. L'arco, considerato dal punto di vista costruttivo, è una struttura curva con la quale si supera uno spazio, che suole chiamarsi la luce, la corda, la portata e anche la sottotesa dell'arco stesso. La [...] celebrare l'ingresso trionfale nella città (1443) di Alfonso I d'Aragona, venne ideato probabilmente dall'architetto dalmata Luciano Laurana (v.); il quale, se per alcune particolarità architettoniche del monumento dovette ispirarsi all'arco romano ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] , o altre figure od ornati. Il più bello di questi monumenti fu quello di Paolo II, di Mino da Fiesole e Giovanni Dalmata, che era alto quasi dieci metri ed è ora smembrato. Si allontana dal tipo descritto il monumento di Innocenzo VIII di Antonio ...
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- La parola cemento deriva dal latino caementum (originariamente caedimentum) dal verbo caedere "tagliare, squadrare", e significò dapprima "pietra squadrata, pietra di cava", o anche "scheggia di marmo". [...] (Dalmazia) e sorse colà, per iniziativa italiana, il primo stabilimento oggi affiancato da altri. L'abbondanza della marna dalmata, e la vicinanza dei banchi al mare permisero poi che sorgessero stabilimenti lungo le coste italiane, specialmente dell ...
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Canottaggio
Bruno Marchesi
La storia
Le origini
Il canottaggio (dal francese canotage, derivato di canot "canotto"; inglese rowing) è la disciplina sportiva propria del gesto tecnico della voga, che [...] Società delle regate (Fédération d'aviron adriatique) fondata a Trieste nel 1884. Alla fine dell'Ottocento il canottaggio giuliano-dalmata era in forte sviluppo. Già nel 1754, comunque, si ha notizia di regate disputate a Capodistria fra equipaggi ...
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L'economia
Luciano Pezzolo
Strano secolo, il Seicento: dimenticato per lungo tempo da una storiografia attenta alla grande politica e distolta dalle luci del Rinascimento; etichettato come il secolo [...] laguna e l'Oriente subivano difficoltà o interruzioni a seguito delle guerre. Dopo il 1630 l'attività mercantile della città dalmata entrò in un periodo di crisi, che fu interrotto dallo scoppio della guerra di Candia. Il conflitto deviò una parte ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] all'India. I suoi successori continuarono l'invasione dell'Europa, occupando la Polonia e l'Ungheria, giungendo poi alla costa dalmata. Solo la morte di ögödäi pose termine alla loro avanzata. In Persia e in Cina invece essi formarono delle stabili ...
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La politica e la giustizia
Michele Simonetto
Il diritto e la giustizia di Venezia: mito e realtà
Le distorsioni stereotipe non mancheranno certo durante tutto il XVIII secolo. Il canonico Freschot, [...] apparire, un ‚diritto regionale’: fino al ’600 è il diritto di Creta, di Corone e Modone, fino al 1797 della costa dalmata e dell’Istria, come di Crema, di Bergamo, di Brescia, tutte terre ‚veneziane’ ma non venete»; cf. la Presentazione a Giorgio ...
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Le milizie terrestri
Hannelore Zug Tucci
Guerre e ribellioni
Le operazioni militari che precedono nel tempo la prima vera guerra terrestre, che fu la scaligera - quelle dirette contro Padova (1304) [...] la gran parte di volontari e di coscritti levati nell'area della laguna, a Ferrara integrate da uno o due reparti dalmati capeggiati dal conte di Veglia (9). Più efficace, e infatti coronato dall'esito positivo della spedizione, fu lo spiegamento ...
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Gli ultimi quarant’anni
Luca Pes
Il territorio e le parole
Chi studia Venezia nella seconda metà del Novecento si trova davanti a un problema inedito: quello della sua definizione e descrizione. Infatti, [...] nella pesca d’alto mare, avevano più disponibilità di capitale, nonostante la chiusura dell’accesso tradizionale al mare dalmata, conseguenza della guerra fredda. La pratica della caccia come mezzo diffuso per arrotondare il guadagno si è estinta ...
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Archivi e biblioteche
Francesca Cavazzana Romanelli
Stefania Rossi Minutelli
«Non è ancora tutta morta la regina dell’Adriatico, ma dorme»
La guida alla città di Venezia, appositamente predisposta [...] di regestazione da manoscritti marciani (cf. G.E. Ferrari, Profilo, passim), così legati al mondo tedesco, friulano e dalmata, grazie ai quali sarebbe anche divenuto vicepresidente della giunta esecutiva per l’istituzione della Deputazione di Storia ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...