reguloma
s. m. In biologia, l’insieme delle interazioni molecolari che regolano lo sviluppo dei processi biologici complessi.
• Non è […] ancora possibile definire o addirittura prevedere lo stato di [...] , una porzione quantitativamente molto importante del materiale ereditario, che controlla, con meccanismi molto sofisticati, la funzione dei geni; (Bruno Dallapiccola, Avvenire, 20 giugno 2013, p. 18, è Vita).
- Adattato dal s. ingl. regulome. ...
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MALIPIERO, Riccardo
Virgilio Bernardoni
Nacque a Milano il 24 luglio 1914, figlio del violoncellista Riccardo e di Maria Pezzutti. Compì studi musicali di pianoforte, diplomandosi al conservatorio di [...] atonale e di schemi formali di tipo strumentale. A partire da Minnie la candida il modello del M. divenne L. Dallapiccola, col quale nel dopoguerra instaurò un rapporto duraturo di amicizia e di collaborazione.
Fu richiamato alle armi nel 1942 e ...
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GATTI, Guido Maggiorino (Guido Maria)
Antonio Sardi de Letto
Nacque a Chieti il 30 maggio 1892 da Pierluigi e Giovanna Pelini. Trascorse l'infanzia in Piemonte (ad Alessandria e poi a Torino) e ritornò [...] ; V. de Sabata, Milano 1958; A. Casella (in collab. con F. D'Amico), ibid. 1958. Il G. curò, in collab. con L. Dallapiccola, Scritti e pensieri sulla musica di F. Busoni, Firenze 1941.
Tra i contributi a periodici e riviste si ricordano: C. Debussy e ...
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FRAZZI, Vito
Gianluigi Mattietti
Nacque a San Secondo Parmense il 1° ag. 1888 da Antonio e Dina Allegri. Studiò al conservatorio di Parma, diplomandosi in organo nel 1907, con A. Galliera, e in composizione [...] , IV (1932-33), pp. 65-71; Id., Improvvisazione sul nome di V. F., in Illustraz. toscana e dell'Etruria, 27 ag. 1934; L. Dallapiccola, Musicisti del nostro tempo: V. F., in La Rass. musicale, X (1937), 6, pp. 220-227; M. Incagliati, Re Lear di F. e ...
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Pittore e poeta italiano (Roma 1914 - ivi 1998). Interrotti gli studî giuridici, dal 1937 si dedicò alla pittura: dopo una prima esperienza espressionista, legata alla scuola romana, giunse dal 1955 all'astrattismo [...] si ricordano: L'opera dello straccione di J. Gay (1943, proibita dalle autorità fasciste); i balletti Marsia di L. Dallapiccola (1948); Il principe di legno di B. Bartók (1950); Traumdeutung di E. Sanguineti (1964); il Ratto di Proserpina di ...
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Togni, Camillo
Marta Tedeschini Lalli
Compositore, nato a Gussago (Brescia) il 18 ottobre 1922, morto ivi il 27 novembre 1993. Studiò pianoforte con A. Casella, G. Anfossi e A. Benedetti Michelangeli, [...] . T. divenne così uno dei più rigorosi esponenti dell'avanguardia postweberniana, tra i primi in Italia con L. Dallapiccola a impiegare la tecnica seriale, che non avrebbe abbandonato negli anni successivi. Nel 1951 partecipò per la prima volta ...
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MAAZEL, Lorin
Lorenzo Tozzi
(App. III, II, p. 1)
Direttore d'orchestra statunitense di origine russa. Negli anni Sessanta la sua popolarità cresce a livello internazionale. Dirige al Festival wagneriano [...] dell'Opera di Vienna (1982-85).
Protagonista di eventi di grande rilievo come la prima mondiale dell'Ulisse di L. Dallapiccola (1968), ha diretto musicalmente anche importanti film-opera come Don Giovanni (1980) di J. Losey e Carmen (1983) di F ...
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PERAGALLO, Mario
Mila De Santis
PERAGALLO, Mario. – Nacque a Roma il 25 marzo 1910 da Cornelio, facoltoso uomo d’affari, e da Matilde Fioranti.
Entrambi i genitori, genovesi, avevano avuto figli da [...] 1952 in memoria del padre; nella seconda, Aria, Peragallo intona uno stralcio della lettera di condoglianze inviatagli da Dallapiccola in occasione della morte della madre. Fatta salva la comune impostazione, secondo la quale «il materiale seriale è ...
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Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] . Casanova; in Svizzera hanno utilizzato procedimenti dodecafonici F. Martin, R. Liebermann; in Italia l’adesione alla d. di L. Dallapiccola è stata seguita da quella di altri autori, fra cui M. Peragallo, suo allievo, e B. Maderna; in Inghilterra ha ...
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Danzatore e coreografo (Ozora, od. Uzdin, Voivodina, 1906 - Roma 1988). Studiò danza moderna a Berlino con R. von Laban, quindi la danza accademica con V. Gsovsky e si perfezionò in Italia con E. Cecchetti. [...] su musiche di Casella (La giara, 1939); Petrassi (La follia di Orlando, 1947; Estri, 1968; Rivolta di Sisifo, 1977); Dallapiccola (Marsia, 1948); Bartók (La soglia del tempo e Mystères, 1951); Varèse (Déserts, 1965); Berio (Visage, 1973). Oltre che ...
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