FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] Fancelli.
Bisogna tener presente che la zara era un gioco di dadi che comportava grossi rischi per i perdenti; pertanto tre pur d'oro larghi e scudi diciassecte per tanto ch'io tornassi da Firenze, o io o altri per me" (Bardeschi Ciulich-Barocchi, ...
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MONTALDO, Antonio.
Riccardo Musso
– Figlio primogenito di Leonardo e della sua seconda moglie Bartolomea Ardimenti, nacque nel 1368 probabilmente ad Asti, dove il padre era in esilio da Genova, città [...] a questo punto prepotentemente in gioco. Dopo essere stato costretto a e mezzo, egli non seppe però trarre lezione da quanto accaduto, perché come aveva fatto in passato era guadagnato il dogato addirittura vincendolo a dadi con Pietro Fregoso. Il M., ...
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FANTI, Sigismondo
Giovanna Ernst
Le notizie riguardanti la vita e la figura del F. sono molto scarse e si ricavano per la maggior parte da quanto l'autore dice di sé nelle due opere che ci sono pervenute. [...] A questo punto può proseguire grazie al lancio di tre dadi o alla consultazione dell'ora, e giungere così, (Venezia 1551), galante gioco di società dell'estroso poligrafo e musico Girolamo Parabosco. La proibizione da parte del concilio tridentino ...
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ATTONE
Ovidio Capitani
Di questo vescovo fiorentino che resse la diocesi nel primo manifestarsi delle irrequietudini religiose popolari antisimoniache del sec. XI è incerta la data precisa di elezione.
Secondo [...] del documento a favore dei monaci di S. Miniato - confermato nel 1044 da Benedetto IX (cfr. Kehr, III, p. 44 n. 1) - ci canoni che non facevano espressa proibizione del gioco, ma si riferivano ai dadi, accettando, poi, tuttavia, la penitenza ...
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FALCONCINI, Benedetto
Carlo Fantappiè
Nacque a Volterra (prov. Pisa), il 31 genn. 1657, da Falconcino, cavaliere di S. Stefano, e da Leonida di Angelo Incontri. La famiglia aveva ricoperto i primi onori [...] l'apertura di qualunque bottega, proibiva il gioco a carte e a dadi nelle osterie, bettole, barberie nonché il . venne promosso alla sede episcopale d'Arezzo. Sei giorni dopo scrisse, da Roma, la lettera pastorale di saluto al clero e al popolo. Vista ...
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PAVINI, Giovanni Francesco
Matteo Melchiorre
– Nacque a Padova intorno al 1424, uno dei quattro figli (gli altri furono Pietro, Alvise e Bartolomeo) del lanaiolo padovano Giacomo Pavino «a Cartis». [...] sangue, gioco ai dadi, concubinato, disprezzo degli ordini dei superiori). Con l’assoluzione del 17 giugno 1451 da parte dell’anno prima, quando prese parte alla Dieta di Mantova, indetta da Pio II. Tornato a Padova, Pavini si mise quindi in ottima ...
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PAGANO, Tommaso
Dinko Fabris
PAGANO, Tomaso (detto ‘Masillo’). – Compositore e organista nato a Napoli probabilmente intorno al 1630. Non si conosce alcun documento sui primi vent’anni della sua vita.
Secondo [...] , avendo considerazione alla puntualità e soddisfazione con cui ha servito da 30 anni a questa parte nella Real Cappella T. Pagano, a 5 voci. Cantate e composizioni sacre diverse: Gioco de dadi: canzona spirituale a voce sola; Un cavalier famoso: ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] un anno prima il padre era riuscito a ottenere per lui da Urbano VIII, grazie all'intervento di padre Castelli, una pensione a entrambi. Grazie a un sistema ingegnoso ispirato al gioco dei dadi, ognuno poteva riconoscere la propria tra le profezie, ...
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GIBERTI, Giuseppe Nicola
Piero Doria
Nacque a San Ginesio, nel Maceratese, intorno al 1631 da Teofilo e Maria Passari. Nei primi anni di vita seguì il padre, uomo colto e raffinato, nei suoi spostamenti, [...] ecclesiastici proibì il porto delle armi, il gioco delle carte e dei dadi. Richiamava, inoltre, a una più stretta 27 luglio indisse la prima visita pastorale e generale della diocesi, da intraprendersi l'8 settembre, poi prorogata al 4 novembre.
Prima ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento sia anche sotto accento; come intr., aus....