] . Il transetto si apre sul presbiterio con un monumentale prospetto riecheggiante la Chalké costantinopolitana o la moschea di Damasco, al pari della cupola ellittica, raccordata da cuffie che hanno fatto pensare alle chiese armene, ma che sono ...
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EFESO
C. Barsanti
(gr. ῎ΕϕεσοϚ; lat. Ephesus; turco Selçuk)
Località della Turchia, situata a km. 70 ca. a S di Smirne, alle foce del Caistro (od. Küçük Menderes).Colonia di fondazione greca sulle coste [...] di una estesa attività edilizia, la costruzione della grande moschea di Isa Bey nel 1375, progettata da un architetto di Damasco.
Bibl.: G.A.Sotiriu, ᾽Ανασϰαϕαὶ τοῦ βυζαντινοῦ ναοῦ ᾽Ιωάννου τοῦ Θεολόγου ἐν ᾽Εϕέσιω [Scavi nella chiesa bizantina di ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] monumenti; il che ha fatto pensare a qualche studioso che architetto e scultore fossero una stessa persona (v. Apollodoros di Damasco). Particolarmente notevole è il rilievo del fornice, con la institutio alimentaria, dove per la prima volta si ha la ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] di Bosra, degli inizi del sec. 8°, le Quaestiones ad Antiochum ducem, del quarto decennio del sec. 7°, e i Trofei di Damasco, della seconda metà del sec. 7° (Thümmel, 1992, pp. 354-367), ripresero numerosi degli stessi argomenti e ne introdussero di ...
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DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, [...] stenograficamente' sintetizzano il soggetto - per es. il cestino disegnato accanto alla raffigurazione di s. Paolo calato dalle mura di Damasco in un codice francese del 1260 ca. (New York, Pierp. Morgan Lib., M. 111, c. 170v) - lasciando supporre da ...
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BAROVIER, Ercole
Rosa Barovier Mentasti
Figlio di Benvenuto e di Elisa Ballarin, nacque a Murano il 16 giugno 1889. Compì gli studi classici a Venezia, e si impegnò in varie attività estranee all'ambito [...] le forme squadrate e geometrizzanti venivano arricchite da decorazioni policrome eseguite a caldo in fornace. La serie fu aperta dai Damasco e Corinto, i primia fasce di murrine e di canne multiple, i secondi a canne multiple, ambedue spruzzati d'oro ...
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ADONE (῎Αδων e ῎Αδωνις; Adon e Adonis, lat. arcaico Adoneus)
B. M. Felletti Maj
Il mito di Tammuz, il dio amante della babilonese Ishtar, chiamato in Fenicia col nome generico di A., il Signore, è giunto [...] il tipo del giovane imberbe dio dai lunghi capelli inanellati. E in lunga veste ricamata lo raffigura anche una scultura di Damasco; essa testimonia il culto del dio che muore e risorge, ancora fiorente in età severiana.
Bibl: G. P. Bellori, Picturae ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...