Pur appartenendo a etnie e gruppi linguistici diversi, le popolazioni balcaniche vivono nella medesima area e stanno affrontando con specifiche peculiarità le trasformazioni politiche, sociali ed economiche [...] literar nouă (La storia tragica e grottesca della letteratura degli oscuri anni Novanta), Bucuresti 1993, Cluj-Napoca (Dacia) 20022; Quaderni del Premio Letterario Giuseppe Acerbi - Letteratura romena, 2005, 6.
Albania di Giuseppina Turano
Nella ...
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CONSOLO, Vincenzo
Paola Villani
Sesto di otto figli, nacque a Sant'Agata di Militello (Messina) il 18 febbraio 1933, da Calogero (1898-1962) e Maria Giallombardo (1900-88).
Il padre, commerciante [...] , il quale nello stesso 1966 aveva dato vita al premio Brancati di Zafferana Etnea coinvolgendo, oltre ad Alberto Moravia, Dacia Maraini e Pier Paolo Pasolini, anche i siciliani Ignazio Buttitta, Lucio Piccolo e naturalmente Consolo.
Nel 1967, l ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] dell'opera, dedicata ad Antonio Fugger, che poi non ebbe effetto. Ancora nel 1538 invia al Fugger una silloge di iscrizioni della Dacia e dell'Ungheria che gli era stata mandata, ma ne trae una copia per sé, che ci è rimasta nelle carte Ambrosiane ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf, prima riflessione sulla specificità [...] rapporti domestici, i conflitti e l’incomunicabilità del mondo borghese. Militante e teorica del femminismo è stata poi Dacia Maraini, che a partire dal romanzo L’età del malessere (1963), utilizza il corpo della donna come materia letteraria ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] sud-est; nel 238 invasero la Mesia, sconfiggendo i Romani capeggiati da Decio. In seguito i Visigoti conquistarono la Dacia. Nello stesso periodo i Gepidi partivano dalla Vistola e, attraversati i Carpazi, dopo il 275 si impossessavano dell’area ...
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Vedi SFINGE dell'anno: 1966 - 1973
SFINGE (v. vol. vii, p. 230)
M. G. Picozzi
Mostro fantastico, rappresentato generalmente nell'antichità classica con testa femminile e corpo leonino alato.
Arte cretese-micenea. [...] di monumenti funerarî, quasi esclusivamente nell'arte provinciale; ne abbiamo esempî dalla Germania, dalla Britannia e dalla Dacia. Si tratta generalmente di sculture abbastanza rozze, ma dotate di una certa forza espressiva, come alcune s ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] San Giovanni in Persiceto (Bologna) si rintraccia un’interessante testimonianza dei Taifali che, secondo gli storici, furono deportati dalla Dacia in Emilia all’epoca di Graziano (IV sec.) e insediati nell’area di Reggio, Parma e Modena, oltre che ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] 10; Pauly-Wissowa, xiv, c. 910).
Marcellus (Pavia, iscr. fun. cristiana, C. I. L., v, 6466; I. L. C., 671).
Mestrius Martinus (Dacia, iscr. v., C. I. L., iii, 1005).
Metrodorus (Pauly-Wissowa, xv, c. 1480).
Myro (lib. imperiale, Anzio, 50 d. C., C. I ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nuove forme di organizzazione del potere: da Diocleziano a Costantino
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il periodo che [...] cambiamenti, in molti casi in linea con le tendenze emerse nel periodo precedente. Dopo l’abbandono della Dacia da parte di Aureliano, le frontiere rimangono sostanzialmente stabili, potenziate semmai da strade fortificate (in particolare la ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] (1984), Il nome della rosa, Milano, Bompiani (1a ed. 1980).
Loy, Rosetta (1974), La bicicletta, Torino, Einaudi.
Maraini, Dacia (1998), Donna in guerra, Milano, Rizzoli (1a ed. 1975).
Morante, Elsa (1995), L’isola di Arturo. Romanzo, Torino, Einaudi ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.