PETROASA, Tesoro di
R. Theodorescu
Gruppo di oggetti preziosi rinvenuto nel 1837 a P. (o Pietroasa), centro posto sulle prime pendici del monte Istritza (dip. di Buzău), in Romania.Il tesoro è composto [...] sur l'orfèvrerie antique, 3 voll., Paris 1889-1900; M.C. Soutzo, Le culte de Cybèle et la patère d'or du trésor de Petroasa, Dacia 3-4, 1927-1932, pp. 628-631; K. Horedt, Datarea tezaurului de la Pietroasa [La datazione del tesoro di P.], Acta Musei ...
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SÎNTANA DE MUREŞ, Cultura di
B. Mitrea
La località è situata presso le sorgenti del Mures, nella Transilvania orientale (Romania). In seguito agli scavi del 1903, la sua necropoli è divenuta eponima [...] ), in Dolgozatek, III, 1912, p. 250-367; Gh. Stefan, Une tombe de l'époque des migrations à Aldeni, dép. de Buzàu, in Dacia, VII-VIII, 1937-1940, pp. 217-221; B. Mitrea - C. Preda, Şantăierul Spantov, in Studii Cercet. Ist. Vec., IV, 1953, pp. 220 ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] e dove, insieme a Sigieri di Brabante, insegnò l’averroista svedese Boezio di Dacia. Qui studiò, sotto la guida di s. Tommaso d’Aquino, Pietro di Dacia, autore di una Vita benedictae virginis Christi Christinae dedicata a un’umile beghina renana ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] i numerosi trattati De modis significandi scritti nel 13° e 14° sec., tra cui notevoli quelli di Martino di Dacia, Boezio di Dacia, Tomaso Occam, fino alla Summa modorum significandi di Sigieri di Courtrai e alla Grammatica speculativa di Tommaso di ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] , con le quali il grande imperatore riuscì a occupare il regno dei Daci, questo popolo venne in grandissima parte estirpato. Poiché la Dacia appartenne all'impero solo fino alla metà del sec. III e la sua popolazione civile, come le legioni che vi ...
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Nacque in Gorizia il 16 luglio del 1829, e morì in Milano (dove, dal 1861, aveva occupato con grandissimo lustro la cattedra di linguistica) il 21 gennaio 1907. "Il più grande glottologo d'Italia e forse [...] p e b, lo studio comparativo, condotto in base a nuovi materiali da lui stesso raccolti, tra il romeno d'Istria e il romeno di Dacia e di Macedonia, lo studio sui gerghi.
Nel 1862 e 1863 la sua produzione scarseggia. È del 1862 la sua Prolusione (in ...
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Importante punto d'incrocio fra la vallata media del Danubio e la via maestra che quasi in linea retta procede dall'Italia, attraverso Lubiana (Emona), Cilli (Celeia), Ptuj (Petovio), Szombathely (Savaria), [...] Carnunto la VII Gemina, ehe dopo breve tempo fu sostituita dall'VIII Gemina, e questa, in seguito alla guerra della Dacia e a nuove larghe modifiche di raggruppamento dell'esercito romano, cedette il posto alla XIV Gemina, qui rimasta sino alla fine ...
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Storico greco, nato in Alessandria sotto l'impero di Traiano, se non prima, giacché ricorda la distruzione del tempio di Nemesi eretto da Cesare ad Alessandria per l'uccisione di Pompeo, demolito dai Giudei [...] fatte nella regione danubiana dagl'imperatori fino a Traiano; la Δακική, più particolareggiatamente, le gesta di Traiano nella Dacia; l' 'Αράβιος, le gesta di Traiano in Oriente. Queste opere minori, insieme con la storia romana, formavano un ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Ungheria
Ernő Marosi
L’ungheria
Stato dell’Europa centrale, definito nei documenti medievali Hungaria, Magerország [...] (Felvidék) e verso la Transilvania, che in parte si costituì nei territori dell’antica provincia romana della Dacia.
Il territorio corrispondente all’Ungheria medievale appartiene oggi, dopo la fine della monarchia austro-ungarica decretata in ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] di deviare a Palmira i commerci dell'Arabia, sia impiantando proprie stazioni commerciali in Parthia e nell' Impero Romano (Dacia, Gallia, Spagna, Egitto, Roma). La tariffa di Palmira, databile al 138 d. C., documenta sia il numero delle merci ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.