Il maggiore dei figli nati dal matrimonio di Costantino il Grande e di Fausta (il primogenito di Costantino, Crispo, era figlio di una concubina). Nacque ad Arelate (Arles) nel febbraio 317 e a pochi giorni [...] valicò le Alpi e invase improvvisamente il territorio del fratello Costante mentre questi si trovava a Naisso (Niš) in Dacia. Le ragioni di questa spedizione probabilmente vanno ricercate nel desiderio, da parte di Costantino, di riaffermare quella ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] , martire nel 30447. La città venera anche altri martiri. Di Serdica, sede imperiale agli inizi del IV secolo, nella Dacia Mediterranea, il primo vescovo conosciuto è Protegene, presente al concilio di Nicea, dove è presente anche il primo vescovo ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO (v. vol. Il, p. 321)
B. Wesenberg; P. Pensabene; C. Barsanti
Egitto. – È verosimile che il c. egiziano derivi da un effettivo impiego di decorazioni con [...] Agitia, in AM, LXXX, 1965, p. 170 ss.; D. Theodorescu, Trois étapes dans l'évolution du chapiteau dorique grec à Histria, in Dacia, n.s., IX, 1965, p. 147 ss.; R. Vallois, L'architecture hellénique et hellénistique à Délos, II, ι, Parigi 1966, p. 133 ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] Upsala 1941.
(G. Becatti)
1. Colonna di Traiano. - Fu eretta nel 113 d. C. per commemorare le vittorie riportate da Traiano in Dacia dal 101 al 1o6 d. C.
La colonna si inserì organicamente nel piano generale del Foro Traianeo ideato da Apollodoros di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le migrazioni barbariche e la fine dell'impero romano d'Occidente
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le migrazioni barbariche [...] inizio la penetrazione dei Quadi e dei Marcomanni sul medio corso del Danubio, mentre gli Iazigi violano il limes in Dacia. L’incursione più pericolosa si ha nel 169, quando una grande coalizione germanica sotto il comando dei Marcomanni irrompe in ...
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GIACOMO da Pistoia (Iacobus de Pistorio)
Alessandro Ottaviani
Molto scarni sono i dati relativi alla vita di G., che operò presumibilmente tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo. Il nome del [...] al tema della natura della felicità; le caratteristiche dell'esposizione la assimilano al De summo bono di Boezio di Dacia, fermo restando che nella elaborazione filosofica del tema G. tiene presente principalmente l'Etica a Nicomaco di Aristotele ...
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Imperatore romano dal 10 luglio 138 al 7 marzo 161. Nacque il 19 settembre 86 in una villa presso Lanuvio da Aurelio Fulvo, senatore e console nell'89, e da Arria Fadilla; secondo l'uso invalso nel secondo [...] è degli anni 140-145. Così, notizie del tutto insufficienti si hanno di movimenti insurrezionali in Giudea, in Acaia, in Dacia, in Egitto, probabilmente di limitata importanza. Più che il peso delle armi ebbe importanza per la politica estera dell ...
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Costantino e i barbari
Johannes Wienand
Nei trentuno anni del suo regno non vi è mai stato un momento nel quale Costantino non abbia dovuto occuparsi, in un modo o nell’altro, dei ‘barbari’ – così i [...] sarmati. Da lì si spinge a sud seguendo il Danubio fino alla località portuale di Bononia, nella provincia della Dacia Ripense, presso il quale ottiene una vittoria decisiva e si dedica alla divisione del bottino39. Qui l’imperatore viene acclamato ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] il portico, con criptoportico che circonda il Capitolium, è di età flavia, mentre la basilica fu aggiunta in età severiana. La Dacia, prima della conquista da parte di Traiano, aveva sviluppato con i suoi re, e soprattutto con l'ultimo, Decebalo, un ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] telici:
(8) La madre, due ore più tardi, ci accoglieva sorridendo, pronta a chiacchierare di tutto. Della figlia diceva che era stramba (Dacia Maraini, L’età del malessere, p. 55)
(9) Ora la pigliava su di un altro tono, col risolino furbo e le mani ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.