PRETORIANI
Ugo Antonielli
Costituirono la guardia ufficiale degl'imperatori romani, e insieme la più nobile e più privilegiata milizia di Roma imperiale, resasi arbitra più volte delle sorti del trono [...] tutto o scarsamente figurano, tutte le altre sono invece ben rappresentate: primeggiano le danubiane (Norico, Pannonie, Mesia, Yracia, Dacia), cui seguono le asiatiche tutte e poi le africane. Gl'Italici non mancano assolutamente, ma il loro numero è ...
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Vedi MARMORARIUS dell'anno: 1961 - 1973
MARMORARIUS
I. Calabi Limentani
Lo scultore in marmo era detto a Roma m. (faber), e lapidarius; più raramente sculptor, scalptor, o in modo generico artifex (v.); [...] di marmo? Africa, C.I.L., viii, 14365).
C. Cl(audius) Pollio (G. M. A. Richter, Three Critical Periods, p. 52).
Cla(udius) Saturninus (Dacia, firma C.I.L., iii, 1413).
Clitus Capiton (Tracia, iscr. su stele del 149 d. C., Kaibel 841 = E. Loewy, I.G.B ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] riconoscere questo scandalo supremo impensato (Morante, La storia, p. 85)
(43) Studia tanto, – disse, senza decidersi ad aprire (Dacia Maraini, L’età del malessere, p. 9)
Le preposizioni con ed in reggono l’infinito sostantivato nell’italiano moderno ...
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averroismo
Cesare Vasoli
Con questo termine, non del tutto proprio, si suole indicare quella corrente o tendenza del pensiero filosofico occidentale dei secoli XIII e XIV che, in sede di interpretazione [...] come l'esponente più tipico di questa tendenza, era appunto Sigieri di Brabante (v.) che, insieme a Boezio di Dacia e Berniero di Nivelles, dovè essere al centro delle polemiche filosofiche e universitarie di questi anni.
Le confutazioni e le ...
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PANNONIA, Provincia romana
G. C. Susini
P. Moreno
Con questo nome, derivato da una popolazione locale, fu designata la regione compresa tra il gomito che il Danubio forma col vertice a monte di Aquincum, [...] nel 1378 i Goti non si furono definitivamente stanziati tra quel fiume e la Drava. La conquista romana della Dacia alleggerì notevolmente i compiti difensivi delle legioni a guardia del Danubio, poiché tra questo fiume e il Tibisco si stabilirono ...
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CAVALIERE TRACE (v. vol. II, p. 445)
Z. Goceva
La pubblicazione, in più volumi, del Corpus dei monumenti di culto dedicati al C.T. consente alcune ulteriori osservazioni su questa divinità, definita [...] inter Danubium et Haemum reperto, Leida 1979- 1984; N. Hampartumian, IV. Moesia Inferior (Roman Section) and Dacia, Leida 1979; A. Cermanović-Kuzmanovič, Corpus cultus Equitis Thracii. V. Monumenta intra fines Iugoslaviae reperta, Leida 1982 ...
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WIETENBERG
K. Horedt
Colle presso SighiŞoara (Romania), denominato anche Dealui Turcului, lungo la valle della Tîrnava con un'importante stazione dell'Età del Bronzo e dacica, del La Tène tardo.
La [...] Horedt, in Wiener prähistorische Zeitschrift, XXVIII, 1941, pp. 83-95; D. Popescu, Die frühe und mittlere Bronzezeit in Siebenbürgen, Bucarest 1944, pp. 100-106; id., in Dacia, IV, 1960, pp. 107-137; I. Nestor, in Istoria Romïniei, I, 1960, p. 112 s. ...
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Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] , i primi a O dello Dnestr, gli altri a E. Della famiglia dei Goti fecero parte anche i Gepidi, fissatisi in Dacia, dove costituirono un regno distrutto nel 567 dai Longobardi e dagli Avari.
I popoli germanici orientali, venuti a contatto con la ...
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Arabo musulmano di Spagna, illustre filosofo, giurista e medico, cultore anche d'astronomia teorica, nato a Cordova nel 520 èg., 1126 d. C., morto a Marrākush nel Marocco nel 595 èg., 10 dicembre 1198, [...] de philosophie, XIV, 1914, p. 553 segg.; A. Masnovo, in Riv. di filos. neoscol., XVIII (1926), p. 43 segg.
Per Boezio di Dacia: P. Doncœr, in Revue des sciences philos. et théolog., IV (1910), p. 500 segg.; A. Chollet, in Dictionn. de théol. cathol ...
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. Re degli Unni dal 434 al 453, è forse il più famoso fra i re barbari. Figlio di Munzuco, salì al potere, insieme col fratello Bleda, nel 434, succedendo allo zio paterno Rua (Prisc., p. 276 Dindorf). [...] fiume a Nissa. In conclusione il regno di A. comprendeva tutta la Russia meridionale e tutto il bacino del Danubio (Dacia, Pannonia, Germania meridionale). La capitale di questo regno era nella pianura ungherese nord-occidentale. Prisco (p. 303 e 310 ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.