Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] province (Giuda, Samaria, Idumea) sotto il satrapo di 'Eber ha-Nāhār ("oltre il fiume", cioè l'Eufrate), residente in Damasco. Le città costiere furono lasciate ai Fenici, che continuarono ad esercitare il loro potere sulla costa, eccetto Gaza (v ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] amministrazione statale imperiale. Pochi erano intimi degli imperatori, come nel caso di Severo con Nerone o di Apollodoro di Damasco con Traiano, mentre uno era egli stesso imperatore: Adriano. Questi è stato uno dei costruttori romani più prolifici ...
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ARCHITETTURA IN LEGNO
M. E. Savi
H. ChristieIn
A. Berg
P. Sjømar
H. Christie
A. Tschilingirov
G. Curatola
In Europa, come in tutte le regioni ricche di boschi, il legno fu il primo materiale da [...] prevalente, secondo una tradizione che risale del resto a epoca romana (da ricordare il ponte permanente di Apollodoro di Damasco, costruito sul Danubio, di cui rimane una rappresentazione sulla colonna Traiana). A Bassano l'esistenza di un ponte di ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] un altarino rinvenuto nei dintorni della città, è andato perduto il nome (cfr. I. Starcky, Inventaire des inscriptions de Palmyre, x, Damasco 1949, n. 11; H. Ingholt e J. Starcky, presso D. Schlumberger, La Palmyrène du nord-ouest, Parigi 1951, n. 52 ...
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Acrobata
J. Svanberg
A. Tomei
U. Scerrato
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Svanberg
Il tema iconografico degli a. (comprendendo in questa definizione anche danzatori, saltimbanchi e quanti altri si esibivano [...] le testimonianze di queste esibizioni combinate sulle piazze si ricordano quelle di al-Qazvīnī (Meraviglie del Creato) per Damasco e quelle del teatro egiziano nel 13° secolo. Ma tali spettacoli popolari non mancavano neppure di essere graditi dalle ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] figg. 38, 122). Dalla Siria omayyade, e precisamente da una lastra di parapetto di Qaṣr al-Ḥayr al Gharbī (724-727; Damasco, Mus. Nat.), si conosce la raffigurazione di una struttura architettonica a più piani in cui il piano terra è costituito da un ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] . d'arte furono la regione dello Ḥijāz, e in particolare le città della Mecca e di Medina, e più tardi Damasco in Siria. Tale periodo è caratterizzato dalle influenze bizantine e sasanidi (persiane), dalla presenza di schiave cantatrici (qaynat) e di ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] sin dalle più antiche manifestazioni note (quali il ciclo musivo realizzato verso il 715 nel cortile della Grande moschea di Damasco da artefici di scuola bizantina, privo del forte realismo dei mosaici del S. Apollinare Nuovo di Ravenna).
Notevole ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] romano. La torre, a base quadrata, aggiunta alla metà del sec. 9° alla parte settentrionale della moschea omayyade di Damasco, ricalca, senza dubbio, antiche torri tradizionali siriache.
Il più sorprendente di tutti i minareti abbasidi, la torre di ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] del tympanon (imago di M. Aurelio nel f. dei grandi propilei di Eleusi); dalla testa rodiota di Helios (rilievo di Damasco); da semplici busti, per lo più sorretti da piccole figure alate (tipo che si trova più spesso in rilievi di edicole ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...