Lhasa, rivolte di
Moti avvenuti nel 1959 e nel 1987-89 (e nuovamente nel 2008) nella capitale tibetana. Il 10 marzo 1959, a nove anni dall’occupazione cinese del Tibet e dopo tre anni dall’inizio di [...] una guerriglia anticinese nella parte orientale del Paese, diffusasi la voce di un progetto di rapimento del dalailama, si verificò una prima rivolta popolare. Il 12 i manifestanti proclamarono l’indipendenza del Tibet, ma furono duramente repressi ...
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sino-europeo
agg. Relativo a Cina ed Europa.
• Hu Jintao dice che «le relazioni sino-europee hanno superato le difficoltà e le vicissitudini precedenti e sono tornate nel binario normale». Pensa al Tibet [...] e all’incontro di qualche leader europeo con il DalaiLama, ma non lo dice e preferisce venire al sodo della questione dichiarando che «Pechino ha attribuito grande importanza ai rapporti con l’Ue e la considera come una delle priorità della sua ...
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Pan chen lama X (Blo bzang 'phrin las lhun grub chos kyi rgyal mtshan)
Pan chen lama X
(Blo bzang ‘phrin las lhun grub chos kyi rgyal mtshan) Abate del monastero tibetano di Tashilumpo, seconda autorità [...] a Mao un telegramma di sostegno. Nel 1952 fece ritorno a Lhasa dove incontrò per la prima volta il dalai-lama. Nel 1954 accompagnò il dalai-lama a Pechino, dove parteciparono al Congresso nazionale del popolo, e nel 1956 in India. Dopo la fuga del ...
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La regione del Tibet è situata nella Cina sud-occidentale. Occupata dalle forze cinesi a partire dal 1950 è da allora teatro di proteste da parte dei tibetani, che rivendicano una maggiore autonomia, e [...] l’insediamento di cinesi di etnia han nella regione. Il governo del Tibet, in esilio in India, è retto dal DalaiLama. Secondo Pechino, che considera quella tibetana una questione di sovranità interna, i paesi che vogliono sviluppare relazioni con la ...
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Ngagwang Lobsang Gyatso
(o Ngag dbang blo bzang rgya mtsho) Quinto dalailama (n. 1617-m. 1682). Chiamato dai tibetani «il Grande Quinto», fu tra le più significative figure politiche del Tibet. Grazie [...] cui nomina in teoria spettava a Gushri Khan e ai suoi eredi, ma che in pratica passò nelle mani del dalailama. Consolidò e sviluppò la scuola dei dGe lugs pa, restaurando la disciplina monastica e assegnando un patrimonio fondiario a ogni monastero ...
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Gelugpa (o Dge lugs pa)
Gelugpa
(o Dge lugs pa) Setta riformata del lamaismo (buddhismo tibetano), detta anche Scuola gialla (serpo) dal berretto che i monaci portano per distinguersi dalle Sette rosse. [...] ’ldan o Ganden, ‘Bras-spungs o Drepung e Sera) nei pressi di Lhasa. A ‘Bras-spungs appartennero dal 1578 i dalailama e i panchen lama. Con l’aiuto del mongolo Guushi Khan, i G. prevalsero sui Karmapa per il controllo del Tibet e nel 1642 ottennero ...
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Galdan (propr. Choros Erdeniin Galdan)
Galdan
(propr. Choros Erdeniin Galdan) Khan della stirpe mongola degli Zungari (n.1644-m. Kobdo 1697). Quarto figlio di Erdeni Baatur Hongtaiji (fondatore del [...] khanato zungaro). Nel 1677, dopo aver sconfitto gli oirati, il dalailama gli conferì l’importante titolo di boshughtu khan («khan per grazia divina»). Nel 17° secolo, sotto la guida di G. (regno 1676-97) la Zungaria conquistò il Turkestan orientale ...
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Altan Khan
Capo militare mongolo (n. 1507-m. 1583). Prese parte attiva alla restaurazione della potenza gengizkhanide operata da Dayan Khan, guidando alcune delle campagne contro gli oirati e attaccando [...] costringendo i Ming a trattati di pace non favorevoli. Nel 1576 si convertì al buddhismo lamaista e nel 1578, quando fu costituita ufficialmente la Chiesa mongola, conferì al gran lama (3° della Chiesa Gialla) Sodnam Djamts’o il titolo di dalailama. ...
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Sonam Gyatso
(o bSod nams rgya mtsho) (1543-1588) Primo abate del monastero tibetano di ‛Bras spungs (Drepung) a ricevere nel 1578 il titolo di dalailama da Altan khan, capo della tribù mongola dei [...] attribuito anche ai suoi due predecessori. La parola tibetana gyatso, corrispondente a quella mongola dalai «oceano», dal secondo dalailama in poi fa parte del nome dei dalailama del Tibet. S.G. fu anche fondatore del celebre monastero di Kumbun in ...
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ierocrazia
Termine derivante dalla parola greca composta dal prefisso iero («sacro») e da kratos («potere»). Sistema politico basato sul potere, che si presume direttamente conferito dalla divinità, [...] politico), di cui rappresenta l’aspetto fattuale e organizzativo, e quindi la possibile forma di governo. Esempi di i. furono l’Egitto dei faraoni, lo Stato ebraico nel periodo sacerdotale, la Chiesa cattolica medievale, il Tibet del dalailama. ...
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dalai-lama
dàlai-lama s. m. [comp. di un elemento mongolo che significa «mare» e «dio» e del tibetano lama «maestro»], invar. – Il capo supremo del lamaismo o buddismo tibetano.
veltroneggiare
v. intr. (iron.) Comportarsi secondo i modi e gli atteggiamenti tipici di Walter Veltroni. ◆ È un fatto però che [Massimo] D’Alema da anni cerca di snidare Veltroni. Gli chiede di esplicitare eventuali contrasti. Di fare una...