MOESIA, Superior et inferior
G. C. Susini
L. Rocchetti
Province romane della regione danubiano-balcanica. All'anno 86 risale il provvedimento domizianeo della costituzione delle due province mesiche: [...] di qua dal Danubio: tra l'altro, si ebbe il distacco dal territorio mesico, nel 275, di una nuova circoscrizione, la Dacia Ripensis. Con l'ordinamento tetrarchico la M. Superior fu distinta in Margensis e Dardania, ed estesa peraltro a settentrione a ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Thracia
Sergio Rinaldi Tufi
Thracia
Dopo la battaglia di Pidna del 148 a.C., che segnò la definitiva sottomissione della Macedonia, [...] prevalente uso della pietra (da ricordare soprattutto il bouleuterion) e una più tarda, quando la città fu capitale della Dacia mediterranea, con prevalente uso del laterizio: da ricordare il Serapeo e un edificio termale. Sembra di poter ricostruire ...
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ROMULA
D. Tudor
Piccolo centro dacico in Romania, oggi Resca, presso Caracăl; più tardi importante città romana di circa 64 ettari. Nel 1691 il Marsigli ha potuto identificare, tra la massa di rovine [...] incrocio delle vie che venivano dal Danubio, dalla Transilvania e da Drobeta. È probabile che sia stata la capitale della provincia Dacia Inferior. Una ricca messe d'iscrizioni su pietra e su mattoni ci indica l'attività e la presenza di molte truppe ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] , e si diffonde oltre che in Africa, in Italia e nella stessa Roma, nella Spagna e nella Britannia, sulle rive del Reno e nella Dacia.
Si discute se l'introduzione del culto di C. si possa far risalire alla metà del II sec. a. C., dopo la seconda ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Pannonia
Sergio Rinaldi Tufi
Pannonia
Fu Ottaviano, nel 35 a.C., a lanciare un’offensiva sistematica contro Aravisci e Arviates, [...] castra fondati all’epoca della conquista andarono gradualmente (qui come altrove) trasformandosi in città. Dopo la sottomissione della Dacia da parte di Traiano il problema della frontiera divenne per la Pannonia meno assillante: fra il Danubio (più ...
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LIBERA
A. Bruhl
Divinità romana che veniva festeggiata insieme a Liber-Pater (v.) il 17 marzo dell'antico calendario romano, durante le feste Liberalia (C.I.L., 12, p. 312). Secondo Varrone (citato [...] ed a L. sono numerose, da una parte nelle regioni balcaniche e danubiane, dall'altra in Africa. In Macedonia, a Filippi, in Dacia, in Mesia, in Pannonia ed in Dalmazia, Liber e L. sono stati assimilati a divinità indigene, ma sono raffigurati sotto i ...
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Vedi BUCAREST dell'anno: 1973 - 1994
BUCAREST
Vl. Dumitrescu
Musei Archeologici. - Materiali archeologici sono conservati nei seguenti musei della città:
Museo Nazionale di Antichità. - Dipende dall'Istituto [...] strumenti della cultura dei ciottoli del Paleolitico inferiore fino al periodo geto-dace, precedente la conquista della Mesia e della Dacia da parte dei Romani. È difficile fare una scelta tra le ricche serie; si possono tuttavia indicare per il ...
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Vedi SERDICA dell'anno: 1966 - 1973
SERDICA (Colonia Ulpia Serdica)
A. Frova
È l'odierna Sofia; il centro antico corrisponde al luogo della città moderna. Fu sottomessa da Licinio Crasso (29 a. C.); [...] di un praetorium e di un castellum. È nel IV sec. d. C. che, come capitale di una provincia di confine, la Dacia mediterranea, essa si cinse di mura con torri rotonde; una zona cintata di mura nell'interno della città con resti di grandi edifici è ...
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Vedi LIMES dell'anno: 1961 - 1995
LIMES
G. Forni
Nella letteratura storico-archeologica relativa all'età imperiale romana si è soliti designare col termine di l. il complesso di opere viarie e di fortificazioni [...] Aurelio: tali, in Britannia, i valla di Adriano e di Antonino Pio, il Brazda lui Novac e il Brazda de Sud in Dacia e nella Muntenia, i valla tra Axiopolis e Tomis nella Scythia Minor;
10) praetentura: significava in origine e continuò ad indicare la ...
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DINOGETIA (anche Dinogessia, Diniguttia; Δινογέτεια)
D. Adamesteanu
Gh. Stefan
Centro romano fortificato (oggi Bisericuta), posto nell'ansa che fa il Danubio quando abbandona la direzione N per dirigersi [...] monete d'oro appartenenti a Basilio II Bulgaroctono e a suo fratello, Costantino VIII (976-1025).
Bibl.: Gh. Stefan, Dinogetia, in Dacia, VII-VIII, 1937-1940, pp. 401-425; id., La Legio I Iovia, ecc., in Nouvelles Études d'Histoire, Bucarest 1955, pp ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.