. È il nome dato da S. Agostino (De haeres., 83) ad una setta ereticale del sec. II, di cui parla Eusebio (Hist. eccles., VI, 37); fu confutata vittoriosamente da Origene, che ne ottenne il ritorno all'ortodossia, [...] fondatore della setta, come sulla sua diffusione e organizzazione, mancano; l'Arabia da cui furono designati è la regione intorno a Damasco. Argomentando forse da un passo di I Timoteo (VI, 16) in cui si parla di Dio "il quale soltanto ha immortalità ...
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L'Asia islamica. Premessa
Maria Vittoria Fontana
Premessa
Il fondatore dell'Islam, il Profeta Muhammad, proveniva dalla Penisola Arabica. I popoli vinti dai primi Arabi musulmani che mossero il loro [...] due i principali imperi con cui i nuovi conquistatori vennero in contatto: quello bizantino e quello sasanide.
La conquista di Damasco fu una delle più difficili (ottenuta a seguito di una violenta battaglia in riva allo Yarmuk presso il Lago di ...
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al-Walid I
Califfo omayyade del ramo marwanide. Figlio di ‛Abd al-Malik ibn Marwan, regnò dal 705 al 715. Il suo califfato rappresenta l’apogeo dell’impero omayyade, che con le conquiste della Transoxiana [...] grandiosa attività edilizia e monumentale; tra l’altro adibì interamente al culto islamico la basilica cristiana di San Giovanni in Damasco, che, secondo una discussa tradizione, era stata fin dalla conquista araba divisa tra cristiani e musulmani. ...
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Città dell’Arabia Saudita (918.889 ab. nel 2004), nel Hegiaz, a 402 m s.l.m. in una fertile oasi, al centro di una estesa pianura; capoluogo dell’omonima provincia. Comunica con la costa del Mar Rosso, [...] risorsa commerciale della città, è centro agricolo di una zona che produce frutta e ortaggi. È capolinea della ferrovia per Damasco.
Nota dai tempi preislamici come Yathrib, assunse il nome di M. («la città del Profeta») nel 622. Durante la lotta ...
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. L'Abulfeda di molti scrittori europei, nome con cui è famoso ‛Imād ad-Dīn Ismā‛īl ibn ‛Alī ibn Maḥmūd al-Ayyūbī, storico e geografo arabo appartenente ad un ramo della celebre dinastia degli Ayyūbiti [...] (v.) d'Egitto e di Siria. Nacque a Damasco nel 672 dell'ègira (1273 d. C.). Con lo zio paterno, ch'era signore (ṣāḥib) della città di Ḥamāh in Siria, combatté contro i Crociati; alla morte dello zio passò al servizio del sultano mamlūko d'Egitto al- ...
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Abū ‛Ubaidah ibn al-Giarrāḥ (da distinguersi dall'omonimo Abū ‛Ubaidah Ma‛mar ibn al-Muthannà, noto filologo del II sec. dell'ègira) fu tra i primi compagni di Maometto, combatté con lui nella disgraziata [...] conquista araba della Siria, sotto il califfo ‛Omar, allorché fu comandante in capo del corpo di spedizione ed entrò vittorioso in Damasco, Ḥimṣ, Antiochia, Aleppo, ecc. Morì di peste nel corso di questa campagna, nel 18 dell'ègira (639 d. C.).
Bibl ...
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Qadiriyya
Confraternita sufista tra le più antiche e diffuse del mondo islamico. Fu fondata nel 12° sec. dal mistico persiano ‛Abd al-Qadir al-Gilani (1078-1166). L’ordine fu promosso dai suoi due figli [...] in Iraq e in Siria all’inizio del 14° secolo. La prima zawiya («scuola») fu istituita nei primi anni del 15° sec. a Damasco. La tariqa si diffuse anche in India, in Egitto e in Hejaz. In particolare, durante il 18° e il 19° sec. la Q. continuò ...
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Scrittore italiano (n. Roma 1946). Esordì con Ginevra (1974), cui seguì Il museo africano (1976), due opere in cui, sotto l'influsso del nouveau roman francese, già l'autore identificava con sicurezza [...] coniugale, 1982; La terza donna, 1984; Lo sguardo del cacciatore, 1987; Il volto nascosto, 1991; La porta di Damasco, 1992; La casa del padre, 1994) fu infatti quello della imperscrutabilità dei destini e della funzione quasi provvidenziale svolta ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] Persian Painting (1350-1896), ivi, pp. 13-89; J.P. Pascual, Damas à la fin du XVIe siècle d'après trois actes de waqf ottoman, Damasco 1983; M. al-Ḥajrī, Majmu' buldān al-Yaman wa qaba'iliha [I paesi dello Yemen e i loro abitanti], Sana'a 1984; Q. Āl ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] già durante la sua vita gli stati aramei si sottrassero al dominio ebraico costituendo una forte coalizione col centro a Damasco, e le tribù settentrionali iniziarono un movimento di ribellione, che fu però domato. Peggio andarono le cose dopo la sua ...
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damasco
s. m. [dal nome della città di Damasco (v. la voce prec.)] (pl. -chi). – 1. Tessuto di seta molto pregiato, di colore unico con armatura a raso, caratterizzato dal contrasto di lucentezza tra il fondo e il disegno, cioè tra l’ordito...