Antica lingua neolatina che, parlata nel Medioevo in Dalmazia, si è conservata fino alla seconda metà del 15° sec. a Ragusa e più a lungo nella città di Veglia. Oltre alla documentazione del veglioto, [...] elementi soprattutto lessicali, e dalle parole che le lingue confinanti, in primo luogo il serbocroato, hanno mutuato dal dalmatico. Ha chiari contatti con il neolatino balcanico e con i dialetti italiani del Sud-Est; caratteristiche una forte ...
Leggi Tutto
Filologo croato (Ragusa, Dalmazia, 1835 - Castelferretti, Ancona, 1914), autore della Grammatica della lingua serbocroata (1866-67). Redattore, dal 1883 al 1907, del grande "Dizionario" (Rječnik) dell'Accademia [...] di Zagabria, B. ha il merito di avere per primo distinto nel croato i prestiti dal dalmatico da quelli dai dialetti italiani. ...
Leggi Tutto
romanze, lìngue Famiglia linguistica indoeuropea, originatasi in ampie aree europee (denominate Romània dai linguisti) dallo strato latino impiantato durante la dominazione romana. Le l.r. (dette anche [...] alpino (dialetti ladini); italoromanzo (dialetti galloitalici, veneti, toscani, centromeridionali, sardi); balcanoromanzo (dialetti romeni e il dalmatico, estinto). Con la colonizzazione moderna le l.r. si sono estese in America, Africa e Asia. ...
Leggi Tutto
Linguista (Jurkovo Selo, Žumberak, od. Croazia, 1881 - Zagabria 1956); è stato (dal 1919) prof. di filologia romanza nell'univ. di Zagabria. I suoi studî, volti al campo delle lingue romanze, dello slavo [...] nelle isole dell'Adriatico", 1950). Numerosissimi i suoi studî sui rapporti lessicali tra l'italiano (latino, dalmatico) e il serbocroato. Postumo è stato pubbl. Etimologijski rječnik hrvatskoga ili srpskoga jezika ("Dizionario etimologico della ...
Leggi Tutto
Le lingue e i dialetti che si sono svolti da un comune fondamentale strato latino nelle regioni più profondamente latinizzate e in cui la latinità non fu sopraffatta (come invece avvenne nella Rezia settentrionale, [...] l’ampliamento di W. Meyer-Lübke a 9 sistemi dialettali, con l’ammissione del ladino, del sardo e del dalmatico, non ne elimina, forse anzi ne complica e accentua, l’insufficienza. La classificazione meno insoddisfacente pare fondata su un criterio ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] Literaturzeitung, XXIII(1902), pp. 2151-2153. L'interesse del giovane B. non si limitava a parlate italo-romanze, o al dalmatico, ma già dall'inizio si allargò ad altri idiorni della penisola balcanica, come attesta un'ampia rassegna di studi rumeni ...
Leggi Tutto
Linguista e lessicografo italiano (Zara 1916 - Roma 2000). Laureatosi alla Normale di Pisa, perfezionò la preparazione letteraria e filologica accanto a L. Russo, M. Barbi e soprattutto B. Migliorini, [...] (5 voll., 1997), nonché l'edizione italiana dell'opera di M. Bartoli, Das Dalmatische, apparsa nel 1906: Il dalmatico. Resti di un'antica lingua romanza parlata da Veglia a Ragusa e sua collocazione nella Romània appennino-balcanica, pubblicata nel ...
Leggi Tutto
IVE, Antonio
Domenico Proietti
Nacque a Rovigno, in Istria, il 13 ag. 1851 da Pietro ed Eufemia Ruffini, in una famiglia originaria di Spalato (il cognome Ive è la forma croata corrispondente all'italiano [...] introduttivo, pp. 11-13, 18-26, e una ricca bibliografia finale, pp. 215-220). Sull'I. linguista e dialettologo: M.G. Bartoli, Il dalmatico (1906), ed. ital. a cura di A. Duro, Roma 2000, pp. 40-48 e ad ind.; G. Vidossi, Alle porte orientali d'Italia ...
Leggi Tutto
VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , per es., a Rovigno, traccia di un dialetto indigeno, l'istriano, che non può essere identificato con il solito veneziano giuliano e dalmatico (v. istria: Dialetti, XIX, p. 684) e ancora maggiore è il distacco fra il veneto e il friulano (v. Friuli ...
Leggi Tutto
L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] lo stesso sostrato distanzia dai toscani; ai dialetti ladini (che includono i friulani), anch’essi gruppo a sé, Merlo associa il dalmatico dell’isola adriatica di Veglia, che ai tempi di Ascoli non era ancora stato descritto (e che è ormai estinto da ...
Leggi Tutto
dalmatico
dalmàtico agg. [dal lat. Dalmatĭcus, gr. Δαλματικός] (pl. m. -ci). – Della Dalmazia (è forma meno com., con senso generico, di dalmata). In partic., lingua d., e più spesso il dalmatico, come s. m., antica lingua neolatina che, parlata...
dalmatica
dalmàtica s. f. [dal lat. tardo (vestis) dalmatĭca «(veste) originaria della Dalmazia»]. – Ampia tunica, lunga fin sotto i ginocchi, adoperata in Dalmazia e poi in tutto il territorio dell’Impero romano dal 2° sec. d. C., ornata...