BURIDAVA (Burridava, odierna Stolniceni)
D. Tudor
Località della Romania, importante centro commerciale dacico e romano lungo la valle dell'Olt, ove si raccoglieva il sale estratto dalle saline di Ocnele [...] -Wissowa, III, 1889, c. 1070, s. v. Burridava; D. Tudor, Les garnisons de Buridava à l'époque de la conquête de la Dacie, in Akte d. IV intern. Kongress für gr. und lat. Epigraphik, Vienna 1964, pp. 404-410; id., Pedites singulares à Buridava, in ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Noricum
Sergio Rinaldi Tufi
Province danubiano-balcaniche
Sotto questa definizione si comprendono, più o meno convenzionalmente, [...] -balcaniche. Moesia Superior e Moesia Inferior
Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Dacia
Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Thracia
Le province europee dell'Impero romano ...
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GERMANOS (Γερμάνος)
M. B. Marzani
Scultore che si firma sulla riga che separa la prima dalla seconda fascia di un rilievo del quale sono visibili quattro fasce (la prima in gran parte perduta) trovato [...] nella Dacia Superiore, ora al museo di Eisenstadt (Austria).
Il rilievo doveva essere infisso in un muro. Nella prima fascia sono visibili le zampe di un animale (toro o ariete) condotto al sacrificio. Nella seconda si vede un vaso a forma di uovo ...
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Storico e archeologo romeno (Huruieşti, Bacău, 1882 - Bucarest 1927). Professore nell'università di Bucarest (dal 1909), fondatore e direttore (dal 1920) della Scuola romena di Roma. Fu membro dell'Accademia [...] di Romania e socio straniero dei Lincei (1927). Si dedicò soprattutto allo studio della vita romana e preromana della Dacia, approfondendo l'esame del materiale epigrafico, dirigendo scavi, in particolare a Histria e a Callatis, raccogliendone i ...
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Archeologo romeno, naturalizzato italiano (1955), nato a Toporu nei pressi di Giurgiu il 25 marzo 1913. Fu allievo di G. De Sanctis, con il quale si laureò nel 1945 presentando una tesi sulle fonti geografiche [...] relative alla Dacia. Nel 1935 aveva iniziato l'attività di archeologo scavando a Istro, colonia greca sul Mar Nero (Romania), e conducendo ricognizioni nel territorio della Scizia minore. Nel 1939, come inviato dell'Accademia di Romania, si trasferì ...
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Serdica (anche Sardica)
Serdica
(anche Sardica) Antica città, sul luogo dell’od. Sofia, sottomessa nel 29 a.C. da M. Licinio Crasso. Sviluppatasi da un castello militare romano, fu da Traiano elevata [...] al rango di colonia. Nel 4° sec. d.C., capitale della Dacia mediterranea, fu cinta di mura e al suo interno sorse un’area fortificata. Nel 343 o 344 vi ebbe luogo un concilio convocato dagli imperatori Costante e Costanzo II. ...
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Vedi POTAISSA dell'anno: 1965 - 1973
POTAISSA (v. vol. vi, p. 410 s.)
L. Teposu
Per l'impossibilità di scavi sistematici di lunga durata - la città moderna di Turda sorgendo proprio sul sito dell'antica [...] in luce è relativamente poco numeroso. Esso è tuttavia del più alto interesse per la vita culturale di P. e, in generale, della Dacia carpatica e si può distribuire tra la seconda metà del II sec. d. C. e la prima metà del III - cioè nel periodo ...
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KOSTOL (Pontes)
M. GrbiÎc
Località della Jugoslavia nord-orientale, prossima all'attuale frontiera con la Romania e con la Bulgaria, sul Danubio, nota per alcuni importanti ritrovamenti romani.
Da K. [...] si andava a Drubetas (Turnu Severin) attraversando il ponte sul Danubio, costruito da Traiano durante la conquista della Dacia. Ancora cento anni fa 16 pilastri sporgevano dal Danubio, ma in seguito - per facilitare la navigazione - furono distrutti. ...
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GETO-DACICA, civiltà
R. Vulpe
Sull'attuale territorio della Romania e su una notevole parte dei paesi vicini, cioè su tutta l'area carpato-danubiana che va dai Balcani fino in Galizia e dal Ponto Eusino [...] d'histoire, 1955, pp. 121-137; R. Vulpe, La civilisation dace et ses problèmes à la lumière des dernières fouilles à Poiana en Basse Moldavie, in Dacia, n. s., I, 1957, pp. 143-164; D. Berciu, À popos de la civilisation Latène chez les Geto-Daces, in ...
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DECEBALO (Δεκέβαλος, Decebălus)
A. Giuliano
Re dei Daci, irriducibile avversario dei Romani.
Combatté contro Traiano nelle guerre del 101-102 e del 105; alla fine della seconda campagna, inseguito dalla [...] uccise tra i monti della Transilvania per non essere fatto prigioniero. La sua testa dopo essere stata esposta nelle città della Dacia fu portata a Roma (Cass. Dio, lxviii, 14). Il ritratto morale di D., la sua capacità di soldato, sono delineati da ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.