Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] per la linea di continuità di controllo della forza energetica idroelettrica, come si è detto; dall'altro, a quella dalmata, per lo sfruttamento delle risorse forestali, di materie prime minerarie, di commercio di prodotti vari primo fra tutti il ...
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Venezia e la politica italiana: 1454-1530
Michael E. Mallett
Pace e guerre, 1454-1494
I negoziati per la pace, e per un concordato che risolvesse i contenziosi che dividevano gli Stati italiani, si [...] , era minacciato dalla presenza di squadre turche in agguato nel mar Ionio e dalla perdita delle basi sulla costa dalmata attaccate dai Turchi dalla parte di terra. I governanti veneziani ne furono indotti a considerare con maggiore impegno anche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] Ricotti aveva basato la sua storia su una vasta base documentaria: a una ancor più sistematica ricerca archivistica ricorse il dalmata Giuseppe De Leva (1821-1895), dal 1855 professore di storia moderna all’Università di Padova, da poco riformata dal ...
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La Venezia d'oltremare nel secondo Duecento
David Jacoby
Per tutto il corso del Duecento, ma soprattutto nella seconda metà del secolo, le strategie e le attività economiche di Venezia oltremare - [...] a coinvolgere Bisanzio nella guerra. Nel 1298 Venezia fu sconfitta dai Genovesi nella battaglia di Curzola, sulla costa dalmata, nel corso della quale parrebbe che Marco Polo venisse fatto prigioniero (25): durante la prigionia a Genova avrebbe ...
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La società
Fernanda Sorelli
Premessa
Il 19 gennaio 1239, in una sala della sede episcopale castellana, il vescovo Pietro Pino stabiliva, a conclusione di una breve inchiesta, che il veneziano Daniele, [...] Evangelista, figlio di Pancrazio, pure lungamente dedito ai traffici, e nipote di Dobramiro, uno schiavo di origine croata o dalmata che, secondo l'uso, aveva assunto il cognome del padrone dal quale era stato affrancato e, conseguita la libertà ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] e di lunga durata, sempre riattivabile per i bisogni dell’ora, è quello del buon popolo veneziano — e istriano e dalmata — che piange nel 1797 la fine della Repubblica patrizia, mentre pochi arruffapopoli borghesi e patrizi immemori si dilettano al ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] nessun altro, probabilmente, l'avrebbe permesso. Ma il C. al Tommaseo permise tutto, anche allorquando l'acrimonia del dalmata colpì, compromise, irritò i comuni amici, il Vannucci e il Niccolini, a non parlar delle frecciate velenosissime contro "il ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] quale «L’Istitutore» si arricchì di nuovi apporti, il più autorevole dei quali fu quello di Niccolò Tommaseo.
Lo scrittore dalmata prese l’impegno con Lanza di consegnare un articolo alla settimana e fu redattore assai prolifico. Amico di Rosmini e ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] anche un chierico di Spalato, Tommaso, allora studente di diritto allo Studium felsineo e poi arcivescovo della città dalmata, e autore di una Historia pontificum Salonitanorum et Spalatensium. In un testo svincolato dal quadro di riferimento delle ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] nell'analoga chiesa di S. Martino (sec. 6°), recentemente scoperta a Cervia (S. Martino, 1996), e in una dell'isola dalmata di Veglia, a Sepen (Sonje, 1976; Chevalier, 1995). Portici addossati, ma in un secondo momento, ai muri perimetrali della ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...