In prima approssimazione l'a. si può considerare come quel complesso di fenomeni che si manifestano nell'imposizione dall'alto, in forma gerarchica e con il ricorso alla coercizione, di comandi, ordini, [...] sottolineato che la personalità autoritaria emerge e viene plasmata da un periodo d'insicurezza quando, rotti i legami tradizionali totalitario.
I regimi autoritari non si propongono né di cambiare l'uomo né di modernizzare la società. Lasciando un ...
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LUINI, Bernardino
Antonio Morassi
Pittore, nato probabilmente intorno al 1480-1490, morto a Milano nel 1532. Nulla si sa di preciso sui suoi natali, verosimilmente lombardi, e sulle origini della sua [...] , nelle gallerie e nelle raccolte private è ugualmente assai ricco. Ne citiamo le principali: la Deposizione nella chiesa della Passione a Milano per il L., l'esempio delle opere di Leonardo, da cui trasse non solo il sorriso delle sue Madonne, ma ...
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Cardinale, nato nel castello del Pouget (comune d'Agnac) verso il 1280 e morto ad Avignone il 3 febbraio 1352. Oscuro signore e prelato negli anni della gioventù, egli dovette la sua fortuna, che divenne [...] fatta di persecuzioni incessanti e opprimenti; ne approfittarono tutti i malcontenti e numerose furono altre città, e aveva perfino intavolato trattative col papa per avere da lui il vicariato imperiale. Altrove le vecchie famiglie cercarono di ...
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PRISCIANO di Cesarea
Fausto GHISALBERTI
Grammatico latino della fine del sec. V, nato a Cesarea nella Mauritania. Poco sappiamo della sua vita. Frequentò la scuola di Teoctisto, e insegnò lingua latina [...] di manoscritti e numerosi commenti (Albino, Sedulio Scotto); senza dire dell'autorità da lui goduta presso dotti, come Cassiodoro, Alcuino e Rabano Mauro, che ne ricavò anche degli estratti. La stessa lessicografia medievale, con a capo Papia ...
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Pittore, nato a Venezia verso il 1470, morto nel 1531. Dipingeva nei primi anni del Cinquecento con spiriti e modi ancora quattrocenteschi, ma poi, a poco a poco, sentì lo stile nuovo di Giorgione e di [...] Non trova più credito l'opinione che lo identificava col pittore Vincenzo da Treviso o Vincenzo dalle Destre, tante e continue sono le prove opere, che sono le più notevoli, altre molte se ne raccolgono, date e tolte a lui dagli storici dell'arte ...
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Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] artista compiuto, incaricato di lavori d'importanza e di considerevole mole: ne è prova una delle sue prime opere, eseguita circa gli anni dell'altare di S. Antonio nella chiesa del Santo da lui disegnato: i santi Antonio, Bonaventura e Ludovico, ...
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Nacque a Napoli nel 1866 di madre siciliana, e siciliano deve essere considerato per l'ispirazione e il carattere della sua arte. Visse per qualche tempo a Firenze, e intorno al 1890 a Milano, ove frequentò [...] rappresentazione poetica di un'epoca e d'una famiglia, egli nedà la descrizione, questa è peraltro condotta con una tale ricchezza per il teatro, fra cui Il rosario (1911), desunto da una novella, e tradotto e rappresentato anche in siciliano.
Bibl ...
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Città dell'Anatolia orientale; il nome, che significa "terra dei Rūm (Bizantini)", le fu dato dagli Arabi. Dagli Ammeni era chiamata Garin, dopo la conquista di Teodosio fu detta Teodosiopoli. Presa dagli [...] molti Curdi, 10.909 Armeni, ecc.); gli Armeni ne sono poi totalmente scomparsi. Ora è capoluogo del più cui solo 30.800 nella città. È località importante di transito sulla via da Trebisonda a Tabrīz, ai piedi di un monte su un altipiano, a ...
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Nacque a Genova il 10 giugno 1804 da famiglia agiata. All'università divenne amico del Mazzini.
Fondatasi la Giovine Italia, egli ne formò, con i fratelli Ruffini, il primo comitato di Genova, ciò che [...] Parigi, dove ebbe la presidenza del comitato insurrezionale italiano, dipendente da quello di Mazzini a Londra, e si oppose a mano armata quale fu temibile polemista. Si staccò sempre più da Mazzini, sia prendendo a capeggiare la Massoneria italiana, ...
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Fenomenologia
Herman L. Van Breda
di Herman L. Van Breda
Fenomenologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Itinerario fenomenologioo di Husserl. 3. La fenomenologia pura di Husserl. 4. La fenomenologia filosofica [...] il maestro eccellenti relazioni personali e, pur sviluppando la sua metafisica personalistica ai margini della corrente fenomenologica, ne seguì da vicino l'evoluzione sino alla fine della sua lunga carriera. L'anglo-canadese Winthrop Bell, che nel ...
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ne
né cong. [lat. nĕc]. – Congiunzione negativa corrispondente a e non. Può essere usata per la coordinazione di due o più proposizioni negative: non me l’ha mai detto né scritto; ha raccomandato di non fiatare né muoversi per nessuna ragione;...
ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...