Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] pastorale mirante a favorire il pieno accesso agli insegnamenti della Chiesa da parte di chi non era più in grado d’intendere il latino -556). Esse, quindi, non hanno nulla di spontaneo né di improvvisato, tant’è che si conoscono carte contenenti ...
Leggi Tutto
L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] né altrove; anzi ebbe scarsissima diffusione, come dimostra il fatto che ci è giunto attraverso tre soli codici manoscritti, contro le centinaia che hanno tramandato il testo della Commedia. Il De vulgari eloquentia, appena menzionato da ➔ Giovanni ...
Leggi Tutto
Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] per i quali è previsto l’arresto in flagranza (c.p.p. 380, 381), la pena è aumentata da un terzo alla metà.
Se chi ha determinato altri a commettere il reato ne è il genitore esercente la potestà la pena è aumentata fino alla metà o se si tratta di ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] approfondimenti, Jezek 2003: 108-110).
I verbi intransitivi, per parte loro, oltre a non ammettere complemento oggetto né forma passiva, da un punto di vista sintattico si suddividono in due classi principali: gli inergativi e gli inaccusativi (per ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] due metà della riga in sumerico e le due versioni erano separate da un segno simile ai due punti. Vi erano inoltre testi bilingui solo in contesti particolari. In tal modo la spiegazione che ne risulta è che "la donna farà uscire fuori il bambino", ...
Leggi Tutto
Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] sistema di forme pronominali ereditato dalla tradizione letteraria (v. § 6), riducendo drasticamente le forme di egli (da 795 a 64), ella (ne sopravvivono solo 2 occorrenze), delle forme atone e’ e gli (che sopravvivono rispettivamente in due e in ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] semplicità articolatoria e la distinzione percettiva (Boë 1997). A quanto risulta, i sistemi vocalici vanno da un minimo di tre elementi a un massimo di 24, il sistema più frequente ne ha cinque: /i e a o u/ (Maddieson 1984: 126). È probabile che il ...
Leggi Tutto
Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] e aggettivi formano insieme circa il 95% dell’intero lessico. Gli avverbi ne costituiscono il 2-2,5%, più o meno quanto la somma di di lessemi ereditati dal latino, un 12% di lessemi provenienti da altre lingue e un 35% di lessemi formati in italiano. ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] del Liri, varietà quasi in tutto abruzzesi (Sora); ve ne sono poi altre, intermedie tra questi due gruppi (Atina, Arce, Pontecorvo) o che fungono da ponte con il tipo mediano lungo la fascia che va da Terracina a Frosinone e a Guarcino.
Un’importanza ...
Leggi Tutto
Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ) e pubblici (come gli statuti e i regolamenti) a coloro che non sanno il latino da parte di scriventi, principalmente notai, che per loro formazione ne hanno una sufficiente padronanza.
Dell’uso dei notai di leggere o spiegare in volgare alle parti ...
Leggi Tutto
ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...