al-Arsuzi, Zaki
Teorico nazionalista siriano (Lattakia 1899-Damasco 1968). Di famiglia alawita, dopo aver studiato in Francia divenne una figura influente del nazionalismo siriano antifrancese. Attivo [...] soprattutto nel campo dell’educazione, è considerato l’ispiratore del partito Ba‛th nella sua versione siriana ...
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Politico siriano (Qardāḥa 1930-Damasco 2000). Di famiglia alawita, militare di carriera nell’aviazione, aderì al partito Ba‛th, ascendendone rapidamente ai vertici. Comandante in capo dell’esercito nel [...] 1965, partecipò al colpo di Stato (1966) che portò al potere un regime ba‛thista filosocialista. In conflitto con il governo di al-Atasi, dopo la sconfitta nella guerra arabo-israeliana del 1967 e la crisi ...
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al-Bitar, Salah al-Din
Politico e ideologo siriano (Damasco 1912-Parigi 1980). Di eminente famiglia sunnita, educato in Francia, fondò, con Michel Aflaq, il Partito ba‛th. Dopo aver servito in diversi [...] governi ba‛thisti in Siria, abbandonò il Paese nel 1966 e visse in Europa. Fu ucciso a Parigi in circostanze rimaste ignote ...
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Marj Rahit
Nome di una piana nei pressi di Damasco, teatro di una storica battaglia (18 agosto 684) fra i Kalbidi, fedeli al califfo omayyade Marwan ibn al-Hakam e i Qaisidi che sostenevano il diritto [...] al califfato di ‛Abd Allah ibn al-Zubayr. La vittoria di Marwan permise la sottomissione della Penisola Arabica e stabilì l’egemonia del suo lignaggio nel califfato omayyade ...
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Dinastia di emiri arabi che dominarono nella regione intorno a Damasco e nella Transgiordania come vassalli dell'Impero bizantino nei due secoli anteriori al sorgere dell'Islam. Col titolo di "filarchi" [...] (capi tribù), essi furono impiegati dai Bizantini nella custodia del confine verso il deserto, sia per respingere le incursioni dei nomadi, sia per contrapporli ai Lakhmidi di al-Ḥīra sull'Eufrate, vassalli ...
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Abu al-Fida'
Abu al-Fida’
Storico e geografo arabo (Damasco 1273-Hamah 1331). Discendente dal ramo siriano della dinastia ayyubide, entrò nel favore del sultano mamelucco al-Malik al-Nasir, che lo nominò [...] governatore di Hamah. Fu autore di una storia universale assai apprezzata, Compendio di storia dell’umanità, e di una geografia generale, Geografia dei paesi ...
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´n Epiteto onorifico con cui è conosciuto il sultano musulmano di Aleppo e Damasco Maḥmūd (n. 1118 - m. Damasco 1174), figlio dell'atabeg ῾Imād ad-Dīn, a cui successe nel 1142. N. ad-D., dopo avere combattuto [...] nella seconda crociata contro la penetrazione cristiana in Siria e Palestina, conquistò nel 1144 la fortezza di Edessa. Presa Damasco (1154), appoggiò la campagna dell'ayyubite Ṣalāḥ ad-Dīn, che in suo nome conquistò l'Egitto e poi gli successe nella ...
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Generale curdo (m. 1169), dapprima ufficiale di Nūr ad-Dīn (Norandino), principe di Aleppo e Damasco, poi visir del sultano fatimida d'Egitto al-῾Āḍid. Morì in Egitto, aprendo la carriera a suo nipote [...] Saladino ...
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Figlio (m. 711) di Costantino IV, successe al padre nel 685; sconfisse il califfo di Damasco nel 689, respinse quindi l'invasione bulgara della Tracia, ma subì poi una serie di rovesci nell'Asia Minore [...] che rimase esposta alle invasioni arabe. Spodestato nel 695 da un'insurrezione militare, fu esiliato a Cherson in Crimea (dopo aver avuto mozzato il naso, donde il soprannome). Ma nel 705 con l'aiuto dei ...
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Vincenzo Piglionica
Il lungo inverno di Assad
In Siria una situazione di stallo sanguinosa. Il regime di Damasco, sostenuto dall’esercito, è protetto da Russia e Iran, mentre il resto della comunità [...] Assad è sembrata la strada maestra per fermare il bagno di sangue, ma quando il conflitto ha raggiunto anche città come Damasco e Aleppo le carte sono state sparigliate. Convincere Putin che gli interessi energetici russi in Siria e l’uso della base ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...