SANESI, Ireneo
Filologo e critico, nato ad Arezzo il 7 novembre 1868; dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi (1914) prof. di letteratura italiana nell'università di Pavia, ove ha insegnato sino [...] del Cinquecento (Bari 1912). Ha scritto anche opere letterarie e storiche; tra queste ultime Spalato e la questione dalmatica (Novara 1918). Per incarico del Centro nazionale di studî manzoniani ha poi curato l'edizione critica di alcuni scritti ...
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Fisica
C. ottico Si ha c. tra due superfici rifrangenti aventi uguale indice di rifrazione quando, per l’accurata lavorazione e pulizia delle superfici medesime, siano praticamente eliminate le riflessioni [...] per motivi di ordine geografico (è il caso dei contatti tra italiano, tedesco e lingue slave nella regione triestina-istriana-dalmatica), sociopolitico, come la conquista di una popolazione da parte di un’altra parlante una diversa lingua, con una ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] Literaturzeitung, XXIII(1902), pp. 2151-2153. L'interesse del giovane B. non si limitava a parlate italo-romanze, o al dalmatico, ma già dall'inizio si allargò ad altri idiorni della penisola balcanica, come attesta un'ampia rassegna di studi rumeni ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] ).
La storia linguistica dell’abbigliamento in Italia comincia quando vengono dismesse le fogge tipiche della tradizione romana (toga, stola, dalmatica, ecc.) e giungono via via dal mondo germanico le brachae, dal mondo arabo il ricamo (arabo raqama ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] che in quasi tutto il territorio romanzo (con l’eccezione di due aree conservative: la sarda logudorese e la dalmatica) le sequenze latine espresse graficamente come ‹ci› e ‹ce›, che in età classica erano pronunciate rispettivamente [ki] e [ke ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] , i colori brillanti, la ricca ornamentazione rivelano l’influsso orientale; rappresentativi per l’arte del ricamo sono la cosiddetta dalmatica di Carlomagno (sec. 14°, S. Pietro in Vaticano, Tesoro) e l’epitaffio di Salonicco (sec. 14°, Atene, Museo ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] , per es., a Rovigno, traccia di un dialetto indigeno, l'istriano, che non può essere identificato con il solito veneziano giuliano e dalmatico (v. istria: Dialetti, XIX, p. 684) e ancora maggiore è il distacco fra il veneto e il friulano (v. Friuli ...
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dalmatica
dalmàtica s. f. [dal lat. tardo (vestis) dalmatĭca «(veste) originaria della Dalmazia»]. – Ampia tunica, lunga fin sotto i ginocchi, adoperata in Dalmazia e poi in tutto il territorio dell’Impero romano dal 2° sec. d. C., ornata...
dalmatico
dalmàtico agg. [dal lat. Dalmatĭcus, gr. Δαλματικός] (pl. m. -ci). – Della Dalmazia (è forma meno com., con senso generico, di dalmata). In partic., lingua d., e più spesso il dalmatico, come s. m., antica lingua neolatina che, parlata...