Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] con la pace del febbraio 1358, nella quale Venezia fu costretta a riconoscere il possesso ungherese di tutta la costa dalmata, sino a Durazzo; la stessa Ragusa preferì il protettorato ungherese a quello veneziano. Sul bilancio negativo di questo ...
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LUDOVICO da Strassoldo (da Cividale, da Forum Iulii, da Udine)
Tommaso Caliò
Nacque in Friuli probabilmente alla fine del XIV secolo. Le notizie sulla sua vita, frammentarie e confuse, si basano in parte [...] frati, di Ludovico Marcello, nipote di Eugenio IV e suo principale interlocutore, e di Luca Venier, custode della rocca dalmata. Dopo la descrizione di un sogno profetico in cui Gabriele Condulmer, quando era ancora cardinale, gli sarebbe apparso in ...
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CAPPELLO, Andrea
Giustiniana Colasanti Migliardi O'Riordan
Figlio di Domenico di Nicolò di Andrea e di Elisabetta di Marco Malipiero, non deve essere confuso con Andrea di Domenico di Nicolò di Francesco, [...] nel 1497, anno in cui, il 14 gennaio, egli venne eletto castellano a Cattaro.
Sulla sua permanenza nella città dalmata, che ancora continuava nel marzo del 1501, l'unica testimonianza reperita è contenuta nella relazione fatta al Collegio nel ...
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La Braxia dei Grcci e la Brattia dei latini, detta Brač in croato, è la maggiore della isole dalmate e fa parte dell'arcipelago meridionale. Chiude con l'isola di Solta il canale di Spalato ed è separata [...] e fino il 50% nell'estremità occidentale dell'isola, spingendosi in alto, fin sopra i 500 m. s. m. È questa anzi l'isola dalmata che ha la maggiore estensione del vigneto ed è rinomata per la bontà del prodotto: l'Opollo, vino rosso da taglio, e il ...
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Scrittore austriaco, nato a Vienna il 6 settembre 1885. Dal 1946 riveste la carica di presidente del PEN Club austriaco.
Cresciuto in un ambiente di larga cultura, compì gli studî universitarî nella città [...] , 1938, e composto Jadwiga), a Bucarest (Satans Arche, Wenn sie zurückkommen, 1940), a Belgrado e infine nell'isola dalmata di Curzola, dove fu salvato da partigiani italiani e scrisse due dei suoi lavori più significativi: Der verlorene Sohn, aspro ...
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Letterato, nato nel 1469 da nobile famiglia di Ragusa e morto nel 1543. Studiò a Padova e a Bologna, ove da giovane pubblicò il poema epico De raptu Cerberi. Esercitando il commercio viaggiò gran parte [...] raguseo, poeta latino), in Rad, CLXXX (1910); V. Zabughin, Storia del Rinascimento Cristiano in Italia, Milano 1924, pp. 236-238 (cfr. su questi due ultimi lavori A. Selem, in Atti e Memorie della Società dalmata di Storia patria, I, [1926], p. 239). ...
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ROGACCI, Benedetto
Eleonora Zuliani
Teologo, grammatico e poeta, nato a Ragusa (Dalmazia) il 18 marzo 1646, morto a Roma nel 1719. Studiò ad Ancona e a Roma dove entrò nell'ordine dei gesuiti. Cominciò [...] , III, pp. 261-62; A. Bacotich, B. R. da Ragusa, in Archivio storico per la Dalmazia, XIV, fasc. 83 (febbraio 1933); Padre Rosan, Vita del padre B. R., ecc., Padova 1931; A. Selem, in Atti e memorie della Soc. dalmata di storia patria, III (1934). ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di Pietro II Orseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] e stratego di tutta la Dalmazia" - si poneva su un piano di serrata concorrenza con quello di "duca dei Veneziani e dei Dalmati" che il doge portava dall'età di Pietro II. In queste condizioni è probabile che i tributi e i giuramenti di fedeltà ...
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La politica del sale
Jean-Claude Hocquet
Nel 1200, dopo due secoli di espansione, la produzione del sale aveva ormai raggiunto l'apogeo e collocato la laguna veneta al primo posto fra i produttori [...] prodotto qualsiasi per riempire stive poco sfruttate o in sovrappiù dato che ai Veneziani era permesso di prendere a nolo navigli dalmati. Scartati i suddetti fattori, altri due ne emergono: il sale è un prodotto pesante, di una certa massa, ed è ...
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GAGGINI (Gagini), Antonello
Rita Bernini
Figlio di Domenico, scultore di origine ticinese trapiantato in Sicilia, e della seconda moglie di questo, Caterina, nacque a Palermo nel 1478. La data si ricava [...] del 1495 e quindi non è riconducibile al Laurana, sebbene alcuni abbiano ipotizzato, per l'occasione, il ritorno in Sicilia del dalmata dalla Provenza (Mauceri - Agati, 1906, p. 8; B. Patera, F. Laurana a Sciacca, in Storia dell'arte, XII [1980], 38 ...
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dalmata
dàlmata agg. e s. m. e f. [dal lat. Dalmăta, gr. Δαλμάτης] (pl. m. -i). – 1. Della Dalmazia, regione costiera della penisola balcanica sull’Adriatico: il territorio d., la costa d., le isole d.; abitante, originario, nativo della Dalmazia:...
zaratino
żaratino agg. e s. m. (f. -a). – Di Zara, abitante o nativo di Zara, città della costa dalmata, centro dei Liburni in epoca romana, poi importante base della Dalmazia bizantina, entrata dall’inizio del sec. 13° nell’orbita del dominio...