Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] bolscevismo, partecipando poi agli avvenimenti rivoluzionarî del 1905. Da quest'epoca sino al 1917 S. (nonostante tre periodi tradizionali, quali la coscienza patriottica e la solidarietà slava, ne mise alla prova le doti come capo politico-militare. ...
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Stato insulare caribico composto dalle due isole omonime situate a largo della costa del Venezuela.
Popolazione
Sotto il profilo etnico, scomparsi completamente gli Amerindi, si distinguono due grandi [...] il paese all’indipendenza (31 agosto 1962), quindi ne promosse la trasformazione in repubblica nell’ambito del situazione economica e il mantenimento della politica di austerità da parte del governo alimentarono una forte protesta sociale. ...
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(lat. Vandăli o Vandilii) Nome che indicò dapprima un vasto gruppo di popoli germanici orientali di cui facevano parte, tra gli altri, i Burgundi e i Goti, e si restrinse poi a una singola gente cui Tacito [...] per tutti i Germani, l’invasione degli Unni. Sospinti da questi e costretti anche dall’insufficienza economica delle sedi che il cammino verso occidente e, attestatisi sul Reno, ne forzarono il passaggio all’altezza di Magonza infrangendo la ...
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Kiev (ucr. Kyiv, Kiiv) Città capitale dell’Ucraina (2.967.360 ab. nel 2020). Capoluogo dell’oblast´ omonima (28.131 km2 con 1.781.044 ab. nel 2020). Si estende su un ripiano terrazzato sulla riva destra [...] le città greche del Mar Nero. Slavizzata nel 6°-7° sec. d.C., ebbe fin da allora il nome attuale. Alla metà del 9° sec. fu occupata dai Variaghi che ne fecero il capoluogo del regno (poi granducato) di Rus´. Dopo l’introduzione del cristianesimo (989 ...
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Generale e uomo politico (Bridges Creek, Westmoreland, Virginia, 1732 - Mount Vernon, Virginia, 1799). Nominato comandante in capo dell'esercito americano nel 1775, fu presidente della Convenzione costituzionale [...] 1787), ne fu eletto presidente e, dopo la ratifica da parte degli stati della Costituzione da essa elaborata a luogotenente generale dell'esercito quando (1798) i rapporti con la Francia peggiorarono al punto da far temere lo scoppio di un conflitto. ...
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Figlio (Milano 1392 - ivi 1447) di Gian Galeazzo e di Caterina Visconti, nel 1402, morto il padre, assisteva impotente allo sfacelo dello stato, mentre Facino Cane, che già dominava sulla corte ducale [...] milizie che gli avevano garantito per anni il potere. Cacciati da Milano Astorre e Giampiccino, figlio e nipote di Bernabò saldo e compatto nucleo territoriale lombardo, F. M. ne volle assicurare anche gli sbocchi occupando Genova con l'aiuto ...
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Nome di varî personaggi cartaginesi: 1. Il più noto di tutti è il generale A. Barca, figlio di Amilcare, nato forse nel 247 a. C. Nel 221 ebbe il comando supremo delle forze cartaginesi in Spagna, dove [...] abbastanza forti da portare la guerra in Africa (204), A. fu richiamato (203), e fu vinto da Scipione a Naraggara re di Bitinia; per non cadere nelle mani dei Romani, che ne chiedevano l'estradizione, si avvelenò (183). Mirabile esempio di dedizione ...
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Figlio (Schönbrunn 1830 - ivi 1916) dell'arciduca Francesco Carlo, secondo figlio dell'imperatore Francesco I, e della principessa Sofia di Baviera, fu educato dalla madre, donna intelligente e di idee [...] , non ne trasse frutti concreti; anzi le divergenze sullo Schleswig-Holstein, abilmente sfruttate da Bismarck, portarono dell'opportunità di riconciliarsi con la reazione magiara (1867): ne nacque il dualismo, basato sulla supremazia dei Tedeschi e ...
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Figlio naturale (1431-1494) di Alfonso V re d'Aragona, divenne re nel 1458. Procedette a un efficace ordinamento amministrativo, cercando di togliere forza al baronaggio e sostenendo i diritti degli ordini [...] si univa così a quella di munifico mecenate. Ma ricchezze enormi furono da lui profuse nella guerra di Ferrara (1482), con cui non riuscì a angioina; oltre i porti di Puglia danneggiati, ne ebbe le finanze sconvolte, sicché fu costretto ad ...
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Tribuno e riformatore di Roma (Roma 1313 - ivi 1354). Figlio di un Lorenzo taverniere, benché più tardi lasciasse credere d'essere figlio illegittimo dell'imperatore Arrigo VII, Nicola si diede agli studî [...] Avignone per invitare il papa Clemente VI a far ritorno a Roma, ne ottenne il favore, se non il ritorno, e la carica di di una Chiesa realizzatrice di valori più spirituali, è stata da taluni storici intesa più creatrice di storia di quanto in realtà ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...