PIROBORIDAVA
R. Vulpe
Località dacica ricordata da Tolomeo sulla riva sinistra del fiume Hierasus (oggi Siret) nella Moldavia Inferiore ed anche da un papiro romano dell'età traianea, quale sede di [...] 1931, 2, p. 242 ss.; id., La civilisation dace et ses problèmes à la lumière des dernières fouilles de Poiana en Basse-Moldavie, in Dacia, N. S. I, 1957, pp. 143-164; id., Les Gètes de la rive gauche du Bas-Danube et les Romains, ibid., IV, 1950, pp ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta degli Antonini, ovvero della scoperta dell'interiorita
Giovanni Salmeri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Edward Gibbon, il grande [...] danubiano-renano di tre legioni in Oriente aveva notevolmente indebolito quell’area, aprendo la via alle invasioni della Pannonia e della Dacia. A fronte di ciò negli anni tra il 166 e il 168 Marco Aurelio arruolò nuove legioni, e nella primavera del ...
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neonicotinoide
s. m. e agg. Insetticida di sintesi ampiamente utilizzato per la protezione delle colture agricole e per il controllo delle infestazioni parassitarie degli animali domestici; la sua commercializzazione [...] dei neonicotinoidi. «Questi pesticidi vengono utilizzati nella concia dei semi di mais», spiega Andrea Zanoni, presidente di Paeseambiente. (Dacia Maraini, Corriere della sera, 24 marzo 2009, p. 36) • È stato l’esperto Fausto Settimi a spiegare la ...
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Storico e uomo politico romeno (n. 1633 - m. Bărboşi, Roman, 1691). Dopo un lungo soggiorno in Polonia, tornò in patria nel 1652 e ricoprì importanti cariche pubbliche: ministro, ambasciatore, consigliere. [...] per la prima volta esplicitamente l'ascendenza latina dei romeni, non solo della Moldavia, ma di tutto il territorio dell'antica Dacia. Ospite negli ultimi anni di vita del re di Polonia Sobieski, scrisse in polacco una storia della Moldavia e della ...
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Vedi CALLATIS dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CALLATIS (Κάλλατις, Callătis)
D. Adamesteanu
Colonia dorica fondata dalla città di Eraclea Pontica nel VI sec. a. C. sulla sponda occidentale del Mar Nero, [...] antique de Callatis: recherches et fouilles, in Rev. Arch., 1925, I, pp. 238-292; Th. Sauciuc-Saveanu, Callatis, I, in Dacia, 1924, pp. 108-165; Callatis, II, in Dacia, II, 1925, pp. 104-137; Callatis, III, in Dacia, III-IV, 1927-32, pp. 411-434. ...
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MOESIA, Superior et inferior
G. C. Susini
L. Rocchetti
Province romane della regione danubiano-balcanica. All'anno 86 risale il provvedimento domizianeo della costituzione delle due province mesiche: [...] di qua dal Danubio: tra l'altro, si ebbe il distacco dal territorio mesico, nel 275, di una nuova circoscrizione, la Dacia Ripensis. Con l'ordinamento tetrarchico la M. Superior fu distinta in Margensis e Dardania, ed estesa peraltro a settentrione a ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] inferiore in direzione sud-est, nel corso del 2° sec., spinse i V. a un nuovo trasferimento, sembra ai confini della Dacia e sul Tibisco superiore; con i Goti sostennero lotte, protrattesi fino al 4° sec., subendo nel 335 una sconfitta decisiva che ...
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GOTI
Fedor SCHNEIDER
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. La tribù germanica orientale dei Goti sembra aver avuto in origine per sua patria l'isola Gotland, e forse in parte anche la Svezia meridionale (Gotaland). [...] , è certo; il più importante di questi gruppi sarebbero i Gepidi.
Caracalla avrebbe inflitio una sconfitta nel 214 a schiere gotiche nella Dacia (contro a ciò v. Pauly-Wissowa, II, col. 2448), che sarebbe stata il punto di partenza per l'avanzata dei ...
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Vedi CASTRUM dell'anno: 1959 - 1994
CASTRUM (v. vol. II, p. 412)
G. Bejor
Le testimonianze archeologiche sugli accampamenti dell’esercito romano sono molto aumentate negli ultimi decenni, con l’intensificarsi [...] , in parecchi casi anche con la decorazione interna. Di particolare interesse è, p.es., lo scavo dei principia di Novae, in Dacia, che ha dato una cospicua serie di frammenti di statue in bronzo.
Attorno agli spazi centrali comuni, si disponevano gli ...
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NUMERUS
Plinio Fraccaro
. Dapprima numerus indicava una schiera qualsiasi e in particolare le formazioni irregolari e occasionali, che potevano essere costituite nelle provincie per cooperare con le [...] reclutate regionalmente, ma venivano di solito destinate a provincie diverse da quelle d'origine: p. es., numeri siriaci erano in Dacia e in Numidia. Non si completavano però sul posto, ma ricevevano le loro reclute dal paese d'origine, ciò che era ...
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dacia
dàcia s. f. [adattam. del russo dača, da un’ant. voce slava connessa col verbo dati «dare»; propr. «concessione», da cui il sign. attuale (cfr. anche ucraino dača «tributo, villa, villeggiatura», e slov. dača «tassa, tributo, imposizione»)]...
dacite
s. f. [dal nome della Dacia, antica provincia romana (v. daco1)]. – Roccia effusiva paleovulcanica appartenente ai porfidi quarziferi, nella quale, tra i componenti feldspatici, predomina il plagioclasio.