FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] terrestri messe in opera dai Veneziani subendo però una sconfitta a seguito della quale si ritirò dalla costa dalmata. A motivo dell'alleggerimento della pressione militare, vennero ritirati anche alcuni contingenti militari veneziani tra cui l ...
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MICANZIO, Fulgenzio
Antonella Barzazi
– Nacque, secondo la versione più accreditata, mai accertata tuttavia in maniera definitiva (Dal Pino, pp. 134-137), l’8 giugno 1570 a Passirano, nel Bresciano.
Entrò [...] , ma idealmente ricostruibile sulla scorta delle lettere a Cavendish, il M. tenne infatti contatti epistolari con il dalmata Giovanni Francesco Biondi, esule in Inghilterra, il quale all’inizio del 1608 aveva anche fatto da tramite del recapito ...
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Tradizione, culto e teologie serbe
Nebojsa Ozimic
Il culto di Costantino il Grande si sviluppa durante il suo regno nell’area che più tardi sarebbe diventata l’Impero bizantino. La sepoltura dell’imperatore, [...] slavo era tanto distante, poiché (come dicono Trebellio, Eutropio e Platina) suo padre Costanzo era nipote di Claudio il Dalmata, slavo»34.
Altri scrittori usano il testo revisionato, noto anche come Paralipomen35, di Jovan Zonara, dove si sostiene ...
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CANINI, Marco Antonio
Angelo Tamborra
Nato a Venezia nel 1822 da Giuseppe e da Lucrezia Gidoni, si era appena avviato agli studi giuridici, a Padova, quando gli avvenimenti rivoluzionari del 1848-49 [...] irrequieto, il C. esprime il desiderio di avere "un posto diplomatico o consolare in Oriente: "ci starebbe bene un bravo italo-dalmata: si tratta di preparare in Serbia e nei Principati una alleanza fra gli Slavi, i Magiari, i Rômani contro l'Austria ...
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POGGETTO, Bertrando del
Pierre Jugie
Armand Jamme
POGGETTO, Bertrando del (Bertrand du Pouget). – Nato verso il 1280 in una località chiamata Le Pouget (Il Poggetto), borgo del basso Quercy nella diocesi [...] Biblioteca capitolare di Tortosa, 181, c. 1; Museo civico medievale di Bologna, ms. 4134). Uno dei suoi studenti, il dalmata Nicolas Matafari, divenuto arcivescovo di Zara (1333-67), fece lo stesso con la sua opera principale, un Thesaurus pontificum ...
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ESTE, Aldobrandino d'
Paolo Bertolini
Terzo di questo nome, figlio primogenito del marchese Obizzo (III), signore di Ferrara e di Modena, e di Lippa Ariosti (sposata da Obizzo in seconde nozze solo [...] - ad inviare suoi oratori al re Ludovico I d'Ungheria quando questi, sceso in guerra contro Venezia per la questione dalmata, era entrato in Italia e, conquistate Serravalle, Conegliano ed Asolo, aveva posto, il 13 luglio, l'assedio a Treviso. Il ...
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Gino Capponi e la cultura toscana nel secolo decimonono
Cosimo Ceccuti
Genesi del libro
La genesi degli articoli pubblicati fra il 1916 e il 1920 sulla «Critica» e poi raccolti nel volume Gino Capponi [...] le sue rilevanti ricadute: una tradizione «piagnona», come la chiama continuamente Gentile, davvero di lungo periodo.
Lo scrittore dalmata, con i suoi cinque libri Dell’Italia – pubblicati a Parigi nel 1835 e introdotti nella penisola, per ingannare ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] moderno di Raffaello Fornaciari (del 1879, tra le più complete dell’Ottocento, assieme a quella assai minuziosa dell’abate dalmata Giovanni Moise, del 1867, 2a ed. 1878) costituisce la prima parte di un dittico completato dalla Sintassi italiana dell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Profondamente mutati appaiono, alle soglie del Cinquecento, i caratteri della [...] e scaltre tecniche di indagine. Il primo esperimento in tal senso nasce a Magdeburgo, nell’Europa riformata, ad opera dell’erudito dalmata Matteo Flacio che fin dal 1555 lavora, con l’aiuto di un gruppo di dotti ed esperti, a una monumentale ...
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CONTARINI, Salvatore
Vincenzo Clemente
Nato a Palermo il 6 agosto del 1867 da Giuseppe e da Chiara Ras, vi si laureò in legge il 10 luglio 1889, ed entrò come volontario al ministero degli Esteri in [...] corso del cruciale 1924 contraddicendo ai propri precedenti slavofobi e fiuniani, incorrendo nelle aspre critiche dell'ala "dalmata" del partito e mettendo il freno alle aspirazioni revisionistiche dei nazionalisti i quali proprio allora, entrando ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...