Mercatura e moneta
Gerhard Rösch
Sfruttamento delle saline, pesca e forse in misura minore navigazione tra l'Istria e la capitale Ravenna: queste le attività di base che reggono l'economia della [...] sortì l'esito dapprima di indurre le città istriane al riconoscimento della supremazia veneziana, quindi di sottomettere il litorale dalmata fino a Curzola. Non fu un successo di lunga durata, neppure sotto il profilo politico, ma mise in chiaro ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Arsenale di Venezia e i cantieri navali della marina
Pasquale Ventrice
Il luogo dell’«immenso lavoro»
Si è giustamente asserito che l’Arsenale di Venezia sia stato il luogo «dell’immenso lavoro» non [...] James Patisson di origine inglese.
Benché il reclutamento delle truppe repubblicane, dette Schiavoni (la fanteria istriano-dalmata), fosse fatto nei territori oltremarini, è significativo che dopo il 1716, in seguito all’accettazione dell’incarico ...
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L'istruzione
Gherardo Ortalli
I modi in cui una comunità organizza i processi educativi sono sempre un buon indice del tipo di società alla quale ci troviamo di fronte. La formazione scolastica, [...] dalle zone con cui erano più intensi i rapporti e gli interessi: la Romagna come le Marche, l'area istriana e quella dalmata, da Fano, Fermo, Recanati a Ravenna, Cesena o Rimini, fino a Parenzo, Sebenico o Ragusa o Pirano o Cherso (14).
Sono anni ...
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DOLFIN, Zaccaria
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 30 maggio 1527, da Andrea (morto nel 1548) di Zaccaria di Andrea e Deia di Alvise Mocenigo, "nella ... pueritia" frequentò la "scola et casa" del dottissimo [...] del 1563, che il D. trasmette alla corte imperiale notizie a lui inviate da Costantinopoli dal dragomanno del bailo, il dalmata Michele Cernovich, che il D. ha conosciuto a Vienna ancora nel 1556 inducendolo poi, una volta entrato al servizio della ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] . Una differenza che risulta chiaramente dalla breve autobiografia (14) in terza persona di Francesco Patrizi, il filosofo dalmata. Questi capita, tredicenne, a Venezia, nel 1542. È già stato, in patria, "alla scuola" imparandovi a "leggere ...
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BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] quae supersunt monumenta,V,Lipsiae 1772, p. 786), dové continuamente ricorrere alla collaborazione e all'aiuto altrui. Del domenicano dalmata G. D. Stratico, poi vescovo di Città Nova d'Istria e successivamente di Lesina, un frate casanoviano "qui ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] del Boscovich per l'osservatorio astronomico di Brera; ma nonostante lo scioglimento della Compagnia di Gesù e il trasferimento del dalmata in Francia il piano fu realizzato in buona parte, perché l'osservatorio rimase affidato a ex gesuiti, i cui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Ospedali, università e medicina
Maria Conforti
Il medico e anatomista danese Thomas Bartholin (1616-1680) negli anni Quaranta del Seicento aveva visitato l’Italia in un grand tour medico che lo aveva [...] correttezza delle sue osservazioni.
Pacchioni aveva lavorato anche a stretto contatto con un medico molto più celebre di lui, il dalmata – educato a Napoli e a Roma negli ultimi anni della sua breve vita – Giorgio Baglivi (1668-1707), la cui fama ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Il Medioevo tra etica e profitto
Giacomo Todeschini
Teologia, diritto e pensiero economico
Nel 1444 cessano di vivere due personaggi centrali della civiltà toscana cittadina e mercantile dell’ultimo [...] , d’affari e di potere come Poggio Bracciolini e Marsilio Ficino (1433-1499), e i mercatores professionisti come il dalmata ovvero veneziano Benedetto Cotrugli.
Si potrà schematizzare l’aspetto più rilevante di questa produzione nei termini di un ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] in provincia di Campobasso. L’origine delle comunità risale ai secoli 15° e 16° quando gruppi di abitanti delle sponde dalmate, di fede cattolica, per sfuggire all’avanzata ottomana nel Balcani si riversarono al di qua dell’Adriatico, fondando sulla ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...