L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] quanto a sud (con l’eccezione del Maceratese) a zone miste la cui classificazione si mostra particolarmente ardua (§ 2.3). Ne consegue che da un lato le Marche si rivelano un vero e proprio ponte fra il Settentrione e il Mezzogiorno («l’Italia in una ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] a quelle d’origine). In seguito a questa poco nota migrazione da nord a sud, si formarono sull’isola numerose nuove comunità, diverse ), che di fatto non ha avuto eredi né sull’isola, né nella restante Italia meridionale, la letteratura in siciliano ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] (cfr. Sabatini et al. 2005: 21).
La Crusca muoveva da un aperto dissenso nei confronti di coloro che l’avevano preceduta. di là dei confini segnati dall’opera delle Tre Corone (che pure ne erano la base), e lo integrarono con l’uso moderno, anche ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] anche alcuni aspetti grammaticali):
(22) *Mio padre era del 1841, è andato a vent’anni da soldato, è tornato che ne aveva venticinque, arrivato a casa da soldato non era più capace di attaccare le briglie al carro, i cinque fratelli lo schernivano ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] (Castellani 1967; Manni 1979; Palermo 1990-1992), molti dei tratti fonomorfologici che ne caratterizzano la varietà quattrocentesca sono in realtà da retrodatare fino ai decenni centrali del Trecento, sia pure con penetrazione diversificata in modo ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] linea La Spezia-Rimini e la linea Roma-Ancona, ne fanno parte i dialetti parlati in quasi tutta la (m); oppure la chiusura di /e/ in /i/ e di /o/ in /u/, se seguite da nasale + /g/ o (più raramente) /k/ ([ˈliŋgwa] contrapposto a [ˈleŋgwa], e simili ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] coincidenza per un’ampia parte con il lessico più noto hanno consentito un amalgama pieno con l’italiano di uso comune.
Se ne ha conferma da un’indagine del 2008 (Librandi 2008) condotta su un campione di 36 parlanti, di età compresa tra i 20 e i 35 ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] vado a leggermi il giornale, – aggiunse con un sorriso timido. – Non ho altro da fare: il giornale, la radio e ogni tanto un caffè (Dacia Maraini, L’età , p. 105)
(15) egli disse non mi cognoscere né sapere chi io mi fussi (Benvenuto Cellini, Vita I, ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] però, non sono esclusivamente un trattato grammaticale, e anche il titolo ne dichiara il contenuto più ampio: dei tre libri di cui si Pavao Tekavčić (3 voll., 1972). Il materiale riunito da Rohlfs è di eccezionale vastità, e il confronto con ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...]
b. Mario ha fatto preparare la torta a sua zia / da sua zia
Nei diversi sottotipi di costrutti triargomentali il destinario / beneficiario sul prato
Non permettono, inoltre, la ripresa con ne di un soggetto quantificato postverbale (ad es., molti ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...