FRANZINI, Antonio Maria
Nicola Labanca
Nacque a Casal Cermelli, nell'Alessandrino, il 2 luglio 1788, da Giovanni e da Luisa Cermelli.
Il padre, lombardo, originario di Mirabello Pavese (ma la famiglia [...] conduzione della campagna facendo esplicito riferimento al fatto d'armi di Santa Lucia, il F. protestò energicamente con G. Dabormida. Ma il 22 ottobre Bava veniva nominato comandante in capo del regio esercito piemontese. La campagna del 1849 lasciò ...
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BARATIERI, Oreste
Mariano Gabriele
Nacque a Condino in Val Bona (Trento) il 13 nov. 1841, Poco più che diciottenne, si imbarcò con Garibaldi per l'impresa dei Mille; promosso sottotenente subito dopo [...] offensivo, seppur isolatamente e non nel contesto di una ordinata manovra italiana, dovette ripiegare, e lo stesso Dabormida cadde durante la ritirata: tuttavia le sue truppe, dopo essere state completamente accerchiate, riuscirono a rompere il ...
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RAGNI, Ottavio
Simona Berhe
RAGNI, Ottavio. – Nacque a Romagnano Sesia (Novara) il 21 aprile 1852, figlio del medico Antonio e di Rosa Terrini. Dopo aver frequentato le scuole elementari nel paese natale, [...] ritenersi la prima impresa bellica di un certo valore alla quale partecipava. Al comando del 3° reggimento della brigata Dabormida, il colonnello Ragni manifestò una grande prudenza nella sua condotta, che gli permise di organizzare la ritirata delle ...
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CASATI, Gabrio
Luigi Ambrosoli
Nacque a Milano il 2 ag. 1798 da Gaspare e da Luigia de' Capitani di Settala, in una famiglia aristocratica di proprietari terrieri. Il padre non aveva partecipato alle [...] di rilievo nella crisi politica che portò alle dimissioni del ministero La Marmora e al ritomo del Cavour; fu lui, assieme al Dabormida, a recarsi il 4 genn. 1860 da Vittorio Emanuele II per opporsi, anche a.nome del presidente del Consiglio, al ...
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SCALA, Giambattista.
Francesco Surdich
– Nacque a Chiavari (Genova) il 20 agosto 1817 da Francesco e da Caterina Repetto, che ebbero altri tre figli: Giovanni, poi capitano marittimo, Giuseppe e Maria.
Già [...] moglie si era ritirata presso i genitori.
Ragguagliato Cavour e il suo successore al ministero degli Esteri, il generale Giuseppe Dabormida, sul periodo trascorso in Africa, Scala presentò al prefetto di Genova una bozza di statuto per una società di ...
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BROGLIA, Mario, conte di Casalborgone
Maurizio Cassetti
Nato a Casalborgone (Torino) il 20 ag. 1796 dal conte Giuseppe eda Vittoria Valperga di Courgné, a diciotto anni entrò nella carriera militare, [...] anche questo cambiamento va inquadrato nella manovra del re tendente a eliminare tutto il gruppo che faceva capo al Dabormida e al La Marmora, per circondarsi di uomini disposti a lasciargli la direzione suprema della guerra. In ogni caso ...
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CANOFARI, Giuseppe
Aldo Cermele
Nacque a L'Aquila nel 1790 dalla famiglia dei baroni di Santa Vittoria. Il padre Francesco era stato un alto magistrato al servizio dei Borboni di Napoli. Dopo aver compiuto [...] in Sicilia e fece al riguardo rimostranze al Cavour per le "mene" piemontesi; parve tranquillizzarsi solo quando il Dabormida lo assicurò che non ci sarebbe mai stato un tentativo garibaldino appoggiato dal governo sardo. Registrò con amarezza, nel ...
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BOCCA
Giovanni Dondi
Il primo della famiglia che acquisì rinomanza nel campo della libreria e dell'editoria fu Giuseppe, nato in Asti da Giuseppe e da Antonia Maria Boatero, probabilmente nel 1790 o, [...] libraio torinese; la Risposta a Urbano Rattazzi e Sopra alcune avvertenze di Filippo Gualterio, con la lettera Al generale Dabormida, furono stampate in un unico volume nel febbraio 1852; l'Ultima replica ai municipali nel maggio dello stesso anno ...
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GERBAIX DE SONNAZ, Ettore
Piero Crociani
Nacque a Thonon (Savoia) il 3 genn. 1787, terzogenito di Giano, maggior generale dell'armata sarda, e di Cristina di Maréchal Saumon. Appartenente a una famiglia [...] aveva avanzato reclamo contro il collocamento a riposo e se lo era visto respingere dai due successivi ministri della Guerra, G. Dabormida e A. Ferrero della Marmora, ma aspettava ancora il parere del Senato, di cui era entrato a far parte il 3 ...
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FEA, Pietro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Torino il 26 nov. 1849, unico figlio maschio di Leonardo, bibliotecario della Camera, e di Angiola Ponzio. Visse un'infanzia felice, insieme con uno stuolo [...] inedite di uomini illustri a M. d'Azeglio (ibid. 1884), contenente importanti inediti di V. Gioberti, C. Cavour, G. Dabormida, M. Castelli, C. Balbo, V. Salvagnoli, G. Durando e A. Manzoni. Sviluppo dei suoi articoli pubblicati nell'Archivio storico ...
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