ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] Italia, della letteratura popolare d'Epiro (Albania), di gerghi. L'A. riprende uno per uno questi argomenti, ne rifà con rigore i contorni, dà ad essi un carattere nuovo con materiale raccolto personalmente.
Il 25 nov. 1861 l'A. teneva la prolusione ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] seguitarono a usare il sanscrito, una lingua che, benché fosse formale, non era abbastanza formale o artificiale né tale da trasformarsi in un linguaggio matematico artificiale 'separato'; potrebbe essere questa la ragione per cui la scoperta di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] delle forme emergenti, la soluzione di un problema assume un determinato profilo per ragioni che non sono né ovvie né prevedibili a partire da uno qualsiasi degli input iniziali al problema stesso. Per esempio, le bolle di sapone sono tonde perché ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] , per es., la tematizzazione, quel processo di marcatura del tema, per cui, intervenendo sulla redazione precedente, Manzoni passa da «avrete pane» a «pane ne avrete», da «io mi figuro di sì» (➔ tematica, struttura) a «a me mi par di sì»; oppure gli ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] nella sua interezza, una parte di quest'ultimo o ne offrano un'immagine abbreviata. Allo stesso tempo, i d'orzo per 1c di superficie di terreno. Infine, una tavoletta proveniente da Tell Uqair fornisce un esempio dell'uso del sistema T per misurare il ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] afasica i disturbi disartrici che si riscontrano, per esempio, nella malattia di Parkinson, né i disturbi fonatori, né infine i disturbi di comprensione uditiva da sordità periferica.
È utile, infine, sottolineare ancora una volta la specificità dell ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] e non-persona, e tra forma pre-verbale e forma post-verbale del soggetto) – è un affioramento dell’antico: esempi se ne trovano da Dante a Manzoni e oltre, fino ad oggi, per es. in ➔ Pirandello e in altri scrittori sensibili al parlato: «lei deve ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] vocalico ridotto a tre sole unità ([i a u]) con una che ne possieda molte di più ([i y e ø ɛ œ æ ə a p[jɛ]no, ch[ja]ve, ch[jɔ]do, f[jo]re, b[jo]ndo,
p[ju]ma, g[wi]da, q[we]llo, q[we]rimonia, q[wɛ]rcia,
q[wɛ]rulo, g[wa]do, q[wɔ]ta, acq[wo ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] contatti commerciali e di sporadici interessi per l’Oriente sin da epoca romana (Miller 1974; De Romanis 1996).
Si meno di un centinaio di lemmi accompagnati quasi sempre da una glossa. A titolo esemplificativo ne citiamo alcuni: bhangi (p. 9) < ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] evitare che più di due sillabe atone si succedano o che due toniche siano in consecuzione: se precede quello principale, ne è separato da una sillaba atona; se lo segue, allora si colloca sull’ultima sillaba della parola, tranne nel caso in cui quest ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...