DA LEZZE, Giovanni
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 15 apr. 1554 da Andrea di Giovanni e da Maria Tiepolo di Lorenzo. Nel 1573 sposò Marietta Priuli di Gerolamo di Antonio, che gli diede Elisabetta, [...] la moglie gravemente indisposta, che dopo alcuni mesi se ne morì, adossare la cura, et governo famigliare alli Ibid., Sindaci inquisitori in Terraferma, b. 63: Descrizione fatta da Zuan da Lezze Capitano di Bergamo della Città, e Territorio del 1596; ...
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DA LEZZE, Giovanni
Michael Knapton
Patrizio veneziano, nacque nella seconda metà del sec. XIII da Leonardo, abitante a S. Giovanni Novo. La famiglia cui apparteneva non era numerosa né cospicua per [...] proposito non ci risulta nulla di positivo, se si prescinde da un accenno allo zio paterno, Donato, contenuto in una diritti di altri figli e all'esistenza di un cognato, Paolo Nani da S. Geremia, si trae che, quand'esso fu dettato, non tutti ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito di cinque fratelli, nacque a Venezia il 7 luglio 1579 dal procuratore Giovanni di Andrea e da Marietta Priuli, nipote del doge Antonio. Si dedicò all'attività [...] multa il cancelliere Antonio Saccardo, obbligò infine il Morosini - nel frattempo sostituito da Costantino Pasqualigo - a restituire "summe considerabili", frutto di malversazione. Né si fermò qui: il 14 giugno lo accusò di omicidio, riservandosi di ...
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DA LEZZE, Benedetto
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 16 giugno 1578, secondogenito del procuratore Giovanni di Andrea e di Marietta Priuli di Gerolamo.
La famiglia, allora, era all'apice della ricchezza [...] Croazia, Volfango Frangipane, conte di Tersatz (Tersatto). Alla metà di novembre, giunse da Venezia l'ordine di distruggere le saline di Zaule: con l'appoggio di una galera, che ne affiancava l'azione del mare, le truppe del D. (800 secondo le fonti ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] intellettuale, ma non di austerità e di forza morale; né certo migliore era l'esempio che poteva venirgli dall' il Carteggio (ma solo fino al 1831) si deve ricorrere all'ed. fornita da G. Sforza e G. Gallavresi (2 voll., 1912-21). Sono disponibili le ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] qui la polemica contro la pena di morte "né utile né necessaria" e in contraddizione con il principio contrattualistico : esaltato dalle più alte personalità del tempo, fu commentato da Voltaire. Non mancarono le critiche tra cui quelle del padre ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] esistere) e questa struttura composita del concreto ne segna la caratteristica, distinguendo radicalmente le chiesa domenicana di S. Caterina a Pisa, 1345; affresco di Andrea da Firenze nella cappella degli Spagnoli in S. Maria Novella a Firenze, ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] sistemazione non sarebbe del tutto intelligibile se non se ne chiarisse ancora un presupposto, che è quello dell' carteggio tra Croce e G. Gentile, già separatamente edito nei volumi curati da A. Croce (Lettere a Giovanni Gentile 1896-1924, 1981) e S ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] belli et pacis di U. Grozio, e tanto ne fu preso, che Grozio fu da allora da lui considerato come il quarto dei suoi "autori" genere umano". La storia si svolge secondo V. scandita da una successione di momenti che riproducono le tappe dello sviluppo ...
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Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] parte uno sviluppo del pensiero di L. Walras, se ne allontana in molti punti fondamentali, soprattutto nella teoria del opposizione fra una massa e una élite destinata a essere sostituita da un'altra élite che, dopo aver lottato, sfrutterà il potere ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...