Vedi CERVETERI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CERVETERI (v. vol. ii, p. 518-521)
M. Torelli
M. Moretti
Negli ultimi anni gli scavi, i restauri e le ricerche magnetometriche sono procedute con particolare [...] e graziose fibule d'oro, mentre sottili spirali sempre in oro dovevano ornare i capelli: resti di sandali snodati in ferro, dadidagioco, bottoni e balsamari sono forse l'aspetto più umano del corredo; mentre un'anfora attica a figure nere e una ...
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EBORARIUS
I. Calabi Limentani
L'artefice specializzato in lavori di avorio si chiamava in Roma eborarius o eburarius; le iscrizioni hanno anche eborarius faber (C. I. L., vi, 9397, 33432) e politor [...] di limitata grandezza, cofanetti, pissidi, e oggetti del mundus femminile, impugnature di armi e di coltelli, tessere e dadidagioco, strumenti musicali. Caligola aveva fatto fare d'avorio la greppia di un suo cavallo prediletto (Suet., Caius, 55 ...
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PAZIENZA, Andrea
Emmanuel Betta
PAZIENZA, Andrea. – Nacque il 23 maggio 1956 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), da Enrico e Giuliana Di Cretico, nella casa della famiglia materna dove vennero [...] copertina e le 9 illustrazioni del libro I due dadi del gioco. Libro di narrativa in prospettiva interdisciplinare di Enzo e a me interessa far paura, tutto il resto non esiste. E da qui deriva il discorso sulla tecnica» (Pazienza, 1997, p. 44).
Il ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] alcuni scalini del porticato della Basilica Giulia è possibile vedere incise le tabulae lusoriae, vere e proprie tavole dagioco per dadi, biglie e altro, attorno alle quali passava lunghe ore lo sfaccendato popolino romano. La basilica più antica è ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] realizzare oggetti di uso corrente (aghi, dadi, pettini, ecc.), ma anche per opere mostra fino a che punto il gioco degli influssi e degli scambi poté di festini e di musici su una predella sorretta da una coppia di leoni. All'interno del coperchio ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] I tipi di raccordo continuano ad essere i più disparati, da quelli a dadi angolari, alle trombe di varia tipologia, ai fazzoletti. Anche muri, con le venature congiunte a formare complessi giochi di linee. Per la realizzazione di tutti questi ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] due obelischi con base sagomata e dadi angolari, l'ovarium costituito da un architrave retto da due coppie di colonnine, e un ricerca di varî aggruppamenti, con figure più allungate, con più ricco gioco di piani; lo scultore dei lati N-E e N-O mira ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] della festa; sul fondo una maschera ricorda invece gli spettacoli notturni che l'accompagnavano. Il gioco dei dadi a cui è intento il pastore, sembra provenire da una confusione tra la festa delle Brumalia e quella delle Saturnalia. L'uccellatore si ...
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Vedi SPECCHIO dell'anno: 1966 - 1997
SPECCHIO (speculum)
G. A. Mansuelli
Nelle più recenti culture litiche si può pensare all'impiego come s. di lastre levigate riflettenti, di cui si sono trovati esempî [...] all'interno l'incisione con Afrodite e Pan al gioco dei dadi, nella quale è segnato il chiaroscuro plastico. Si fabbricavano le ciste. Gli s. arcaici trovati nel Lazio non differiscono da quelli etruschi coevi, poi in questa zona si ha uno iato fino ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] Fancelli.
Bisogna tener presente che la zara era un gioco di dadi che comportava grossi rischi per i perdenti; pertanto tre pur d'oro larghi e scudi diciassecte per tanto ch'io tornassi da Firenze, o io o altri per me" (Bardeschi Ciulich-Barocchi, ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento sia anche sotto accento; come intr., aus....