Le strutture della Chiesa locale
Daniela Rando
Le origini delle diocesi lagunari
La provincia "Venetia et Histria", che dopo la riforma amministrativa dioclezianea risultò compresa nell'Italia annonaria [...] difensivo" almeno 15 diocesi (65). Una vera e propria fioritura di micro-diocesi si ebbe nella vicina costa istriana e dalmata: Capodistria, estesa a due soli oppida, la perangusta Emona, l'exiguus vescovado di Pedena in Istria (66) e le isole ...
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Il senso dello stato
Alberto Tenenti
L'espressione che corrisponde al titolo di queste pagine ha un significato che si ritiene abbastanza preciso: quello di consapevolezza operante dell'interesse [...] Status nostri" (32). Ritornando vari anni dopo su queste considerazioni il senato proclamava, come cosa evidente, che la città dalmata era un baluardo ed anzi la porta marittima di Venezia e del suo Stato: si poteva dire quindi che tenendo Zara ...
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ARCHITETTURA - Area bizantina
A. Iacobini
Nella storia dell'a. di Costantinopoli e del Mediterraneo orientale il sec. 6° segna il momento di più netta rottura con la tradizione tardoantica e paleocristiana, [...] anche per la professione di fede ortodossa, ma aperto fisicamente ed economicamente all'Occidente attraverso le città della costa dalmata. La prima fondazione voluta da Stefano, la chiesa di S. Nicola a Kuršumlija (1168 ca.), ad ampio vano unico ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] aveva pubblicata a Padova. Ignaro di greco, il Monti si attaccò alla versione latina del padre Cunich, il valente gesuita dalmata, e volle smentire quanti sostenevano l’impossibilità di un Omero italiano, e lesse in Arcadia i suoi primi saggi di ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] sia prima sia durante il pontificato. Alla sua realizzazione sembrano aver contribuito Mino da Fiesole e Giovanni Dalmata, ma di esso restano oggi soltanto frammenti sparsi e i disegni di Girolamo Ferrari (Berlin, Kupferstichkabinett, Codex ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] culturale.
Degli autori presi in considerazione, tre soltanto avevano superato la soglia dell’Unità: oltre d’Azeglio, il dalmata Tommaseo (1802-1874) e il lombardo Cantù (1804-1895), entrambi instancabili poligrafi per quanto molto distanti per ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] da esperienza pratica, non si sofferma sull'importuosa costa italiana dell'Adriatico, mentre precisa i porti della costa dalmata e liburnica, ricca di colonie greche (129).
Costeggiata la Grecia fino al promontorio di Malèa, si affrontava la ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] H. Jones, in Papers British School, 1910, p. 443 s.; R. Bartoccini, in Boll. Ass. Arch. Rom., 1914, p. 140 s.; F. Bulié, in Bull. Dalmata, 1915, p. 891 s.; Ch. Bruston, in Rev. Arch., 1920, p. 243 s.; G. A. T. Davies, in Journ. Rom. Stud., 1920, p. i ...
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Le "paure" della società veneziana: le calamità, le sconfitte, i nemici esterni ed interni
Paolo Preto
Paure "naturali" e paure "sociali" nel '500 e '600
Un vecchio cliché storiografico duro a morire [...] e S. Giorgio e di lì assaltare la Zecca e il palazzo Ducale (53) e nello stesso anno il medico dalmata Fasaneo, fattosi turco per alcune controversie sulla monacazione delle figlie, tiene in allarme le autorità col suo progetto di armare una ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] di Costantinopoli Geremia II Tranos un interlocutore aperto al dialogo. I primi contatti furono stabiliti per mezzo del vescovo dalmata Pietro Cedolini, che soggiornò a Costantinopoli tra l'ottobre del 1580 e l'aprile del 1581. Una seconda missione ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...