Aleppo
P. Cuneo
(ittita Khalap; accadico Khallaba; gr. Βέϱοια; lat. Beroea; arabo Ḥalab)
Capoluogo della prov. (muḥāfaza) omonima della Rep. Araba Siriana, situato nella piana del fiume Quwayq (Queyq), [...] einer vorderasiatischen Fernhandelsmetropole, cat., Wiesbaden 1984 (con bibl.).
H. Gaube, Aleppo: una millenaria metropoli commerciale, in Da Ebla a Damasco (Beihefte zum Tübinger Atlas des Vonderen Orients, Reihe B, 58), Milano 1985, pp. 155-159. ...
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architettura
Fabrizio Di Marco
Creare, progettare, costruire lo spazio dove viviamo
L'architettura è l'attività umana che comprende l'arte e la tecnica di ideare, progettare e costruire edifici e qualsiasi [...] - coadiuvati dallo scultore Fidia - per il Partenone, oltre a Mnesicle e Filocle. Nel mondo romano fu noto Apollodoro di Damasco, che lavorò per l'imperatore Traiano, mentre tra i bizantini conosciamo l'identità dell'architetto che progettò la chiesa ...
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Amida
A. Iacobini
Y. Demiriz
(gr. ῎Αμιδα; turco Kara Amid; od. Diyarbakır)
Identificata con la stazione Ad Tygrem della Tabula Peutingeriana, A., oggi Diyarbakır, capoluogo della prov. del Diyār Bakr [...] La moschea attuale è opera dell'architetto Hibatallāh Gurgānī e ha una pianta simile a quella della moschea omayyade di Damasco. Notevole è il riutilizzo di elementi databili a periodi precedenti quello islamico. Al sec. 12° risale anche il minareto ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] è, inoltre, la mappa geografica, inserita nel pavimento di una chiesa del VI sec. a Madaba, che rappresenta la Palestina da Biblo-Damasco a N, a Petra a E, ad Alessandria a S-O. Questo mosaico, che è il più antico esempio di carta geografica ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] di decorazione ha agganci con i mosaici della Cupola della Roccia a Gerusalemme (691-92) e della grande moschea di Damasco (705-11). Nell’ambito del monachesimo orientale, tuttavia, continuò la produzione di icone e decorazioni con ricche tematiche ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] una nel monastero di S. Caterina sul monte Sinai, l'altra già a Deir Mar-Elyan a Qaryatayn in Siria (Damasco, Mus. Nat.; Berlino, Mus. für spätantike und byzantinische Kunst). Si tratta tuttavia di pezzi completamente aniconici, spartiti in pannelli ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Africa
Rodolfo Fattovich
Giovanna Antongini
Tito Spini
Caratteri generali
di Rodolfo Fattovich
L'architettura africana presenta una grande varietà di forme, che [...] capitale dell'impero del Mali, al-Umari (1301-1349) descrisse il modo di costruire i muri, simili a quelli dei giardini di Damasco: "Si costruisce con l'argilla su un'altezza di due terzi di cubito, poi si lascia seccare, in seguito si costruisce ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA (basilĭca)
G. Carettoni
É. Coche de la Ferté
B. civile. - Edificio pubblico destinato, nelle città romane, a sede dei tribunali ed a luogo di ritrovo dei [...] secondo la forma Urbis, con l'atrium Libertatis. Architetto del complesso monumentale e quindi anche della b. fu Apollodoros di Damasco.
A distanza di due secoli sorge l'ultima grande b. forense, quella costruita da Massenzio sull'altura della Velia ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] Giovanni Damasceno (m. nel 749), sfuggito alle persecuzioni grazie alle importanti funzioni che ricopriva presso il califfato di Damasco, tentò di confutare le dottrine iconoclaste presentando l'immagine santa come simbolo e insistendo sul suo valore ...
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Abbigliamento liturgico
Marco Bussagli
G. Babic
Con questo termine è indicato l'insieme di indumenti indossati dal celebrante o dai celebranti durante le funzioni sacre; se da una parte esso ha lo [...] imperiali (caligae, tibialia, campagi, udones) e fatte proprie dagli alti ranghi del clero. Essi erano assai lavorati in seta e damasco, quali quelli (entrambi dei secc. 12°-13°) conservati nel Mus. di arredi sacri a Castel Sant'Elia (Viterbo) e nel ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...