SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] antichi degli afluenti del Danubio e del Temesz Διέρνα (o Tsierna) e Bersovia non sono slavi, ma più probabilmente di origine dacia o tracia, e solo più tardi, per effetto di etimologia popolare (sempre ammesso che ci sia tra i nomi antichi e quelli ...
Leggi Tutto
Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] esercitare il loro commercio, costituendo così il primo nucleo di città che spesso salirono a grande importanza (Apulum in Dacia, Poetovio in Pannonia, Troesmis in Mesia, Lambaesis in Numidia, e moltissime altre).
Castra navalia erano quelle opere di ...
Leggi Tutto
MITRAISMO
Raffaele Pettazzoni
È la religione del dio iranico e persiano Mithra quale si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi a Babilonia, si compì specialmente [...] in Italia (Capua, Ostia), e in Roma, indi in tutto l'Occidente, specie nelle provincie nordiche di confine - Mesia, Dacia, Pannonia, Germania, Britannia - dove lo propagarono le guarnigioni militari, fra le quali il mitraismo trovò i suoi adepti più ...
Leggi Tutto
MACRINO (M. Opellius Macrinus)
Alberto Olivetti
Imperatore romano dall'11 aprile 217 all'8 giugno 218. Era nato a Cirta (Mauritania) nel 164 da umilissima famiglia. Sotto Settimio Severo aveva ricoperto [...] Parti per le devastazioni commesse da Caracalla. M. si recò poi sulla frontiera danubiana e sistemò la situazione in Dacia. Tornato ad Antiochia tentò d'introdurre economie nell'amministrazione dello stato, riducendo le paghe ai soldati e sopprimendo ...
Leggi Tutto
DEL VIRGILIO, Giovanni
Emilio Pasquini
Nacque a Bologna, secondo l'accessus del codice XIII. G. 33 della Biblioteca naz. di Napoli ("natione Bononiensis, habitans in Porta Nova ante ecclesiam Sancti [...] anche nel superamento del Tractatus modorum significandi di Martino di Dacia e delle altre opere dei "modisti" (Boezio di Dacia, Roberto Kilwardby, Simone di Dacia ecc.), nonché della tradizionale grammatica normativa (Prisciano, Donato, Pietro Elia ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giustiniano e la riconquista dell'Occidente
Tullio Spagnuolo Vigorita
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I 38 anni di regno di Giustiniano [...] Petrus Sabbatius nasce verosimilmente tra l’1 e il 2 aprile 481 a Tauresium (o Taurisium), un villaggio della provincia Dacia Mediterranea sito nei pressi della fortezza di Bederiana, tra Naissus (Niš, in Serbia) e Scupi (Skopje, in Macedonia).
Nella ...
Leggi Tutto
MOSE del Brolo
Guglielmo Gorni
MOSÈ del Brolo. – Di cospicua famiglia bergamasca, originaria della località suburbana di Brolo, si può congetturare sia nato intorno alla fine dell’XI secolo.
La sua [...] quell’ottimo studio Haskins segnalò e trascrisse, dal ms. 52 della Bibl. nazionale del Lussemburgo, cc. 179-80, la lettera dalla Dacia (riedita in Mosè cit., pp. 197-200). La lettera da Costantinopoli si trova presso la Bibl. civica di Bergamo, fondo ...
Leggi Tutto
GUMELNIŢA, Civiltà di
V. Dumitrescu
Cultura eneolitica della pianura danubiana in Romania e della metà orientale della Bulgaria, fino ai Balcani.
Le importanti scoperte fatte nella stazione eponima [...] , in Pr. Zeitsch., XV, 1924, pp. 9-27; V. Dumitrescu, Fouilles de Gumelniṭa, in Dacia, II, 1925, pp. 29-103; Gh. Stefan, Fouilles de Căscioarele, in Dacia, II, 1925, pp. 138-197; I. Nestor, Zur Chronologie des rumänischen Steinkupferzeit, in Pr ...
Leggi Tutto
Vedi TOMIS dell'anno: 1966 - 1997
TOMIS (Τόμις, Τομεύς, Tomi, Tomis)
R. Vulpe
Nome antico dell'attuale porto di Costanza, sulla costa dobrugiana del Mar Nero. Colonia ionica di Mileto, fondata come semplice [...] veche, V, 1954, n. 3-4, pp. 557-568; I. Barnea, Quelques considérations sur les inscriptions chrétiennes de la Scythie Mineure, in Dacia, I, 1957, pp. 265-288; G. Bordenache, Attività edilizia a Tomi nel II secolo dell'e. n., ibid., IV, 1960, p. 255 ...
Leggi Tutto
parola-feticcio
(parola feticcio), loc. s.le f. Parola oggetto di attenzione esagerata, come se, solo a pronunciarla, si producessero effetti straordinari.
• il golpe, la parola-feticcio degli anni settanta, [...] volontà e la dose di ipocrisia necessarie a fare le paci. (Adriano Sofri, Repubblica, 12 luglio 2015, p. 12, Mondo).
- Composto dal s. f. parola e dal s. m. feticcio.
- Già attestato nella Stampa del 30 giugno 1978, p. 12, I libri (Dacia Maraini). ...
Leggi Tutto
dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.