MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] modo nuovo di vivere lo spazio e i gesti. In questa direzione, che recupera anche le avanguardie, soprattutto futuriste e dadaiste, la questione degli abiti e della m. viene di fatto a essere indirettamente riproposta.
La produzione di serie della m ...
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Sofia Gnoli
- La fast fashion. Il valore dell’heritage tra recupero dell’artigianato e moda etica. L’ascesa dell’e-commerce, i film di moda e il mecenatismo. Bibliografia
La fast fashion. – Una delle peculiarità della m. nel primo decennio del Duemila è stata la grande ascesa della fast fashion, così ... ...
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Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via che a essi si conformano gruppi più o meno vasti, per i quali ... ...
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Haya al Shawwa
Industria collegata al fenomeno sociale di un determinato momento storico e di una data area geografica e culturale, consistente nell’assunzione di modelli estetici e comportamentali, nel gusto, nello stile e nelle forme espressive.
Relativamente ai meccanismi economici, la m. è una ... ...
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Moda
Parte introduttiva
di Umberto Galimberti
Il simbolismo dell'abbigliamento
In una pagina delle Vorlesungen über die Ästhetik dedicata all'abbigliamento G.W.F. Hegel scrive che "vestire non è altro che un ricoprire", ricoprire la materialità del corpo, che, "in quanto semplicemente sensibile", ... ...
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Moda
Margherita Zizi
Il moto perpetuo dei cambiamenti di stile
La moda come mutamento periodico di stile, non solo nella sfera estetica – abbigliamento, arredamento, design – ma in tutti i campi della vita sociale e intellettuale, è un fenomeno che si osserva, con caratteristiche, funzioni e forme ... ...
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Moda
Sofia Gnoli
Il rapporto tra moda e cinema
Fin dai suoi albori il cinema è stato strettamente connesso con la m.: in un film, infatti, l'abbigliamento riveste un ruolo fondamentale, dal momento che il suo compito principale è quello di esprimere l''essenza' del personaggio. Tuttavia è stato solo ... ...
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Sara Gay Forden
Moda
L'essenza dell'haute couture
sono i segreti sospirati di generazione in generazione
(Yves Saint-Laurent)
Il futuro della haute couture
di Sara Gay Forden
7 gennaio
Yves Saint-Laurent, dopo 40 anni di successi, annuncia la chiusura del suo atelier, perché "l'industria della moda ... ...
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Nicola Squicciarino
La parola moda (dal francese mode, derivato del latino modus, "maniera, foggia, misura") designa l'usanza o il gusto del momento che cambia a causa di una continua ricerca del nuovo. È un fenomeno sociale che consiste nell'affermarsi, in un dato contesto storico, geografico e culturale, ... ...
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mòda [Der. del fr. mode, dal lat. modus "modo, maniera"] [PRB] M. di una distribuzione: se questa è discreta, è il valore di massima frequenza, mentre se è continua è il valore corrispondente al massimo della funzione di distribuzione. ...
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Ann-Mari Sellerberg
Introduzione
La parola 'moda' viene dal latino modus, cioè modo, foggia, ma anche 'giusta misura', e infatti è sempre stato considerato 'moda' ciò che viene percepito come adeguato, giusto e opportuno in un determinato momento e in un certo luogo, in situazioni e in epoche diverse. ... ...
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(dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè una forma qualsiasi di abbigliamento, la moda, intesa come perpetuo mutamento del costume stesso, non ... ...
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(VIII, p. 623; App. I, p. 350; II, I, p. 495; III, I, p. 299; IV, I, p. 352)
Popolazione. - Il C. al censimento del 1986 contava 25.354.084 ab. (esclusi gli Indiani delle riserve e gli Eschimesi non censiti) [...] n. 1950), David (''Dai'') Skuse (n. 1955) e Napoleon (''Napo B.'') Brousseau (n. 1950), ha continuato nel solco dadaista, parodiando l'appropriazione della natura e della cultura indigena da parte della cultura urbana prevalente (Snow-She-Bones, 1983 ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] e sulla manipolazione di oggetti trovati o bizzarri, nella quale non è errato ravvisare il riemergere di una visione dadaista e surrealista, seppure risolta in chiave intimista, a volte ironica. In questo modo di fare emerge una componente della ...
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ISRAELE
Pier Giovanni Donini
Giannandrea Falchi
Guido Valabrega
Sergio J. Sierra
Massimo Botto
Adachiara Zevi
Claudio Baldoni
Nicola Balata
Stefania Parigi
(App. III, I, p. 907; IV, II, p. 237)
Popolazione. [...] trovati, strutturano equilibri precari che prolificano dal pavimento o franano dalla parete, in un'originale sintesi di pensiero costruttivista, dadaista e minimalista. Anche il coetaneo M. Gitlin, che vive tra New York e I., dopo le prime prove ...
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GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] la pop art e il disegno arcaizzante dell'arte africana. Un importante punto di riferimento è inoltre il movimento dadaista, che ha ispirato il superamento dei confini tradizionali della pittura con assemblaggi, performances e così via. All'esplosione ...
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mentale1
mentale1 agg. [dal lat. tardo mentalis, der. di mens mentis «mente»]. – 1. Della mente, relativo alla mente: le facoltà m. (integrità, vigore, indebolimento delle facoltà m.; scherz., essere tocco nelle facoltà m., essere un po’ matto);...