FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] sul palco, le sagome nei quadri man mano ne risentirono attraverso l'influenza dei tanti scatenati gesti ricordi, I tre bravi, Non tutti i ladri vengono per nuocere, Un morto da vendere, I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano, L'uomo nudo e ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] 22 luglio 1542 denuncia al Senato di Lucca "quel Cellio che sta in casa di messere Niccolò Arnolfini", poiché "da Venegia e da Ferrara se ne intende di lui pessimo odore" (G. Tommasi, Sommario d.storia di Lucca, App., Firenze 1847, pp. 163 s.); un ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] trionfale successo grazie anche all'attrice Elena Balletti.
Il tema della tragedia, derivato da Euripide, aveva ispirato numerosi autori tra il XVI e il XVIII secolo e altri ne avrebbe ispirati in seguito, fino a V. Alfieri. Ma il M. seppe adattarlo ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] 1739, ai corsi di giurisprudenza dell'università, ma ne seguì i programmi, casistici e scolastici, senza molto ealcuni carteggi: S. Morpurgo, Vita di G.R.C. capodistriano dettata da G. Mazzuchelli, in Archeografo triestino, n.s., VII (1880-81), pp ...
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GIUDICI, Giovanni
Giulio Ferroni
Nacque a Le Grazie, nel comune di Portovenere, sul golfo di La Spezia, il 26 giugno 1924 da Gino (1892-1965), allora impiegato avventizio che si trovava a passare da [...] poesia russa, che lo attrasse con il suo particolare ritmo, tanto più suggestivo per la distanza della lingua: ne sorse il proposito, da lui considerato quasi «follia», di tradurre in versi italiani l’Evgenij Onegin di Aleksandr S. Puškin, il suo ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] d'aver sortito dalla Natura un'indole né virtuosa estremamente, né estremamente viziosa. Essendo il mio temperamento III, Paris 1787; C. Gozzi, Mem. inutili della vita di C. G. scritte da lui med. e pubbl. per umiltà, I-III, Venezia 1797-98; V. Peroni ...
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CORRADINI, Enrico
Franco Gaeta
Nato il 20 luglio 1865 a Samminiatello di Montelupo (Firenze) da Narciso e da Anna Setti in seno a una famiglia di piccoli proprietari terrieri si laureò nel 1888 in lettere [...] norma e misura, che non sono solo la norma e la misura della società contemporanea né possono venire sostituite da una norma e da una misura alternative come pure avrebbero potuto essere quelle del superuomo nietzchiano-dannunziano o dell'"egoarca ...
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BUCCIO di Ranallo
Claudio Mutini
Nacque all'Aquila nel territorio di Poppleto (Coppito, frazione dell'Aquila) assai probabilmente intorno agli ultimi anni del sec. XIIIda famiglia agiata, forse appartenente [...] Opprimendo li captivi, / li boni sollevando, / Né nullo preminente / volere né tirando". E contiene nella protasi un elemento già s'impose all'arninirazione di Antonio di Buccio e di Niccolò da Borbona (autore il primo di due poemi: Delle cose dell' ...
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ACCURSIO (Accorso), Mariangelo
Augusto Campana
Nato ad Aquila, come sembra, nel 1489 da Giovan Francesco, cancelliere del Comune aquilano, e da una Tebaldeschi di Norcia. Anche il padre non era aquilano [...] Dacia e dell'Ungheria che gli era stata mandata, ma ne trae una copia per sé, che ci è rimasta nelle n.n., s.n.t., ma Tubinga, Thomas Anshelm, 1514; ristampa curata da Ph. Melanchton: dalla sua dedica a Ermanno conte "Novae Aquilae" risulta che ...
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GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] volgare illustre. Guido Ghisilieri è in realtà quasi uno sconosciuto (morto forse prima del 1288, ne rimane solo il verso incipitario, Donna lo fermo core, citato da Dante) ed è probabile che debba l'associazione col "maximus Guido" a un'affinità di ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...