BIRAGO, Francesco
Paolo Bertolini
Figlio di Antonio Marcello, fratello di Andrea, e di Elena Sovico, nacque nei primi decenni del sec. XV a Milano.
Per quanto non indifferente debba esser stato il suo [...] mani del duca, o come nel 1474, quando accompagnò Galeazzo Maria, che si recava a Cassano d'Adda incontro al re di Dacia (14 marzo). La sua nuova posizione a corte gli aveva intanto permesso di stabilire una fitta rete di legami e di conoscenze con ...
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ANTONIA da Firenze
Ada Alessandrini
Nacque a Firenze nel 1401 da onorata famiglia, di cui tuttavia si ignora il casato. Fu maritata molto giovane ed ebbe un figliolo; rimasta vedova dopo pochi anni, [...] appoggio alle comunità da lui fondate in Abruzzo. Egli inviò all'Aquila, per assistere le clarisse, fra' Luigi di Dacia e frate Arrigo d'Ungheria, che conoscevano la lingua italiana: questi esercitarono scrupolosamente il loro ministero e, per quanto ...
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PINCHERLE, Alberto
Marcello Ciocchetti
PINCHERLE (Pincherle Moravia), Alberto. – Nacque a Roma il 28 novembre 1907 da Carlo e da Teresa Iginia (Gina) de Marsanich, secondo di quattro fratelli: preceduto [...] in sostituzione dello scomparso Carocci). Il romanzo uscì nel giugno del 1978, poco prima della conclusione del rapporto con Dacia Maraini. Nel settembre 1979 il procuratore della Repubblica de L’Aquila ordinò il sequestro del libro per oscenità ...
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MARCOLINI, Maria (Marietta)
Saverio Lamacchia
Secondo tutti i dizionari musicali la M., una delle cantanti più apprezzate nei teatri italiani dei primi due decenni dell'Ottocento, sarebbe nata a Firenze [...] G.B. Velluti, ultimo grande castrato a calcare i palcoscenici melodrammatici, nonché il grande tenore N. Tacchinardi, indi Traiano in Dacia di G. Nicolini. In primavera e poi nel 1808 cantò opere comiche nel teatro romano rivale, il Valle. Nella ...
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BLANGINI, Felice (Giuseppe Marco Maria Felice)
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Nacque a Torino il 18 nov. 1781. Entrò fanciullo nel coro della cappella del duomo torinese e vi seguì i primi studi musicali (canto, pianoforte, violoncello [...] uno stipendio come tale o godesse soltanto del titolo) e dove, il 14 luglio 1814, si rappresentò la sua opera Traiano in Dacia. Ritornato a Parigi durante i Cento giorni, dovette poi alla sua amicizia con il Talleyrand e con la duchessa di Berry di ...
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COLBRAN, Isabella Angela
Ariella Lanfranchi
Nacque a Madrid il 2 febbr. 1785 da Teresa Ortola e da Giovanni, musico "de la chapelle et de la chambre du roi d'Espagne" (Fétis). Giovanissima, ricevette [...] che, da questo momento, si esibirà sui palcoscenici dei principali teatri italiani: nel 1809 al teatro Comunale di Bologna (Traiano in Dacia di G. Nicolini, 15 luglio e Artemisia di D. Cimarosa, agosto), alla Fenice di Venezia e alla Scala di Milano ...
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CORRADINI (spesso Coradini, raro Coradigni), Francesco
Piero Caraba
Nato a Napoli intorno al 1700, poco si conosce del primo periodo della sua vita trascorso a Napoli ove svolse un'attività assai più [...] il raddoppio della seconda consonante, non andò mai oltre i 1.000 reali. È del 1735 l'ediz. dell'opera Traiano in Dacia, curata dall'"Oficina de Don Gabriel del Barrio" in Madrid, su testo di un non meglio specificato "ingenio matritense" (Cotarelo y ...
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GIOVANNI da Pian del Carpine
Raimondo Michetti
Nacque a Pian del Carpine, l'odierna Magione, nei pressi di Perugia, in una data incerta, presumibilmente collocabile negli ultimi decenni del XIII secolo. [...] contraddistinse per un ulteriore impegno nella diffusione del suo Ordine in direzione della Boemia, dell'Ungheria, della Polonia, della Dacia e della Norvegia, oltre che per l'insediamento dei minori in Lotaringia e per la fondazione del convento di ...
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ESTE, Alberto d'
Nadia Covini
Figlio legittimato del marchese Niccolò (III), signore di Ferrara e di Modena, e di Filippa della Tavola, visse prevalentemente a Ferrara, alla corte dei fratellastri Lionello, [...] estensi. Il motivo ufficiale del provvedimento - il rifiuto opposto dall'E. di recarsi a Modena per ricevere il re di Dacia - era indubbiamente di una certa gravità, perché, come Ercole scrisse al marchese di Mantova, un signore privo dell'obbedienza ...
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PELACANI, Antonio
Dragos Calma
PELACANI, Antonio. – Medico e filosofo, nacque probabilmente a Parma, nella seconda metà del Duecento.
È probabile che Biagio Pelacani da Parma appartenesse alla sua medesima [...] della ricezione dei testi noetici parigini nell’ambiente intellettuale frequentato da Dante. Sigieri di Brabante e Boezio di Dacia erano infatti conosciuti, nella Bologna di fine Duecento, per testi diversi da quelli utilizzati da Pelacani (L. Gargan ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.