Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Raccontare il lavoro, cantare la tecnica
Vittorio Marchis
Primo Levi, in un breve intervento raccolto in L’altrui mestiere (1985), rispondeva alla domanda «perché si scrive?» e lui, da chimico, «Per [...] di trovarmi finalmente vicino ai temi in carne ed ossa» entra nella modernità milanese, da Rogoredo ad Arese, da Dalmine a Sesto San Giovanni dove l’industria puzza e assorda. «Eppure l’industria concentra i nodi del mondo contemporaneo, guida ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La siderurgia
Francesco Iacoviello
Mauro Cavallini
La fabbricazione di ferro e acciaio, alla vigilia della rivoluzione industriale, è caratterizzata da profonde innovazioni che modificano processi, [...] la società tedesca Mannesmann, titolare dei brevetti per la fabbricazione dei tubi senza saldatura, crea un tubificio a Dalmine, in provincia di Bergamo, che comprende un’acciaieria. Durante la guerra, la Banca commerciale italiana rileva le quote ...
Leggi Tutto
ORLANDO
Michele Lungonelli
– Famiglia di imprenditori di origine siciliana, trapiantata in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento, legò le sue sorti, per più generazioni, allo sviluppo della cantieristica [...] 335, 340, 347, 349 s., 387, 389-391, 410, 416, 421, 427; P. Hertner, La società “Tubi Mannesmann” a Dalmine. Un esempio di investimento internazionale (1906-1917), in Ricerche storiche, VIII (1978), 1, pp. 105-123; U. Spadoni, Capitalismo industriale ...
Leggi Tutto
. Classificazione e proprietà generali. - Si definisce in generale macchina dinamoelettrica ogni apparecchio atto a trasformare, mediante il movimento di taluna delle sue parti, lavoro meccanico in lavoro [...] condizioni locali.
La Siemens ha fornito gruppi così fatti alla Società dell'Adamello per il servizio delle acciaierie di Dalmine; ma la grave spesa d'impianto rende nella maggior parte dei casi una soluzione consimile troppo onerosa. La soluzione ...
Leggi Tutto
dalmine
dàlmine (o dàlmide) s. f. [lat. (calĭga) dalmăta «sandalo della Dalmazia»]. – Nome friulano di una specie di zoccolo o scarpa tutta di legno usata dai contadini e dai montanari del Friuli.