RATIARIA (Ratiaria)
Pietro Romanelli
Città della Mesia superiore, posta sulla riva destra del Danubio, oggi Arčer. Dove sorse la città romana preesisteva certamente un centro indigeno, che A. von Premerstein [...] tribù Papiria.
Dalla fine del sec. III l'importanza militare di R. tornò ad essere preminente: essa fu la capitale della Dacia Ripensis, e in essa ebbero stanza la legione XIII Gemina e una flotta per la polizia del Danubio, nonché una fabbrica d ...
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ONCIUL, Dimitrie
Dan Simonescu
Storico romeno della Bucovina, nato nel 1856, morto nel 1923. Fece gli studî universitarî a Vienna, ove ebbe come professore lo storico Ottokar Lorenz, di cui subì l'influsso, [...] difficile della storia del popolo romeno due opere capitali: Originele Principatelor Romane (1899) e Românii din Dacia Traiană pânăla intemeierea Principatelor (1902). Sostenne con validi argomenti contro il Rösler la continuità dell'elemento romanzo ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] risolvere definitivamente alcune gravi questioni di confine, in primo luogo quella del Danubio, da tempo minacciato dal potente regno di Dacia, col suo re Decebalo. Negli anni 101-102 e 105-106 ebbero così luogo, sotto la sua personale direzione, le ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Thracia
Sergio Rinaldi Tufi
Thracia
Dopo la battaglia di Pidna del 148 a.C., che segnò la definitiva sottomissione della Macedonia, [...] prevalente uso della pietra (da ricordare soprattutto il bouleuterion) e una più tarda, quando la città fu capitale della Dacia mediterranea, con prevalente uso del laterizio: da ricordare il Serapeo e un edificio termale. Sembra di poter ricostruire ...
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ROMULA
D. Tudor
Piccolo centro dacico in Romania, oggi Resca, presso Caracăl; più tardi importante città romana di circa 64 ettari. Nel 1691 il Marsigli ha potuto identificare, tra la massa di rovine [...] incrocio delle vie che venivano dal Danubio, dalla Transilvania e da Drobeta. È probabile che sia stata la capitale della provincia Dacia Inferior. Una ricca messe d'iscrizioni su pietra e su mattoni ci indica l'attività e la presenza di molte truppe ...
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(romeno Transilvania o Ardeal; ted. Siebenbürgen; ungh. Erdély) Regione naturale e storica della Romania, ampia poco meno di 60.000 km2 e costituita essenzialmente dal bacino di T., zona di colline argillose [...] , chimiche) si concentrano nei maggiori centri urbani.
Nell’antichità la storia della T. rientra nel quadro della Dacia (➔ Daci). Come la Dacia, fu soggetta al dominio dell’Impero romano nei sec. 2° e 3°, poi i Daci romanizzati furono soverchiati ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] d'origine della sua famiglia che definì «benestante […] una famiglia di magistrati, di avvocati, di medici e vescovi» (intervista a Dacia Maraini, in Vogue Italia, giugno 1972, p. 71). Aldo e Virginia si sposarono nel 1926 a Palazzolo dello Stella ...
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Antica città dorica, colonia di Eraclea Pontica, situata sul litorale occidentale del Mar Nero, circa 45 km. al S. di Tomi (oggi Costanza). Era grande e fiorente soprattutto nel sec. IV a. C. Grazie alla [...] archeologico venuto in luce.
Bibl.: Pauly-Wissowa, Real-Encycl., X, coll. 1610-12; sugli scavi, v. F. Sauciuc-Săveanŭ, in Dacia, Rech. et découv. archéol. en Roumanie, I (1924), p. 108 segg.; Tafrali, in Revue archéol., XXI (1925), p. 238 segg ...
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CADORIN, Ettore
Luisa Giordano
Nacque a Venezia il 1º marzo del 1876 dallo scultore e plasticatore Vincenzo e da Matilde Rochin; fu fratello del pittore Guido. La fonte più ampia di notizie che si abbia [...] certo rilievo con il busto del Professor Hasdeu e quindi con la corona bronzea eseguita per la celebrazione della sottomissione della Dacia all'Impero romano e che fu infissa alla base della colonna Traiana in Roma. Nel corso del 1902 si trasferì a ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] , e si diffonde oltre che in Africa, in Italia e nella stessa Roma, nella Spagna e nella Britannia, sulle rive del Reno e nella Dacia.
Si discute se l'introduzione del culto di C. si possa far risalire alla metà del II sec. a. C., dopo la seconda ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.