Architetto militare e civile (2º sec. d. C.); geniale e multiforme, attivo sotto Traiano, di cui godé la fiducia, cadde invece in disgrazia sotto Adriano, che, secondo una tradizione, l'avrebbe messo a morte per avere egli osato criticare il progetto del tempio di Venere a Roma disegnato dall'imperatore. Gli si attribuiscono molte opere, fra cui il grandioso ponte sul Danubio (104-105 d. C.) riprodotto ...
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Re arameo di Damasco (sec. 8º a. C.). Capeggiò una coalizione antiassira, della quale fece parte anche il re d'Israele. Il re di Giuda invece si rifiutò di aderirvi e fu perciò attaccato e battuto duramente; [...] gli alleati tuttavia non riuscirono a conquistare la capitale. Tiglatpileser III re di Assiria, chiamato in soccorso di Giuda, intervenne a sua volta, sconfiggendo gli alleati e conquistando Damasco (732); R. fu messo a morte. ...
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Re di Damasco (2a metà 9º sec. a. C.). Secondo la Bibbia, Dio ordinò a Elia di ungerlo re e il profeta Eliseo, venuto a Damasco, gli predisse che avrebbe regnato; A. il giorno dopo uccise il re Benadad. [...] Combatté varie volte contro i regni d'Israele e Giuda, togliendo al primo terre di là dal Giordano e ottenendo dal secondo un tributo. Fu sconfitto dal re Salmanassar d'Assiria nell'842 a. C. e una seconda ...
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Uomo politico siriano (Damasco 1895 - Il Cairo 1961). Già nel 1913 fu uno degli organizzatori a Parigi del Congresso arabo, che stabilì la linea politica degli Arabi nella guerra del 1914-18. Si dedicò [...] dell'indipendenza degli stati arabi, promuovendo la lotta contro le potenze mandatarie, Francia e Inghilterra. Deputato di Damasco (1932), poi ministro delle Finanze, presiedette il primo gabinetto nazionalista (dic. 1936 - febbr. 1938). Occupata la ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] posteriori lo dicono laico, altre sacerdote; o ne fanno uno dei 72 discepoli, primo vescovo di Damasco, martire. Festa, 1º ottobre per i Greci, 25 gennaio per i Latini, 5 0ttobre per i Siri, 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato ...
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Letterato e pubblicista arabo (Damasco 1856 - Cairo 1885), una delle maggiori figure nella rinascita politica e sociale del mondo arabo; come molti scrittori siriani contemporanei, svolse la sua attività [...] soprattutto in Egitto ...
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Teologo musulmano (Damasco 1292 - ivi 1350) della scuola hanbalita. Discepolo del celebre Ibn Taimiyya, ne assorbì le idee di rigorismo estremo, e le propugnò in una serie di opere polemiche, dogmatiche, [...] moralistiche, che si connettono anche letterariamente con l'attività del maestro ...
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Poligrafo arabo (Ṣafad 1297 - Damasco 1362) di Palestina, cui si deve, oltre a opere minori, un enorme dizionario biografico (al-Wāfī bi-l-Wafayāt) di personaggi musulmani, contenente circa 14.000 biografie, [...] fonte importantissima per la storia musulmana del tardo Medioevo ...
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Medico ebreo (m. Damasco 1549). Esercitò la medicina in varie città italiane; fu medico personale di Paolo III, lettore nelle università di Bologna (1529) e di Roma (1539-41). Tradusse dall'ebraico in [...] latino molte opere scientifiche ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...